Let’s make a soccer team!

di Paolo Mulas
Praticamente in concomitanza con la nuova stagione calcistica arriva puntuale Let's make a soccer team, prima sortita "interna" (SEGA è publisher della sereie Football Manager) nei manageriali calcistici. Il titolo ha riscosso in Giappone un discreto successo, anche per la presenza di alcune caratteristiche prettamente nipponiche che avranno sicuramente solleticato l'attenzione del pubblico giapponese. Difatti a differenza dei più seriosi titoli europei, il gioco Sega presenta anche una trama vera e propria, atta a coinvolgere il giocatore nel vivo delle vicende. Siamo i presidenti di un club impegnato nella lotta playoff per la promozione in seconda divisione, dal successo di queste fondamentali partite dipende il nostro futuro alla guida del club, difatti c'è un altro magnate pronto a rilevare la squadra in caso di nostro fallimento. Una volta superato questo scoglio della promozione, entreremo nel vivo del gioco; avremo la possibilità di scegliere il nome, la bandiera ed i colori sociali della squadra ed anche una tra le quattro procaci segretarie disponibili, che ci aiuteranno, dandoci dei consigli per la gestione del club.


I campionati presenti sono in tutto sei, tutti europei; Italia, Francia, Germania, Inghilterra, Spagna e Olanda, comprensivi di serie inferiore. La cosa incomprensibile è che sono però aggiornati al campionato scorso, quindi scordatevi tutti i movimenti di mercato che hanno scosso l'estate 2006. Va bene che la squadra che andremo ad assumere inizialmente sarà fittizia (praticamente potremo scegliere la sede tra varie città di tutte le regioni di ogni singolo stato), ma questo non giustifica una così evidente lacuna, dovuta sicuramente al fatto che si tratta di una conversione di un titolo uscito in Giappone per la scorsa stagione.
Addentrandoci in quelli che saranno i nostri compiti, in Let's make a soccer team, dovremo occuparci sia dell'aspetto finanziario che di quello più strettamente sportivo. Avremo la possibilità di contrattare con i diversi sponsor in modo da assicurare un futuro più sereno per il club, decidere i prezzi di biglietti ed abbonamenti, scegliere i collaboratori (tra osservatori e preparatori atletici), intervenire sul mercato, ed anche occuparci della formazione scegliendo i giocatori da impiegare, il modulo e l'atteggiamento della squadra. La totalità della gestione dell'aspetto tattico potrà comunque essere affidata direttamente all'allenatore, lasciando a noi stessi il solo compito di supervisionare il tutto. Il titolo non offre la mole di opzioni che generalmente caratterizza produzioni analoghe e tutte le operazioni da effettuare sono all'insegna della semplicità.

Basterà tenere sotto controllo il budget della squadra senza adoperarci in spese pazze, per poter condurre pian piano il club ai vertici del calcio nazionale ed internazionale. Potremo delegare praticamente ogni operazione ai nostri collaboratori lasciando a noi giocatori ben poco da fare. Qualche piccolo elemento di varietà è presente; potremo rispondere alle conferenze stampa e leggere poi il resoconto sul giornale, o tenere alto il morale della squadra parlando a turno con vari giocatori o con l'allenatore, ma per il resto il tutto sembra un po' troppo semplice e filoguidato, soprattutto per i giocatori già avvezzi con titoli del genere.


Per quel che riguarda la visualizzazione della partita ci sono due opzioni disponibili; una ci permetterà di vedere l'incontro in diretta, dandoci la possibilità di intervenire in tempo reale con cambi ed accorgimenti tattici (anche se la squadra non sempre recepirà in maniera precisa le nostre direttive), l'altra denominata risultato, a dispetto del nome, non ci informerà subito sull'epilogo della partita, ma ci "costringerà" ad assistere ad essa, con visuale dall'alto e con dei pallini al posto dei giocatori senza nemmeno la possibilità di interagire in alcun modo; un'opzione quest'ultima davvero priva di senso.

Passando all'aspetto tecnico, bisogna riconoscere una buona "leggibilità" dei menù, ci si muove senza difficoltà da una sezione all'altra e si trovano quasi subito tutte le informazioni richieste; il motore grafico della partita è in linea con altre produzioni del genere, offrendo una grafica piuttosto povera in termini di animazioni, dettagli e fluidità, ma comunque funzionale agli occhi dell'allenatore. A commentare le partite è presente Fabio Caressa, uno dei migliori telecronisti italiani; peccato però che le frasi a sua disposizione saranno poche e pure banali, il che porterà i più a disabilitare questa funzione dopo poche partite.
Lets' make a soccer team, nonostante qualche piccolo spunto innovativo, non offre al giocatore quello che si pretenderebbe da un manageriale di calcio; ossia precisione nei dati ed una mole di opzioni che fanno veramente sentire di essere al comando di una squadra di calcio da gestire in tutti i suoi aspetti. Il titolo Sega è invece troppo semplicistico, scarno e lineare, e si adatta al massimo a chi vuole addentrarsi per la prima volta in questo genere di giochi.