Left 4 Dead

di Massimiliano Balistreri
Se siete dei fan dei non morti per antonomasia e Romero é di gran lunga il vostro regista preferito, se già avete apprezzato su Xbox 360 l'ottimo Dead Rising di Capcom, allora non potrete rimanere insensibili di fronte all'atmosfera claustrofobica e adrenalinica che un gioco come Left 4 Dead sarà capace di ricreare nella vostra stanzetta.

La storia dietro al gioco é quanto di più semplice vi possa passare per la testa. Un gruppetto di quattro sopravvissuti si ritrova catapultato in una città letteralmente invasa dai cosiddetti "Infettati" (gli zombie). Scopo principale non é quello di capire le ragioni di un simile disastro né tantomeno fare piazza pulita dei non morti, bensì, molto semplicemente, sopravvivere. Left 4 Dead é suddiviso in 4 campagne, ciascuna a sua volta costituita da 5 livelli.

Tra un quadro e l'altro ci sarà la possibilità di rifugiarsi in vere e proprie zone filtro, nelle quali fare il pieno di armi e curarsi adeguatamente. Le ambientazioni spaziano da quella completamente cittadina a quella rurale, passando per svariate vie di mezzo, costituite da sobborghi e periferie, ma tutte accomunate dalla caratteristica desolazione e senso di inquietudine per ciò che accade attorno a voi.



Fin dalle prime battute si capisce perfettamente come Left 4 Dead sia un gioco creato espressamente con in mente un'esperienza multiplayer. Affrontare le campagne da soli, con gli altri 3 personaggi del gruppo controllati dalla cpu, potrà senz'altro essere interessante e in particolar modo utile per conoscere le mappe nelle quali i livelli sono ambientati, ma a livello di divertimento e qualità dell'esperienza di gioco nulla risulta anche solo lontanamente paragonabile al multiplayer in cooperativa.

Vuoi per l'intelligenza artificiale non sempre ad altissimo livello, vuoi per la mancanza di interazione reale (anche banalmente il dialogo) con un compagno di sventure controllato dalla console, il single player di Left 4 Dead si limita ad essere un variegato tutorial prima di affrontare il tutto con i vostri amici online. Ogni campagna a livello di difficoltà normale richiederà poco più di un'ora e mezza per essere completata, quindi in totale il gioco non risulterà molto longevo, a meno che questo fattore non sia incrementato da quel valore aggiunto che é rappresentato dal co op.

Giocare in 4 online, con 3 amici, stabilendo via via che si procede le strategie di approccio nei confronti delle orde di zombie che ci assalgono da ogni direzione, salvandosi vicendevolmente nelle situazioni più intricate o curandosi quando feriti rappresenta una delle esperienze più belle e coinvolgenti che ci sia capitato di provare su Xbox 360, fin dal giorno della sua uscita. La qualità dell'azione é resa ancora più pregevole dalla totale assenza di lag e dalla fantastica atmosfera nella quale vi ritroverete letteralmente immersi, aiutata non poco da un comparto sonoro strepitoso.


Gli zombie sono davvero tosti: alcuni di essi vi aspetteranno semplicemente, cercando di addentarvi al momento giusto, mentre altri, i più insidiosi, non si accontenteranno di questo e vi braccheranno, correndovi letteralmente dietro, nella speranza che compiate qualche passo falso. Ne esistono poi alcune tipologie speciali, come gli Hunter, che potranno afferrarvi con la loro lingua mostruosa e portarvi verso una morte certa, a meno che un vostro compagno non intervenga a salvarvi, oppure dei simpatici armadi a 4 ante che facendosi letteralmente esplodere addosso a voi, vi imbratteranno di una sostanza apparentemente innocua, ma con il tragico effetto collaterale di attirare le orde di zombi su di voi come api sul miele. L'alternanza di momenti di vero e proprio panico a grasse risate per le situazioni grottesche che si verranno a ricreare su schermo rappresentano il fulcro, l'essenza vera e propria di questo gioco, nonché ciò che di più bello ha da offrire.

Oltre alla modalità in coop online il gioco presenta anche una sostanziosa modalità versus, nella quale i 4 sopravissuti se la vedranno con 4 zombie di categoria superiore. Questi ultimi, oltre a vedere i loro compagni, potranno vedere anche gli appartenenti al gruppo dei sopravissuti, perlomeno quando correranno, parleranno tra loro o faranno fuoco; inoltre potranno vedere nell'oscurità e tendere imboscate dall'alto, approfittando della loro peculiarità di essere del tutto immuni ai salti da altezze notevoli. Il gioco presenta anche la possibilità di usare il System Link locale e lo Split Screen, anche in accoppiata con le modalità online, mettendo a disposizione del giocatore la massima flessibilità possibile, in termini di pura giocabilità. L'utilizzo di server dedicati da parte di Valve inoltre assicura sempre un'ottima qualità dell'azione online, anche in presenza di connessioni non particolarmente ottimizzate.

Graficamente Left4Dead fa uso del motore Source sviluppato da Valve principalmente per Half Life 2 e successivamente arricchito con il supporto per le cpu multi core, oltre ad una cura maggiore per il comparto fisico, con particolare riguardo ad animazioni, gestione di capigliature e vestiti nonché comportamenti realistici dei nemici quando colpiti da armi da fuoco in differenti parti del corpo. Il risultato, seppur non completamente paragonabile a mostri grafici del calibro di Gears of War 2, é comunque molto apprezzabile e capace di ricreare la giusta ambientazione per le vicende narrate, complice anche una grande velocità e fluidità di azione, elementi fondamentali in un titolo che fa della frenesia e della sorpresa i suoi cavalli di battaglia.

Il comparto sonoro risulta a dir poco strepitoso e contribuisce in maniera fondamentale a donare all'azione di gioco gran parte dell'atmosfera tetra e ansiogena di cui vive. Effetti sonori precisi e realistici, urla e strepiti intorno a noi, il tutto impreziosito, mai come in questo caso, da un utilizzo magistrale dei vari canali direzionali messi a disposizione dal Dolby Digital. Ogni singolo decibel che uscirà dalle vostre casse vi farà drizzare le orecchie e stringere virtualmente le mani intorno alla vostra arma, preparandovi ad affrontare il peggio dietro ad ogni angolo di strada. Un sensazione forte, magari non adatta a chiunque, ma che crediamo che valga la pena di essere provata.