Legacy Of Kain Soul Reaver 1&2 Remastered. La recensione del ritorno a Nosgoth
Siamo ritornati a Nosgoth dopo 25 anni e l'abbiamo trovata come l'avevamo lasciata: bellissima. Scoprite con noi come si presentano Raziel e Kain nel loro nuovo viaggio.
Durante il 2024, spinto dal 30esimo anniversario di PlayStation 1 e una sana nostalgia, ho iniziato una collezione di retrogaming per la prima console di Sony e, spinto dai dolci ricordi della mia infanzia, il primo gioco che ho recuperato è stato Legacy Of Kain Soul Reaver.
Legacy Of Kain Soul Reaver Il podcast
Del mio ritorno a Nosgoth ne ho poi parlato su Gamesurf e Just Play (qui trovate la puntata) dove ho raccontato la storia di Raziel e Kain pad alla mano 25 anni dopo, sottolineandone pregi e difetti.
Potete quindi immaginare l’emozione quando a fine Settembre mi sono trovato dinanzi all’annuncio della remastered dei due Soul Reaver Legacy Of Kain.
La strada era chiara: Dovevo ritornare a Nosgoth.
Così, dopo aver speso gli ultimi giorni in compagnia di Raziel e Kain, sono pronto a dirvi cosa ne penso di Legacy Of Kain Soul Reaver 1&2 Remastered.
Legacy Of Kain Soul Reaver 1&2. Tutto è come l’abbiamo lasciato
A distanza di 25 e 21 anni dai due titoli per PlayStation e PlayStation 2, Crystal Dynamics ha deciso di rispolverare due titoli che hanno fatto breccia nei cuori di milioni di fan, e che a gran voce hanno richiesto una loro rielaborazione moderna.
Per l’occasione, la casa californiana ha deciso di affidarsi ad Aspyr, che ha già provato in più occasioni di avere un talento per porting e remastered e anche in questa occasione non si è smentita.
I due titoli che narrano la storia di Raziel hanno ricevuto un buon lifting che ha dato nuova luce ai vari personaggi e alle ambientazioni di Nosgoth oltre che aggiungere una serie di elementi che vanno ad aumentare la quality of life del prodotto.
La collection contiene i due giochi - Legacy of Kain Soul Reaver e Legacy Of Kain Soul Reaver 2 - i quali ripercorrono esattamente gli eventi dei titoli originali.
Le migliorie grafiche non sono l’unico vantaggio dei due titoli; ora il giocatore può, finalmente, spostare la visuale verso l’alto, cosa che non era possibile nei due giochi originali e che aiuta tantissimo dato che le ambientazioni si sviluppano molto verticalmente.
A ciò si aggiunge la possibilità di poter visualizzare una mappa di Nosgoth, nella sua doppia natura di “pura” e “corrotta”, e una utilissima bussola che avrebbe aiutato tantissimo il me bambino quando il Dio Anziano mi mandava per nord-sud-ovest-est manco fossi Max Pezzali.
Altra aggiunta degna di nota è la possibilità di passare dal design originale al design della remastered in ogni momento, anche durante le scene d’intermezzo, tramite la semplice pressione di un pulsante. Tale possibilità permette di dare uno sguardo al lavoro fatto dagli sviluppatori in qualsiasi momento e anche di giocare al gioco, laddove lo si voglia, con un design retrò.
Non per ultimo sono da sottolineare i miglioramenti del menù di gioco, che, in netto contrasto con l’essenziale menù dei giochi originali, permette di accedere in qualsiasi momento alle impostazioni video, impostazioni audio e modificare la lingua sia del doppiaggio che dei sottotitoli.
Una dichiarazione d’amore per i fan
A chiudere la collection c’è poi la categoria “contenuti bonus” che rappresenta un vero e proprio regalo per i fan della serie.
In questa sezione è possibile trovare un’enorme quantità di materiale come illustrazioni fan art, una galleria di foto di cosplay dei fan, i bozzetti degli sviluppatori e le illustrazioni 3D dei vari personaggi e ambientazioni.
Vi sono poi la cronostoria di Nosgoth e la timeline della saga, che sono ottime per comprendere al meglio la trama intricata del franchise.
I più nostalgici possono poi riscoprire la colonna sonora dei due giochi e la sceneggiatura completa di questi, per un totale di 161 pagine.
Nota dolceamara è l’aggiunta dei "livelli perduti", ovvero quei contenuti che dovevano far parte di Legacy Of Kain Soul Reaver, ma sono poi stati cancellati per mancanza di tempo e potenza della prima PlayStation.
Questi sono aggiunti con tanto di descrizione e suggerimenti per completarli; viene quindi da chiedersi perché il team di sviluppo non abbia fatto uno sforzo aggiuntivo e implementarli nel gioco finale offrendo ai giocatori l’opportunità di avere la storia completa.
La storia di Raziel pad alla mano
Avviati i due giochi, la sorpresa maggiore è che nulla in questi è stato cambiato. Legacy Of Kain Soul Reaver 1 e 2 sono esattamente come li abbiamo lasciati 25 e 21 anni fa, con i loro pregi e difetti.
La trama ripercorre la storia di Raziel nel suo viaggio di vendetta contro il suo creatore Kain, colpevole di aver condannato Nosgoth alla distruzione e di aver tradito Raziel. Durante questo viaggio, Raziel scoprirà di essere solo una pedina sulla ruota del destino e che la sua esistenza non è altro che parte di un disegno ben più ampio; ciò lo porta a riconsiderare tutte ciò in cui crede.
Nonostante i due titoli siano stati pubblicati a quattro anni di distanza, è sin da subito visibile come questi appartengano a due ere videoludiche diverse.
Legacy Of Kain Soul Reaver è un inno alla creatività degli anni ‘90 con i suoi tantissimi puzzle ed enigmi, che rappresentano forse la parte migliore del gioco. Nella prima parte dell’avventura di Raziel, il gameplay è abbastanza scarno, con una scarsa varietà di attacchi e una limitata quantità di armi - bella la Mietitrice di anime, ma dopo un po’ anche basta.
Un plauso va ai nemici, che, nonostante non rappresentino mai un problema per il giocatore, sono ben diversificati tra loro e sottolineano la grande attenzione al design degli sviluppatori.
Chiosa finale sugli scontri coi boss, con i quali c’è un rapporto di odi et amo. Questi non possono essere sconfitti in un classico scontro, bensì solo attraverso una serie di interazioni con l’ambientazione di turno; cosa che può far storcere il naso agli amanti delle sfide.
Di natura opposta è Legacy Of Kain Soul Reaver 2, che riduce notevolmente il numero di puzzle per dare un maggior spazio all’azione, con un gameplay che anche in questo caso sente il peso degli anni.
Il maggior numero di nemici fa da contraltare a una minore varietà nel design che viene anche riproposta negli scontri coi boss - se li si può definire tali - che altro non sono che le versioni umane dei fratelli di Raziel, che in questo caso sono da sconfiggere a suon di cazzotti e spadate; meh.
Una Remastered tra luci e ombre
Legacy Of Kain Soul Reaver 1&2 Remastered è una dichiarazione d’amore ai fan della saga e al franchise in generale.
Le 11 ore spese in giro per Nosgoth - in realtà ce ne vogliono molte di più, ma avendo giocato da poco il primo titolo su PlayStation 1sapevo già cosa fare e dove andare - mettono subito in chiaro quanto questi due giochi fossero avanti per il loro tempo.
Sul piano narrativo, la storia di Raziel e Kain riesce ancora a essere avvincente e tenere il passo con le produzioni odierne; se poi vi aggiungiamo un doppiaggio, in più lingue, che tanti giochi di oggi si sognano, viene da se che siamo dinanzi a un prodotto che splende di luce propria.
Tuttavia, una narrazione eccellente non riesce a coprire un gameplay che sente troppo il peso degli anni e che poteva, e forse doveva, essere ritoccato con l’obiettivo di attirare chi non ha mai giocato ai titoli originali.
Anche perché il gameplay macchinoso e un’intelligenza artificiale incapace di creare un minimo livello di sfida portano il dubbio se questa remastered fosse realmente necessaria.
E dico questo perché ben venga il ritocco grafico e la possibilità di passare da un design all’altro in ogni momento, ma questi diventano un’arma a doppio taglio nel momento in cui le migliorie sono visibili per il titolo per PlayStation 1, ma sono quasi impercettibili per il secondo capitolo; il quale sembra godere solo di nuovi modelli poligonali dei vari personaggi.
Una grossa occasione persa è poi rappresentata dall’aggiunta dei livelli perduti.
Questi sono stati recuperati e messi a disposizione dei giocatori, con tanto di descrizione su come averebbero dovuto far parte del gioco originale, come momenti stand alone. Mi è difficile capire perché non si sia fatto uno sforzo per completare l’opera.
Nonostante mi sia divertito durante il mio ritorno a Nosgoth, sono profondamente convinto che l’operazione migliore sarebbe stata quella di focalizzarsi su un titolo alla volta e dare il via a un’operazione remake, che ponesse le sue basi in una narrazione profonda e migliorasse un gameplay che nel 2024 può solo attirare i fan di vecchia data.
È da apprezzare però l’amore per i fan e la voglia di rilancio del franchise, che uniti alla già ottima qualità dei due titoli originali fa sì che a mio parere Legacy Of Kain Soul Reaver 1&2 Remastered vada oltre la sufficienza, con la speranza che questa remastered possa rappresentare il momento di rinascita della saga.