Life is Strange

di Roberto Vicario
Ci sono delle volte, nel momento in cui si scrive una recensione, che viene difficile trovare delle parole correte ed oneste per descrivere il prodotto. Ci sono volte in cui sei talmente esaltato dalla tua esperienza che tutto scorre in maniera esuberante, prepotente, genuina. E poi ci sono quelle situazioni come quelle che ti regala un gioco come Life is Strange. Un gioco che indubbiamente lascerà il segno in questo 2015 ricco di uscite per un motivo principale: il suo coraggio e la voglia di osare proposta dagli sviluppatori di DontNod.



Tutto ha una fine…o un inizio!



Il quinto episodio della stagione, chiamato Polarized, é senza ombra di dubbio il meno impattante in termini digameplay. Quello che vediamo scorrere davanti a noi nelle tre ore di gioco che ci separano dalla fine della storia é un lunghissimo epilogo che chiude tutte le linee narrative rimaste aperte sino a qui e che, prima di abbandonarci ai nostri pensieri, ci metterà davanti ad un'ultima grande scelta.
Life is Strange é un gioco ambizioso che se ne frega del concetto stesso del termine "videogame" per abbracciare qualcosa di più ampio.


Questo vuol dire che Polarized é anche il capitolo meno “giocato” di tutti e cinque, e in cui a parte una grossa decisione finale non avrà neanche alcun tipo di bivio visto nei precedenti episodio della season. Ma questo, credeteci, poco conta davanti alla potenza narrativa di quello che a tutti gli effetti non può essere catalogato come un semplice videogioco.

Polarized é infatti un capitolo diverso, il più coraggioso in assoluto. I ragazzi di DontNod a differenza di altri prima di loro decidono che tutto deve girare intorno alla storia, alla trama, al creare ancora più empatia tra il giocatore e le due ragazze protagoniste: Max e Chloe.

Senza spoilerarvi nulla possiamo tranquillamente affermare che tutto viene chiuso e nessuna domanda rimarrà senza risposta. Ma in tutto questo c'é anche una forte presa di coscienza morale che pian piano si fa largo nella mente di chi sta giocando, portando poi questi sentimenti davanti ad un'ineluttabile conclusione: non si può giocare con il tempo e con il destino delle persone.

Per arrivare a questa conclusione il giocatore attraverserà momenti che lo metteranno davanti a tutte quelle scelte fatte nei capitoli passati e che sembravano, inizialmente, totalmente ininfluenti. Il finale poi, siamo certi che saprà emozionarvi come pochi altri. Finale che ovviamente cambierà in base alle scelte che faremo in forma “definitiva” proprio in Polarized.

Il quinto capitolo di Life is Strange é probabilmente il più difficile da giudicare perché vive di contrasti enormi. Da una parte l'episodio con meno gameplay e meno scelte dell'intero pacchetto, dall'altra però ci troviamo davanti a quello con più carica emotiva. L'unica cosa certa é che indipendentemente da questo, nel complesso, si tratta di una piccola gemma che si incastrata perfettamente nel punto in cui gli sviluppatori hanno deciso di inserirla.



Un gioco coraggioso ed emozionante



Arrivare al quinto capitolo di Life is Strange vuol dire anche provare a dare un giudizio complessivo su quello che probabilmente sarà ricordato come il titolo più interessante ma allo stesso empo controverso di questo 2015. I motivi sono diversi ma quello che sovrasta tutti gli altri é, come già detto qualche riga sopra, il coraggio che gli sviluppatori hanno avuto nell'offrire un'esperienza davvero lontana, in termini puramente ludici, da quello che é stato realizzato fino adesso.

Non é un gioco perfetto e probabilmente non sarà ricordato come una vera e propria pietra miliare del settore, ma Life is Strange é un gioco ambizioso che se ne frega del concetto stesso ed intrinseco della parola videogame per abbracciare qualcosa di più ampio, in cui la connessione con quello che avviene su schermo non é solamente legata a quello che facciamo pad alla mano, ma é trasmesso dalle immagini che raccontano una storia normalissima, ma proprio per questo incredibilmente affascinante.



Max e Chloe sono dei personaggi profondi e i gesti che facciamo compiere a Max sono in fondo quelli che faremmo noi se ci trovassimo più o meno in quella situazione. Nel complesso, facendo gli scrupolosi, il fatto di non aver avuto per tutti e cinque i capitoli una traduzione in lingua italiana - almeno per i sottotitoli - é stato sicuramente un limite per molti invalicabile. Una difetto che potrebbe privare della bellezza di questo gioco coloro che non hanno dimestichezza con la lingua di Albione. Tolto questo però non esiste davvero un motivo valido per non consigliare un prodotto come Life is Strange.

Non aspettatevi grande gameplay, oppure complesse sezioni di gaming. Anche in questo caso il gioco un po latita alternando - come avrete letto nelle nostre recensioni precedenti - momenti più interattivi ad altri che lo sono stati molto meno. Ma se siete tra coloro che sanno farsi rapire dal contesto di Arcadia Bay, dai problemi di due normalissime teenager e dall'ottimo intreccio che gli sceneggiatori hanno creato, beh allora difficilmente vi dimenticherete di questa fantastica esperienza.

Life is Strange urla al mondo intero che il videogioco non é semplicemente quello che intendono la maggior parte dei consumatori, il videogioco, se si ha coraggio, può essere molto di più. Ci mancherete Max e Chloe, ci mancherete molto.