LEGO Worlds
Sono passati due anni da quando LEGO Worlds fece capolino nella sua forma early access su steam. 24 mesi in cui il team di sviluppo di TT Games si è dato da fare per rendere più completo e profondo il titolo, sentendo anche il parere della community.
Arrivati alla release ufficiale, abbiamo messo mano alla versione console del titolo, e rispetto a quanto avevamo provato su PC, ci siamo trovati davanti ad un prodotto leggermente modificato, ma comunque interessante sotto più punti di vista. Scopriamo insieme perché…
Biomi tutti da scoprire e distruggere!
Sebbene al primo impatto la struttura di LEGO Worlds ricorda molto da vicino giochi alla Minecraft, la scelta fatta dagli sviluppatori è stata alquanto peculiare. Se infatti da una parte abbiamo la presenza di pianeti generati casualmente e la possibilità, tramite appositi strumenti, di modificare, scoprire, costruire e distruggere il mondo a nostro piacimento, dall’altra troviamo una sorta di filo conduttore che ci porterà a seguire un vero e proprio percorso per diventare mastri costruttori.
Tutto inizia con il nostro personaggio nello spazio dopo che un meteorite ha distrutto la navicella che ci serviva da mezzo di trasporto. Caduti su un pianeta dovremo cercare di recuperare abbastanza mattoncini gialli - completando quest - per riparare la nostra astronave e spostarci verso pianeti nuovi e inesplorati.
Superati i primi quattro pianeti che fungono sostanzialmente da tutorial, ci troveremo ad esplorare una serie di biomi che man mano diventeranno sempre più grandi, con più richieste da parte delle minifigures che ci daranno le quest, più elementi da scoprire, e una superficie maggiore all’interno della quale muoversi.
Le quest, ovviamente, lasciamo spesso apertissima la strada al giocare per poterla completare, in modo da poter sfruttare a pieno tutti gli strumenti e i tool che il gioco gli mette a disposizione. Potremo ad esempio copiare oggetti per poi riprodurli all’interno del mondo, oppure livellare il terreno piuttosto che sbloccare costruzioni già fatte e metterle all’interno del mondo. Le opzioni, in questo senso, sono abbastanza permissive ( senza contare che c’è anche il supporto ai programmi per design digitale dei LEGO su pc), con l’unico limite dato dalla telecamera che, per quanto regolabile, non è mai precisissima.
I biomi da visitare (da soli o in compagnia di altri giocatori!) sono 26 e ognuno di essi attinge e mescola elementi presi dai classici mondi LEGO (non sono presenti quelli su licenza, almeno per il momento) in modo che, grazie alla generazione procedurale, nessuno sia simile a quello di un altro giocatore.
All’interno del gioco ci sarà ovviamente l’ormai classica moneta fatta dagli “stud”, questa servirà per poter sbloccare gli oggetti all’interno del menù di gioco, solamente dopo essere stati scoperti. In particolare gli animali e i mezzi di trasporto costeranno un po di più rispetto a classici pezzi di LEGO e agli gli abbellimenti.
In termini di quantità il gioco offre una serie di elementi presi dal vastissimo campionario della casa danese. La vostra fantasia, in questo senso, non sarà per nulla limita dai contenuti. Purtroppo per sbloccare alcuni di questi pezzi, all’interno dei vari livelli appariranno dei “mostriciattoli" verdi che dovremo cercare di acchiappare per poter recuperare il pezzo interessato. Se all’inizio questa cosa risulta anche abbastanza simpatica, alla lunga, e dopo diverse ore di gioco sulle spalle, si trasforma in qualcosa di davvero tedioso.
A questo dobbiamo aggiungere anche tutta una serie di scelte di game design che speriamo vengano sistemate nei prossimi mesi attraverso le ormai consuete patch. I più fastidiosi sono sicuramente quelli riguardanti alcune quest dove i personaggi che posseggono il mattoncino, spariscono dalla mappa di gioco (magari perché distrutti da alcuni nemici), cosa che ci costringe ad aspettare la loro rigenerazione girovagando nel frattempo all’interno della mappa. In un paio di occasioni ci è capitato di aspettare davvero troppo tempo.
Visto che lo abbiamo accennato, vale la pena spendere qualche parola sui pericoli di questi pianeti. Il gioco implementa un sistema di combattimento molto simile a quello visto negli altri titoli LEGO, con l’unica variabile data dal fatto che una volta persi tutti i cuori non subiremo alcun tipo di malus, ma verremo semplicemente rigenerati.
In sostanza ci troviamo davanti ad un gioco che vive di due differenti realtà. Da una parte troviamo un titolo che non fa perdere al giocatore quel senso di creazione e libertà tipico di questo genere di giochi, come risvolto della medaglia però, troviamo una serie di scelte che sembrano incanalare il gioco all’interno di canoni più consoni per la serie, probabilmente per aiutare coloro che non sono avvezzi a tutta questa libertà. Una scelta che in parte offre una sensazione di chiusura al titolo e che, pur aiutando molto i più piccoli, potrebbe far storcere un po il naso ai più grandi.
Un piccolo boost viene dato invece dalla già citata possibilità di giocare sia online che in locale con altri giocatori, offrendo quella collaborazione che in titoli di questa portata, è sempre stata una cosa particolarmente gradita.
Mattoncini da sistemare
Arriviamo così a parlarvi dell’aspetto tecnico; anche in questo caso ci troviamo davanti ad un prodotto che offre ombre e luci. Da una parte troviamo una qualità media piuttosto in linea con gli altri prodotti della saga. Entrando nel dettaglio però ci sono dei problemi abbastanza conclamati, a partire da un frame che - almeno su Xbox One - sembra davvero troppo poco stabile. A questo si aggiunge una buona dose di pop up e una profondità non proprio invidiabile.
Anche sotto questo punto di vista, quindi, gli sviluppatori dovranno cercare di migliorare la situazione magari apportando delle modifiche e migliorie con le prossime patch. Nulla da segnalare invece sotto l’aspetto audio, come sempre curatissimo e valido sia a livello di campionatura di suoni che di musiche. Il gioco è inoltre completamente localizzato in lingua italiana, con il doppiaggio di Claudio Moneta davvero di alta qualità.