LEGO Star Wars III: The Clone Wars

di Giuseppe Schirru
Se creare giochi fotocopia fosse disciplina olimpica, Traveller's Tale si sarebbe aggiudicata a mani basse una caterva di ori. Rea di aver brevettato una formula ludica di facile fruizione e spiccio divertimento, ed averla trasformata in terreno fertile per una pletora di cloni mascherati su licenza, reitera ancora sul mercato col terzo episodio di Lego Star Wars, che sommato ai vari Lego Harry Potter, Lego Indiana Jones e Lego Batman con seguiti al seguito ha fatto perdere il conto perfino agli statistici dei titoli sfornati negli ultimi anni. L'aggravante é l'aver introdotto, sempre con misurino e contagocce, novità superflue del tutto incapaci di differenziare il gameplay quale che fosse il tema trattato.



La pletora di titoli poc'anzi citati ha condiviso la stessa formula di gioco, non certo priva di difetti, ma comunque semplice e immediata, spalleggiata da una comicità dissacrante, un superbo sfruttamento delle licenze e una modalità co-op valevole d'attenzione. Traveller's Tale dev'essersi quindi sentita combattuta e indecisa sul tradire il motto “squadra che vince non si cambia” o apportare qualche significativa novità, qualche piccola rivoluzione che non rendesse questo un clone dei già abbondanti cloni su licenza Lego che affollano le case dei videogiocatori.

La verità sta sempre nel mezzo, nel mezzo impegno profuso nell'apportare qualche piccola variazione sul tema, rappresentata nel caso dalle sezioni rts che si alternano ai livelli classici, immutati di una virgola rispetto al passato. Ma andiamo con calma. Senza più film della serie da cui attingere, TT ha approfittato della serie tv, reinterpretata in chiave Lego, riprendendo personaggi, scene, e aggiungendo una buona e sana dose di humour. Tutto come da copione, specie quando si scende in campo, con un gameplay che alterna combattimenti contro orde di ostili a sezioni puzzle solving non troppo ispirate. I pestaggi, poveri e banali come in passato e facenti l'allegria degli spasimanti del button smashing, vengono quantomeno rinvigoriti dall'ammucchiata selvaggia di nemici che vagabondano per i livelli di gioco. D'altro canto, i puzzle ambientali, risultano a volte di difficile decifrazione, spezzettando oltremodo l'andamento dell'avventura che dovrebbe invece scorrere liscia come l'olio, soprattutto considerando il target d'utenza.

Un'avventura che, é bene dirlo, vuoi per i siparietti comici inscenati, vuoi per l'innata simpatia dei personaggi in chiave Lego e alcune trovate grandiose riesce a incollare il giocatore allo schermo fino al suo epilogo, specie quando affrontata insieme a un compagno di merende con schermo suddiviso (dinamico, dove non sempre l'azione di gioco risulta chiara). Per l'ennesima volta troviamo un party di personaggi eterogenei, dotati di caratteristiche uniche, grazie al quale affrontare determinati obiettivi. Di vitale importanza sarà il vicendevole aiuto tra i protagonisti a schermo, un aspetto cardine che trova la sua esaltazione nel gioco in multiplayer poc'anzi menzionato.




Avventura dotata anche di discreta rigiocabilità si direbbe, se non altro per la possibilità di ripetere i livelli con personaggi dalle diverse peculiarità e per il ragguardevole numero di extra collezionabili. Riguardo le abilità dei personaggi, menzione meritano le nuove possibilità d'attacco dei jedi, ora capaci di lanciare la propria spada laser contro un obiettivo, utilizzare i poteri della Forza per lanciare i nemici o farli librare in aria e sfruttare la loro potenza di fuoco, nonché utilizzare oggetti per risolvere enigmi ambientali. Anche il parco mezzi si rinnova, con svariati veicoli da utilizzare e battaglie aeree a bordo di navette spaziali.

Per parlare di qualcosa di esclusivo bisogna arrivare ad alcuni livelli strutturati secondo un modello da rts elementare, che prevedono la classica mobilitazione di truppe, costruzione di edifici e quant'altro, riuscendo a spezzettare la classica azione di gioco. Per il resto troviamo tutti i pregi e i difetti della serie: comicità, divertimento, immediatezza; d'altro canto permangono alcune ruvidità ormai storiche del gameplay, un'interfaccia dei menu inutilmente complicata, alcuni punti morti che hanno dello stomachevole o una ripetitività dell'avventura che potrebbe stufare i meno pazienti. É un peccato perché in tal senso la ricchezza delle ambientazioni, le sfide contro i boss, le sezioni rts dovrebbero garantire discreta varietà durante la campagna, per quanto poi ci si trovi a compiere sempre le medesime azioni e le aggiunte siano poco più che dei blandi diversivi. Specie per chi é alla decima volta che affronta un titolo Lego.

Sotto il profilo prettamente tecnico, Lego Star Wars III sembra colpito dalla maledizione del cameraman impazzito, che rende indecifrabili alcune sequenze di gioco, in concorso di colpa a uno split screen dinamico foriero di mal di testa. In termini audiovisivi il passaggio in avanti é comunque netto rispetto al passato, e ancora una volta l'inconfondibile stile risulta vincente e gradevole alla vista, impreziosito dalle miriadi di nemici a schermo gestiti senza rallentamento alcuno e da una qualità generale che ha subito una decisa impennata. Discorso non dissimile anche per reparto audio che si avvantaggia delle musiche originali e di effetti sonori validissimi.