Liberogrande International
di
Redazione Gamesurf
Al di là delle opzioni e delle innovazioni a livello tecnico, però, questa produzione non ha mutato la via intrapresa qualche anno fa. Purtroppo..
SOLO CONTRO TUTTI
Il fulcro del gioco risiede ancora nell'immedesimazione che il titolo riesce a creare. Controllando un solo giocatore, si é costretti a seguire l'azione, a compiere i giusti spostamenti e a farsi trovare smarcati dai compagni. Sono movimenti e sensazioni che non si provano nelle altre simulazioni dove si controlla sempre il giocatore con la sfera tra i piedi. Qui invece si possono rivivere almeno in parte le emozioni provate giocando al calcio. C'é il compagno che non ti passa la sfera, quello che sbaglia il gol davanti alla porta, l'altro che lascia scappare l'attaccante avversario verso la rete... Purtroppo tutto ciò non é stato implementato sulla vecchia scatoletta grigia nel modo migliore possibile. I difetti ci sono e in buon numero. Grafica e sonoro non sono a livelli eccelsi e sfigurano di fronte a quasi tutte le ultime uscite nel campo dei soccer-game. Le animazioni sono spesso slegate e assolutamente poco realistiche, così come il pubblico é poco definito e dal punto di vista sonoro non fornisce quella sensazione di coinvolgimento che ci si aspetta
I tornei a disposizione non riescono a rivelarsi adeguatamente vari e non accrescono di sicuro la longevità del titolo. Il maggior difetto risiede però nella scarsa giocabilità. Dopo poche partite ci si accorge che le tattiche per andare a segno non sono poi così varie e l'azione personale é spesso da preferirsi rispetto al gioco manovrato. I compagni di squadra infatti sono dei maestri nel perdere palla e lasciare spazio alle iniziative dell'avversario. Così ci si ritrova spesso a scattare, palla al piede, verso la porta per poi calciare a rete senza curarsi degli altri attaccanti in buona posizione. Tutto ciò trasforma il titolo in una sorta di guerra, dove, solo contro tutti, il nostro eroico calciatore combatte per portare a casa la vittoria
SOLO CONTRO TUTTI
Il fulcro del gioco risiede ancora nell'immedesimazione che il titolo riesce a creare. Controllando un solo giocatore, si é costretti a seguire l'azione, a compiere i giusti spostamenti e a farsi trovare smarcati dai compagni. Sono movimenti e sensazioni che non si provano nelle altre simulazioni dove si controlla sempre il giocatore con la sfera tra i piedi. Qui invece si possono rivivere almeno in parte le emozioni provate giocando al calcio. C'é il compagno che non ti passa la sfera, quello che sbaglia il gol davanti alla porta, l'altro che lascia scappare l'attaccante avversario verso la rete... Purtroppo tutto ciò non é stato implementato sulla vecchia scatoletta grigia nel modo migliore possibile. I difetti ci sono e in buon numero. Grafica e sonoro non sono a livelli eccelsi e sfigurano di fronte a quasi tutte le ultime uscite nel campo dei soccer-game. Le animazioni sono spesso slegate e assolutamente poco realistiche, così come il pubblico é poco definito e dal punto di vista sonoro non fornisce quella sensazione di coinvolgimento che ci si aspetta
I tornei a disposizione non riescono a rivelarsi adeguatamente vari e non accrescono di sicuro la longevità del titolo. Il maggior difetto risiede però nella scarsa giocabilità. Dopo poche partite ci si accorge che le tattiche per andare a segno non sono poi così varie e l'azione personale é spesso da preferirsi rispetto al gioco manovrato. I compagni di squadra infatti sono dei maestri nel perdere palla e lasciare spazio alle iniziative dell'avversario. Così ci si ritrova spesso a scattare, palla al piede, verso la porta per poi calciare a rete senza curarsi degli altri attaccanti in buona posizione. Tutto ciò trasforma il titolo in una sorta di guerra, dove, solo contro tutti, il nostro eroico calciatore combatte per portare a casa la vittoria
Liberogrande International
Liberogrande International
Liberogrande International migliora il suo predecessore dal punto di vista tecnico, ma ne conserva pregi e difetti sotto il profilo della giocabilità. Tutta la gara scorre tra cavalcate solitarie e azioni personali in cui il contributo dei compagni è davvero esiguo. Le tattiche e le strategie disponibili aggiungono ben poco a un titolo che piace solo a una ristretta cerchia di appassionati. Anche la possibilità di impartire ordini ai compagni non dà quella marcia in più visto che spesso, prima di eseguirli, hanno già perso la sfera. Rispetto alle simulazioni presenti sul mercato, Liberogrande soccombe sotto diversi aspetti, ma il vero punto di forza del gioco risiede nella sua originalità e nell'esperienza particolare che permette di vivere: impersonare un solo giocatore e controllarlo durante tutta la gara.