Lemmings

di Tommaso Alisonno
Era il 1991 alcuni dei nostri lettori non erano neppure nati quando per la prima volta il gioco di nome "Lemmings" fece la sua comparsa sui PC-DOS 286 e sulle Amiga500, ma si capì da subito che si trattava di un capolavoro: i piccoli omini dal lungo camice azzurro e i lunghi capelli verdi, omonimi dei roditori che compiono lunge migrazioni di massa in cui la percentuale di sopravvivenza è minima, conquistarono le simpatie dei videogiocatori di tutto il mondo, e la software house Psygnosis guadagno tanti di quei soldi da essere annoverata tra una delle più ricche del periodo. Sulla scia del successo, nacquero svariati seguiti come non citare "Oh No! More Lemmings!" o "Lemmings 2: Tribes" ma chissà perché non riuscirono mai ad eguagliare il successo del capostipite. Quando poi i coraggiosi omini suicidi si avventurarono nel 3D, come spesso accade, si gridò quasi al sacrilegio: qualche anno dopo la Psygnosis venne assorbita dalla Sony e nulla più si seppe dei tanto amati Lemmings.


...fino ad ora, a distanza di quindici anni, data in cui il Team17 (quelli di Worms, per intenderci... un team che forse sta subendo una sorte simile a quella di Psygnosis) riceve da Sony il compito di ricreare il gioco su PSP. Non si tratta di un remake, non si tratta in toto di un gioco nuovo: per quanto sembri stupido utilizzare questo termine con quindici anni di gap, è probabilmente più corretto parlare di una "Conversione multipiattaforma". Questo Lemmings per PSP (nessun altro sottotitolo è necessario) è infatti pulito ed essenziale come il gioco del 1991, ovviamente coi dovuti accorgimenti tecnici moderni, e di questo riporta immutati nella forma e nella strategia tutti e centoventi i livelli, più altri opportunamente creati.

Ma, insomma, che diamine di gioco è ';sto Lemmings? Si tratta, fondamentalmente, di condurre un gruppo di omini dal punto A (ingresso) al punto B (uscita), facendo loro superare ostacoli di varia natura quali pozzi pieni di lava, muri di cemento e di metallo, trappole e trabocchetti di vario genere, superfici verticali da scalare o strapiombi altissimi. Principale problema: i Lemmings sono stupidi, e si limitano a camminare in avanti finché non incontrano un ostacolo che li fa tornare indietro, o finché non incontrano la morte in uno dei già citati ostacoli. Dalla vostra parte avrete un certo numero di "ordini" che potrete impartire agli ottusi omini per far si che modifichino il livello a vostra utilità: i Lemmings potranno scavare in orizzontale, verso il basso o in diagonale, scalare pareti, lanciarsi col paracadute, costruire scale che si reggono nel nulla, bloccare l'avanzata dei loro compagni o, infine, saltare per aria qualora una morte si renda necessaria. La strategia di base per molti livelli è quella di rinchiudere tutto l'esercito tra due "Bloccatori" mentre un singolo Lemming spiana la strada fino all'uscita, scavando gallerie e edificando scale; quando poi la strada è sgombra, si fanno saltare in aria i bloccatori e si assiste alla marcia di salvezza degli omini, ma non sempre questa strategia è applicabile: talvolta per superare il livello è necessario salvare il 100% dei Lemmings, altre volte non abbiamo a disposizione bloccatori, altre volte ancora per compiere determinate azioni è necessario mandare in avanscoperta più di un Lemming, e così via.


La realizzazione tecnica di questo Lemmings è fondamentalmente un Restyling grafico del gioco originale: le varie sezioni di terreno, muro, trappole eccetera sono state tutte ridisegnate mantenendo le sacrosante proporzioni iniziali, ma adattando la risoluzione e la profondità di colore alla moderna macchina (ricordiamo che il primo Lemmings girava a 320x200 a 16 colori, con solo versioni più recenti adattate a 256). Per gli sfondi, originariamente neri, il Team17 ha pensato bene di realizzare dei semplici ambienti 3D che molto ricordano nello stile gli ultimi Worms, naturalmente perfettamente in sintonia con la natura stessa del livello, siano esse rovine romane o egiziane, inferi o lande ghiacciate. Soprattutto, i protagonisti del gioco sono stati realizzati in 3D, e sono pertanto estremamente più animati degli sprite originali. La ricchezza grafica è comunque abbastanza leggiera perché la PSP gestisca senza rallentamenti anche marce di cento Lemming, massimo numero che il gioco prevede su schermo. Sono inoltre stati inseriti, rispetto al titolo classico, una funzione di "Zoom" (limitata però al 2x) e la possibilità di "comprimere il tempo" in modo che le marce più lunghe possano concludersi in una manciata di secondi utile soprattutto quando ormai la strada è spianata e manca solo da far uscire l'esercito.

Il sonoro, anch'esso, ripropone i temi originali del gioco, riadattati e rimasterizzati secondo gli standard moderni: le varie musiche, per chi non lo sapesse, vanno da temi piuttosto rilassati da favola fantasy a pezzi di musica classica piuttosto veloci o addirittura il famosissimo CanCan. Forse i temi non saranno tantissimi, ma è sempre un piacere vedere i mitici omini marciare a ritmo di musiche così pregevoli. Gli effetti sonori sono ugualmente molto ben realizzati, e vanno dal rumore di costruzione delle scalette, al suono del Lemming che tocca terra dopo una caduta, fino a tutti i versi di gioia per l'uscita dal livello, o di sofferenza per la morte che arriva subitanea.
Il sistema di controllo adattato al posto del canonico punta e clicca è efficiente, e permette di gestire tanto l'inquadratura, quanto il movimento del cursore, quanto la selezione dei comandi mediante l'utilizzo differenziato dello stick analogico, della croce direzionale dei tasti laterali. La difficoltà è crescente e ben calibrata, e va dai primi livelli che è impossibile fallire e poi su attraverso enigmi sempre più complessi e cervellotici, fino alla difficoltà "maniacale". Inoltre, nel gioco è stato inserito l'editor dei livelli, per quanto il suo utilizzo non sia dei più immediati, ed è possibile scaricare ulteriori puzzle tramite connessione internet. Se proprio vogliamo trovare un difetto al gameplaying risiede nel fatto che a volte state per svariati minuti impegnati in uno specifico livello solo per poi veder sfumare tutto per un singolo, banale errore, col risultato di dover ricominciare tutto il puzzle da capo; ma dopotutto è quella la filosofia di base di lemmings: o ci si salva, o si muore!

Quello che lascia un po' perplessi è forse la commercialità di questo titolo: indubbiamente molti di quelli che hanno passato i venticinque anni hanno a suo tempo avuto a che fare coi vari Lemmings, e sicuramente tutti costoro troveranno in questa versione PSP un passatempo a dir poco afrodisiaco, capace di rendere piacevole e ne abbiamo le prove documentate persino la sala d'attesa del dentista. Ma che dire degli altri, dei giovani che al giorno d'oggi chiedono sempre più grafica, sempre più innovazione, sempre più profondità e sempre più avventura dai giochi per cui sborsano cospicue cifre di denaro? Quanto può interessare un gioco così semplice, scarno, se vogliamo banale e ripetitivo, ad un pubblico di questo livello? È lo stesso discorso che fanno quelli che dicono che gli scacchi, se fosse stati inventati negli anni '80, non avrebbero avuto nessun successo commerciale.
Da qui la nostra convinzione che Lemmings PSP sia fondamentalmente un gioco per Hardcore Gamers, e per questi la valutazione potrebbe persino raggiungere l'ambita cima del 10 e lode. Per gli altri, un passatempo divertente, stimolante e spassionato, che però deve fare i conti coi mostri moderni e con tecnologie sempre più brillanti. Eppure, mai nessuno potrà azzardarsi a dire che Lemmings non sia stato, è e sarà sempre un vero capolavoro.

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