LEGO City Undercover
di
Paolo Mulas
Fresco fresco di debutto sul Wii U l'agente di polizia più famoso di LEGO City arriva anche sul Nintendo 3DS. The Chase Begins porta le lancette indietro di un paio d'anni permettendoci così di scoprire gli esordi di McCain in divisa. Trama a parte le similitudini tra i due titoli sono davvero numerose, ed anche in questa occasione ci troviamo dinanzi ad un epigono più o meno velato di GTA, con una città di mattoncini tutta da esplorare e tanto umorismo in stile LEGO. Il Chase che andremo a conoscere é ancora un novellino, e di conseguenza le sue prime missioni saranno decisamente di basso profilo. Giusto a titolo d'esempio ci verrà richiesto di recuperare le ciambelle per un superiore o di ritrovare un cane smarrito.
Si tratta ovviamente di piccoli sotterfugi utili per farci impratichire col sistema di controllo e più in generale con le meccaniche del gioco. Nel giro di pochi minuti saremo però pronti a tuffarci nell'azione adrenalinica a suon di inseguimenti su quattro ruote, scontri con la mala locale ed arresti per le vie della città. Anche se il gioco ha molto da offrire in termini di libertà di esplorazione, in certi frangenti é logisticamente difficile uscire dal sentiero dell'avventura principale, ed inoltre anche le missioni si dipanano in maniera decisamente lineare. Nella mappa visualizzata nel touch screen sarà infatti sempre indicato il nostro obiettivo e perdersi é praticamente impossibile. Una linearità forse eccessiva che sicuramente giova al ritmo del gioco ma che abbassa notevolmente il livello di sfida di un titolo già piuttosto facile come dimostrato anche dagli enigmi (praticamente auto risolventi) e dunque in linea con la tradizione dei videogiochi a tema LEGO, da sempre fruibili anche per i giocatori meno esperti.
Facilità che non fa per forza rima con noia, The Chase Begins riesce infatti ad intrattenere piacevolmente il giocatore grazie soprattutto ad una buona varietà, da sempre caratteristica principe dei sandbox. In TCB si guida (tanti veicoli differenti anche se poco differenziati sotto il profilo simulativo), si combatte (scontri visivamente spettacolari ma ripetitivi già nel medio termine), si salta e ci si traveste. Le trasformazioni già viste in Undercover qui ritornano senza grandi differenze. Una volta trovato il nuovo costume potremo vantare delle abilità specifiche utili per risolvere alcuni enigmi ambientali. Chase nella sua classica uniforme da poliziotto potrà seguire le tracce con una lente o utilizzare il rampino, vestito da ladro sarà in grado di forzare serrature con il piede di porco, ed a proposito di maiali soltanto con l'abito da contadino si potranno cavalcare i suini, quasi uno sport nazionale a LEGO City. I costumi sono numerosi, ben caratterizzati, e ci si cambia d'abito in un nano secondo: oltre a quelli principali avremo la possibilità di sbloccarne tantissimi altri dalle sole funzionalità estetiche.
Rimane un po' paradossale però che anche nelle missioni sotto copertura non desteremo sospetti nemmeno se vestiti con la divisa della polizia, così come potremo presentarci senza problemi in centrale vestiti d'astronauta o da pompiere. Similmente alla sua controparte per Wii U, TCB é un titolo che ha molto da offrire anche una volta completata la missione principale, anzi alcune limitazioni consigliano proprio di dedicarsi agli obiettivi secondari una volta raggiunti i titoli di coda. Le side quest sono piuttosto semplici e non differiscono molto da quanto già visto nella versione casalinga, contribuiscono però in maniera decisa alla longevità scatenando l'orgoglio dei cosiddetti "completisti".
Il successo dei videogiochi LEGO é derivato anche dalla bravura degli sviluppatori nel ricreare virtualmente lo stesso feeling dei mattoncini reali ed anche sotto questo punto di vista il titolo dei TT Games si difende piuttosto bene. Il design dell'ambientazione principale é davvero ottimo, e sembra di vivere realmente nelle plasticose strade di una città LEGO. Curata anche la realizzazione dei personaggi e le animazioni, e l'effetto 3D della console se attivato é in grado di regalare al gioco una sensazione di profondità che teme davvero pochi rivali. Il prezzo da pagare si chiama però bad clipping, con veicoli ed altri elementi che faranno bella mostra di sé senza grande preavviso. Anche alcuni caricamenti sono in certe circostanza al limite dell'imbarazzante. Buono il sonoro, con temi sempre adatti alla situazione; peccato solo che il doppiaggio (in italiano) é limitato unicamente ai filmati, non permettendoci dunque di apprezzare pienamente l'ironia delle tante battute scambiate dei personaggi durante l'azione.
LEGO City Undercover: The Chase Begins é un titolo curato che intrattiene piacevolmente il giocatore fino ai titoli di coda ed oltre. Il livello di sfida é però praticamente inesistente complice anche una linearità che coinvolge tutta la missione principale. Avere un'intera città LEGO a portata di tasca é un sogno che si realizza per tanti, che sicuramente saranno pronti a chiudere un occhio dinanzi ad alcuni limiti del gioco.
Si tratta ovviamente di piccoli sotterfugi utili per farci impratichire col sistema di controllo e più in generale con le meccaniche del gioco. Nel giro di pochi minuti saremo però pronti a tuffarci nell'azione adrenalinica a suon di inseguimenti su quattro ruote, scontri con la mala locale ed arresti per le vie della città. Anche se il gioco ha molto da offrire in termini di libertà di esplorazione, in certi frangenti é logisticamente difficile uscire dal sentiero dell'avventura principale, ed inoltre anche le missioni si dipanano in maniera decisamente lineare. Nella mappa visualizzata nel touch screen sarà infatti sempre indicato il nostro obiettivo e perdersi é praticamente impossibile. Una linearità forse eccessiva che sicuramente giova al ritmo del gioco ma che abbassa notevolmente il livello di sfida di un titolo già piuttosto facile come dimostrato anche dagli enigmi (praticamente auto risolventi) e dunque in linea con la tradizione dei videogiochi a tema LEGO, da sempre fruibili anche per i giocatori meno esperti.
Facilità che non fa per forza rima con noia, The Chase Begins riesce infatti ad intrattenere piacevolmente il giocatore grazie soprattutto ad una buona varietà, da sempre caratteristica principe dei sandbox. In TCB si guida (tanti veicoli differenti anche se poco differenziati sotto il profilo simulativo), si combatte (scontri visivamente spettacolari ma ripetitivi già nel medio termine), si salta e ci si traveste. Le trasformazioni già viste in Undercover qui ritornano senza grandi differenze. Una volta trovato il nuovo costume potremo vantare delle abilità specifiche utili per risolvere alcuni enigmi ambientali. Chase nella sua classica uniforme da poliziotto potrà seguire le tracce con una lente o utilizzare il rampino, vestito da ladro sarà in grado di forzare serrature con il piede di porco, ed a proposito di maiali soltanto con l'abito da contadino si potranno cavalcare i suini, quasi uno sport nazionale a LEGO City. I costumi sono numerosi, ben caratterizzati, e ci si cambia d'abito in un nano secondo: oltre a quelli principali avremo la possibilità di sbloccarne tantissimi altri dalle sole funzionalità estetiche.
Rimane un po' paradossale però che anche nelle missioni sotto copertura non desteremo sospetti nemmeno se vestiti con la divisa della polizia, così come potremo presentarci senza problemi in centrale vestiti d'astronauta o da pompiere. Similmente alla sua controparte per Wii U, TCB é un titolo che ha molto da offrire anche una volta completata la missione principale, anzi alcune limitazioni consigliano proprio di dedicarsi agli obiettivi secondari una volta raggiunti i titoli di coda. Le side quest sono piuttosto semplici e non differiscono molto da quanto già visto nella versione casalinga, contribuiscono però in maniera decisa alla longevità scatenando l'orgoglio dei cosiddetti "completisti".
Il successo dei videogiochi LEGO é derivato anche dalla bravura degli sviluppatori nel ricreare virtualmente lo stesso feeling dei mattoncini reali ed anche sotto questo punto di vista il titolo dei TT Games si difende piuttosto bene. Il design dell'ambientazione principale é davvero ottimo, e sembra di vivere realmente nelle plasticose strade di una città LEGO. Curata anche la realizzazione dei personaggi e le animazioni, e l'effetto 3D della console se attivato é in grado di regalare al gioco una sensazione di profondità che teme davvero pochi rivali. Il prezzo da pagare si chiama però bad clipping, con veicoli ed altri elementi che faranno bella mostra di sé senza grande preavviso. Anche alcuni caricamenti sono in certe circostanza al limite dell'imbarazzante. Buono il sonoro, con temi sempre adatti alla situazione; peccato solo che il doppiaggio (in italiano) é limitato unicamente ai filmati, non permettendoci dunque di apprezzare pienamente l'ironia delle tante battute scambiate dei personaggi durante l'azione.
LEGO City Undercover: The Chase Begins é un titolo curato che intrattiene piacevolmente il giocatore fino ai titoli di coda ed oltre. Il livello di sfida é però praticamente inesistente complice anche una linearità che coinvolge tutta la missione principale. Avere un'intera città LEGO a portata di tasca é un sogno che si realizza per tanti, che sicuramente saranno pronti a chiudere un occhio dinanzi ad alcuni limiti del gioco.
LEGO City Undercover
7
Voto
Redazione
LEGO City Undercover
Chi era Chase McCain prima di diventare l'agente numero uno di LEGO City? Grazie a The Chase Begins, esclusiva per Nintendo 3DS avremo finalmente la possibilità di scoprire le origini del “super poliziotto”. Trama a parte il titolo riprende di peso le stesse meccaniche della versione per Wii U; ci ritroviamo dunque di fronte ad un epigono di Gta in salsa mattoncini, con tanto di inseguimenti a quattro ruote, pedinamenti, e combattimenti, il tutto ovviamente in versione soft. Il livello di sfida é praticamente inesistente, ma il gioco riesce comunque ad intrattenere piacevolmente grazie ad un buon ritmo e ad una discreta varietà.