Life is Strange - Episode 3
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Eccoci qui. Dopo un altro mese in cui la nostra testa si é arrovellata pensando a tutte le ipotesi plausibili sui fatti che stanno accadendo ad Arcadia Bay, i ragazzi francesi di Dontnod aggiungono un ulteriore tassello alla tormentata storia che vede Max e Chloe impegnate in una questione che sembra decisamente più grande di loro.
Abbiamo giocato e finito il terzo capitolo di Life is Strange, sottotitolato Chaos Theory, e siamo pronti a raccontarvi, ancora una volta, come sta proseguendo questo interessante progetto.
Come vi abbiamo già raccontato nelle nostre precedenti recensioni, Life is Strange é un gioco basato su scelte che influenza passato, presente e futuro dei protagonisti. Nel primo episodio abbiamo scoperto i poteri di Max, ovvero controllare il tempo e lo spazio. Il manifestarsi di questi poteri é avvenuto parallelamente ad una serie di altre circostanze che nel corso del secondo episodio abbiamo avuto la possibilità di approfondire. Parliamo di alcune vicende che riguardano personaggi che frequentano la Blackwell Academy come la depressa Kate, l'oscuro rampollo di famiglia Nathan Prescott e il patrigno di Chloe, David. In questo tormentato contesto, bisogna fare anche i conti con un pericoloso tornando che a breve colpirà la città di Arcadia Bay, e di cui solo Max, attraverso delle visioni, sembra esserne al corrente.
In questo terzo episodio, sempre dalla durata di circa tre ore, vedremo un deciso riavvicinamento tra le due amiche Max e Chloe. Le ragazze si troveranno a collaborare in maniera sempre più stretta per scoprire i segreti che nascondono alcuni dei personaggi che abbiamo citato, ma soprattutto cercheranno di capire cosa é successo alla scomparsa Rachel, amica di Chloe.
Chaos Theory sfrutta la stessa meccanica che abbiamo già assimilato nei due capitoli precedenti. La trama procede lenta, mischiando piccole scoperte a tanti momenti di riflessione fatti da Max. Gli sviluppatori, di capitolo in capitolo cercano di farci provare sempre più empatia verso questa ragazzina insicura, ancora non perfettamente in grado di gestire il suo potere, ma determinata a capire quello che sta succedendo nella sua testa e ad Arcadia Bay.
A questo giro di boa, grande risalto viene dato ai dialoghi, soprattutto quelli tra Max e Chloe. Dialoghi, che in base alle risposte che sceglieremo di dare andranno ovviamente ad influenzare quello che succederà nell'immediato presente e nel futuro della serie. Anche in questo capitolo non mancheranno piccoli momenti di puzzle o ricerca di oggetti, anche se sembra ormai abbastanza chiaro che il gameplay vira in maniera netta sul dialogo e sulla componente narrativa.
Tutto questo rende l'incedere di Life is Strange molto lento e ritmato, un dosaggio di informazioni e di scoperte che viene gradualmente condiviso con il giocatore e che solamente attraverso colpi di scena scientificamente studiati, regala quel twist che tutti aspettano. Ecco, arrivati al terzo capitolo, per qualcuno questa scelta di gestione de tempi potrebbe iniziare ad innervosire. Le risposte latitano e tante volte si ha la sensazione che il “brodo” venga allungato più del necessario.
Detto questo però, il colpo di scena finale che vedremo alla fine di questo capitolo, non solo mette in risalto un nuovo potere nelle mani di Max, ma apre il gameplay a tutta una serie di nuovi elementi che siamo veramente curiosi di capire come verranno gestiti nei restanti due episodi finali. Senza anticiparvi nulla vi diciamo solamente che attraverso questo colpo di scena, capirete il motivo del sottotitolo di questo episodio.
Per quanto riguarda gli altri elementi di gioco ci troviamo sostanzialmente davanti a quello che avevamo già avuto modo di apprezzare nei due precedenti episodi. Ancora una volta dobbiamo rimarcare la forte mancanza di una localizzazione in lingua italiana. In particolare, in questo capitolo in cui riscontriamo moltissimi dialoghi, la non conoscenza della lingua inglese potrebbe limitare fortemente l'esperienza di gioco.
A questo elemento fanno da contro altare una colonna sonora che capitolo dopo capitolo risulta sempre più azzeccata, e una componete visiva che pur non essendo esente da difetti risulta estremamente gradevole e azzeccata. Infine, non mancheranno dei piccoli obiettivi secondari che, come già visto nei due capitoli precedenti, si manifestano sotto forma di foto da scattare.
Tirando quindi le somme, possiamo ammettere che Life is Strange: Chaos Theory, pur non portando nella serie quel cambio di ritmo che arrivati ormai al terzo capitolo su cinque, ci saremmo decisamente aspettati, riesce comunque a tenere alta la tensione e l'attenzione del giocatore. Il colpo di scena finale, inoltre, apre le porte a tutta una serie di elementi che siamo curiosi di capire come verranno interpretati dagli sviluppatori. Appuntamento al mese prossimo con il penultimo capitolo…sperando finalmente di avere qualche risposta!
Abbiamo giocato e finito il terzo capitolo di Life is Strange, sottotitolato Chaos Theory, e siamo pronti a raccontarvi, ancora una volta, come sta proseguendo questo interessante progetto.
Batte le ali una farfalla, si spegne una galassia…
Come vi abbiamo già raccontato nelle nostre precedenti recensioni, Life is Strange é un gioco basato su scelte che influenza passato, presente e futuro dei protagonisti. Nel primo episodio abbiamo scoperto i poteri di Max, ovvero controllare il tempo e lo spazio. Il manifestarsi di questi poteri é avvenuto parallelamente ad una serie di altre circostanze che nel corso del secondo episodio abbiamo avuto la possibilità di approfondire. Parliamo di alcune vicende che riguardano personaggi che frequentano la Blackwell Academy come la depressa Kate, l'oscuro rampollo di famiglia Nathan Prescott e il patrigno di Chloe, David. In questo tormentato contesto, bisogna fare anche i conti con un pericoloso tornando che a breve colpirà la città di Arcadia Bay, e di cui solo Max, attraverso delle visioni, sembra esserne al corrente.
In questo terzo episodio, sempre dalla durata di circa tre ore, vedremo un deciso riavvicinamento tra le due amiche Max e Chloe. Le ragazze si troveranno a collaborare in maniera sempre più stretta per scoprire i segreti che nascondono alcuni dei personaggi che abbiamo citato, ma soprattutto cercheranno di capire cosa é successo alla scomparsa Rachel, amica di Chloe.
Chaos Theory sfrutta la stessa meccanica che abbiamo già assimilato nei due capitoli precedenti. La trama procede lenta, mischiando piccole scoperte a tanti momenti di riflessione fatti da Max. Gli sviluppatori, di capitolo in capitolo cercano di farci provare sempre più empatia verso questa ragazzina insicura, ancora non perfettamente in grado di gestire il suo potere, ma determinata a capire quello che sta succedendo nella sua testa e ad Arcadia Bay.
A questo giro di boa, grande risalto viene dato ai dialoghi, soprattutto quelli tra Max e Chloe. Dialoghi, che in base alle risposte che sceglieremo di dare andranno ovviamente ad influenzare quello che succederà nell'immediato presente e nel futuro della serie. Anche in questo capitolo non mancheranno piccoli momenti di puzzle o ricerca di oggetti, anche se sembra ormai abbastanza chiaro che il gameplay vira in maniera netta sul dialogo e sulla componente narrativa.
Tutto questo rende l'incedere di Life is Strange molto lento e ritmato, un dosaggio di informazioni e di scoperte che viene gradualmente condiviso con il giocatore e che solamente attraverso colpi di scena scientificamente studiati, regala quel twist che tutti aspettano. Ecco, arrivati al terzo capitolo, per qualcuno questa scelta di gestione de tempi potrebbe iniziare ad innervosire. Le risposte latitano e tante volte si ha la sensazione che il “brodo” venga allungato più del necessario.
Detto questo però, il colpo di scena finale che vedremo alla fine di questo capitolo, non solo mette in risalto un nuovo potere nelle mani di Max, ma apre il gameplay a tutta una serie di nuovi elementi che siamo veramente curiosi di capire come verranno gestiti nei restanti due episodi finali. Senza anticiparvi nulla vi diciamo solamente che attraverso questo colpo di scena, capirete il motivo del sottotitolo di questo episodio.
Per quanto riguarda gli altri elementi di gioco ci troviamo sostanzialmente davanti a quello che avevamo già avuto modo di apprezzare nei due precedenti episodi. Ancora una volta dobbiamo rimarcare la forte mancanza di una localizzazione in lingua italiana. In particolare, in questo capitolo in cui riscontriamo moltissimi dialoghi, la non conoscenza della lingua inglese potrebbe limitare fortemente l'esperienza di gioco.
A questo elemento fanno da contro altare una colonna sonora che capitolo dopo capitolo risulta sempre più azzeccata, e una componete visiva che pur non essendo esente da difetti risulta estremamente gradevole e azzeccata. Infine, non mancheranno dei piccoli obiettivi secondari che, come già visto nei due capitoli precedenti, si manifestano sotto forma di foto da scattare.
Tirando quindi le somme, possiamo ammettere che Life is Strange: Chaos Theory, pur non portando nella serie quel cambio di ritmo che arrivati ormai al terzo capitolo su cinque, ci saremmo decisamente aspettati, riesce comunque a tenere alta la tensione e l'attenzione del giocatore. Il colpo di scena finale, inoltre, apre le porte a tutta una serie di elementi che siamo curiosi di capire come verranno interpretati dagli sviluppatori. Appuntamento al mese prossimo con il penultimo capitolo…sperando finalmente di avere qualche risposta!