LEGO Rock Band

di Giuseppe Schirru
Continua l'incursione dei mattoncini Lego nell'universo videoludico, stavolta affacciandosi nel panorama musicale. Smessi i panni dell'avventura in 3D con puzzle da risolvere, scenette strapparisate e personaggi presi in prestito dal cinema, i mattoncini più famosi del globo abbracciano il gameplay del musicale di casa Harmonix strizzando l'occhio a un pubblico giovanile. Il risultato é una versione soft di Rock Band che farà la felicità di chi non distingue la differenza tra una chitarra e un pianoforte a coda. Il che suona così, a scanso di equivoci: prendete Rock Band, infarcitelo di canzoni adatte a un pubblico più vasto (torneremo più tardi sulla playlist), livellate la difficoltà di gioco e inserite i personaggi Lego al posto di umanoidi in carne e ossa. E sempre a scando di equivoci, per quanto possa esser scontato, il gioco é compatibile con tutti i controller della serie Rock Band e con la maggior parte degli strumenti Guitar Hero.



Quanto detto poc'anzi é abbastanza per evitare il proseguo della lettura a chi già avvezzo alla serie. Andiamo ora alle cose meno scontate (non il prezzo del gioco). L'obiettivo era quello di offrire un titolo musicale adatto a ogni utenza, e da questo punto di vista possiamo confermare il centro perfetto. Gli artisti presenti (un totale di 45 brani, ma é possibile importare la playlist di un qualsiasi Rock Band in vostro possesso) spaziano dai Blink 182 a Bon Jovi, dai Foo Fighters ai Queen, senza dimenticare Incubus, Europe o i Jackson 5 (e tanti altri). Scelte canzoni che non hanno bisogno di grosse presentazioni e chiunque, almeno una volta nella vita, avrà sentito sicuramente da qualche parte. Nel voler abbracciare un pubblico più eterogeneo é variata anche la difficoltà di gioco, mentre immutate sono le meccaniche. Quattro strumenti come da tradizione (microfono, basso, batteria e chitarra), possibilità di creare il vostro alter ego (discreto l'editor messo a disposizione) e uno Story Mode che vi vedrà esordire in posti malfamati per accrescere pian piano fama, popolarità, successo, dindarelli (o meglio mattoncini LEGO con cui acquistare vari extra). Inutile dire che il marchio LEGO e la vena creativa dei Traveller's Tale garantiranno ancora una volta scenette spassose, personaggi carismatici e risate assicurate.



Se dal punto di vista ludico non ci sono grosse differenze da segnalare rispetto ai fratelli maggiori, é bene dire che LEGO Rock Band ama alla follia il genere pop, da qui sarà imprescindibile per l'utente valutare per bene la playlist. Il target, é bene ricordarlo, é un pubblico di età non certo avanzata oppure chi di musica ne capisce ben poco. Da qui addirittura la presenza di una modalità Super Facile, o l'impossibilità di rimanere bloccati in alcuni capitoli. Il tutto é all'insegna della praticità e del divertimento immediato. Ovviamente non é tutto rosa e fiori, a cominciare dall'assenza di una qualsiasi modalità online (inspiegabilmente assente), passando per la ripetitività dei brani presenti (45, ma a breve li ripeterete ben troppo spesso) o per chi si aspettava qualche pezzo per i più virtuosi.

Dal punto di vista grafico siamo su livelli più che discreti. Ancora una volta é la carineria dei personaggi a farla da padrone e non si registrano particolari difetti, in fondo siamo di fronte a un rythm game e non ci si aspettano effetti grafici da capogiro. Il sonoro, che dovrebbe essere il reparto preso più in considerazione dall'eventuale acquirente, risulta privo di sbavature, ma sta appunto al fruitore valutare la bontà o meno dei brani inseriti.

LEGO Rock Band riesce quindi nel suo intento: regalare un'esperienza musicale scanzonata e disinvolta a chiunque, specialmente a chi di musica ne capisce ben poco e ai più giovincelli. Per gli altri, tra i vari titoli musicali che affollano il mercato già da tempo, ci sarà solo l'imbrarazzo della scelta.