Legacy of Kain: Defiance

di Alessandro 'Alenet' Cossu

RITORNO AL FUTURO, DAL PASSATO.
Defiance è un adventure 3D, nel quale saremo chiamati ad impersonare ora Raziel ora Kain, cambiando fra i due di livello in livello. Il gioco si presenta su due dischi, in una elegante scatola completa di manuale, in lingua originale. La versione testata da Gamesurf è inglese, anche se già mentre leggete queste righe, sugli scaffali troverete il gioco localizzato in Italiano. Dopo una lunga installazione, che porterà via dal nostro HDD quasi 2 GB di spazio, salvataggi esclusi, LoK:D, ci permetterà di impostare i consueti parametri, nei quali vi invito a mostrare un occhio di riguardo ai comandi. Essendo una conversione al 100%, è consigliabile utilizzare un joypad o, se come me li odiate, di settare tutti i comandi sulla sola tastiera, trascurando temporaneamente il nostro beneamato mouse. A questo punto, siamo pronti a giocare: dopo aver assistito al consueto filmato in Full Motion Video, eccoci nelle vesti insanguinate di Kai, pronti a sfare sfacelo dei nemici... Il primo impatto con Defiance è assolutamente positivo: graficamente, questo nuovo episodio è superiore al suo illustre predecessore Blood Omen 2, con un Kain in splendida forma, curatissimo e con una libertà di movimento che non ha eguali nella saga. Aggraziato e letale, il nostro malvagio protagonista, pur mostrando sul volto i segni del tempo, è sempre pronto ad elargire morte e distruzione...Raziel, invece, lo troviamo tale e quale a come lo abbiamo lasciato in Soul Reaver, anche se Mr boccuccia di rosa consta una quantità di poligoni mai vista prima. Come nei precedenti capitoli, i nostri due amici-nemici, dovranno necessariamente nutrirsi per tutto il corso del match, con sangue o anime a seconda di chi stiamo impersonando. Kain e Raziel sfruttano un sistema di controllo di movimento come si è già visto in numerosi altri titoli, quali il recente Principe di Persia, sia pure con una minore possibilità di gestire la telecamera (l'inquadratura può essere corretta, ma non spostata), regalandoci comunque un notevole taglio cinematografico in tutte le inquadrature. Anche in questo titolo, le ambientazioni gotiche e intrise di disperazione la fanno da padrone, regalandoci un mondo romanticamente violento e oscuro, ma con una differenza; alla Crystal Dynamics hanno pensato bene di non creare un mondo vasto e a volte monotono come era accaduto in BO2, ma di concentrare la loro attenzione su quanto viene effettivamente inquadrato dalla telecamera, con risultati al limite dello spettacolare.

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Impersonando Raziel, quando ci troveremo nel mondo delle ombre, tutto ci apparirà sfocato, alterato, in una sorta di grottesca parodia di quello che è il mondo reale. Anche questo effetto è stato ricreato magistralmente, rendendo il piano spettrale uno dei luoghi più angosciosi che io abbia mai affrontato nella mia lunga carriera di videogiocatore. Grafica di prim'ordine, quindi, ma con qualche pecca, come temo sia inevitabile, anche se certuni problemi riscontrati durante le sessioni di gioco minano quella che sarà l'impressione globale sul titolo. A fronte dei consueti problemi di bad clipping, troviamo anche texture caricate in maniera errata, rendendo de facto impossibile proseguire nei livelli. Sul comparto audio, invece, nessuna rimostranza da fare. Defiance si comporta a dir poco ottimamente su tutti i fronti, dall'ottimo doppiaggio (i doppiatori sono gli stessi di BO2) agli effetti sonori, con una soundtrack mai invasiva e generalmente ben curata che diventa più "rullante", in fase di combattimento fino a divenire un piacevole accompagnamento durante le nostre scorribande nel tetro reame di Nosgoth.

A fronte, poi, di una trama a dir poco innovativa e ricca di colpi di scena che trascina il giocatore con "Voglio sapere cosa accade dopo", e grazie anche a mille piccole chicche grafiche (l'acqua sembra finalmente Acqua), abbiamo un gameplay incentrato molto sulla trama e sull'azione, relegando l'utilizzo della materia cerebrale a sporadici momenti, che contribuiscono comunque a spezzare quella che potrebbe facilmente diventare una storyline noiosa, ma che grazie ad un sapiente di mix di azione & dialoghi, rimane sempre a livelli di interesse ottimali. Data la sua natura, Defiance non si presta minimamente ad alcuna attività multigiocatore. Prima di mandarvi al commento finale, aggiungo una piccola nota personale: ho amato alla follia Blood Omen 2, portando a termine per ben tre volte, quindi ho accolto con somma delizia la venuta di Defiance. Non tutte le mie aspettative sono state compensate, perché, fondamentalmente, abbiamo il solito calderone di roba confezionata in una scatola diversa. Ma, pur non avendo nulla di davvero innovativo, Defiance è un titolo realizzato nel migliore dei modi, divertente e coinvolgente. Guidare due nemici giurati in epoche diverse, per portarli a scoprire cosa riserva loro il destino dona al giocatore il senso di esserci, di essere parte integrante della storia che si sta vivendo e se per caso una volta finito di giocare sentire il bisogno di mordere qualcuno sul collo, non preoccupatevene...

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