Little Battlers eXperience
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A distanza di diversi anni dall'uscita originale per PSP arriva anche su 3DS, in una versione riveduta e corretta per l'occasione, Little Battlers Experience, titolo sviluppato da Level-5 che si ispira ad una famosissima serie animata giapponese - trasmessa per la prima volta lo scorso anno anche da noi qui in Italia - e che, sempre nella terra del Sol Levante, può già vantare due seguiti.
Siete pronti a costruire e personalizzare questi piccoli ma letali robot? bene, allora continuate a leggere.
Il gioco é ambientato all'interno della città di Pacifica, un luogo che di pacifico ha solamente il nome. La popolazione, ed in particolare quella più giovane, é letteralmente innamorata degli LBX. Questi altro non sono che dei robot di piccole dimensioni che combattono tra di loro all'interno di diorami costruiti dagli stessi giocatori.
Il nostro personaggio, Van Yamano, é un fan accanito di questi letali modellini, ma purtroppo si deve scontrare quotidianamente con l'avversione della madre per questo tipo di hobby.
Senza svelarvi troppi altri particolari vi diciamo che nel corso dell'avventura il nostro piccolo protagonista si troverà nelle mani una valigetta contenente un modello LBX non in commercio e decisamente speciale, che potrebbe essere la chiave per salvare il mondo. A mettere i bastoni tra le ruote a Van ci penseranno ovviamente gli scagnozzi della confraternita segreta della Nuova Alba. Un ordine che punta a rendere gli LBX pericolosissime macchine da guerra.
L'avventura principale di Van vi porterà via circa venti ore di gioco, e all'interno di questo lasso temporale ci troveremo a vivere una storia scritta molto bene, con discreti colpi di scena e un'alternanza tra il motore grafico in cel shading e dei filmati animati decisamente gradevole. Il titolo comunque, per coloro che sono già pratici della serie, ha un limite dato da una trama che riprende per filo e per segno quella dell'anime. Coloro che hanno seguito la serie animata difficilmente troveranno stimoli dalla componente narrativa, ma fortunatamente potranno appoggiarsi ad un gameplay decisamente solido.
Al di là della narrazione il cuore pulsante del titolo sviluppato da Level-5 é senza ombra di dubbio il gameplay. All'interno del gioco trovano spazio due elementi ben distinti: quello più ruolistico impersonato da Van, e quello più action nel momento in cui si entra in combattimento con i robot.
Nei panni del protagonista ci troveremo a girovagare per la città, trovare nuove quest (sia primarie che secondarie), scovare casse contenenti oggetti preziosi o denaro da spendere all'interno di negozi dedicati agli LBX, per acquistare qualche nuovo pezzo.
Proprio la parte di personalizzazione, superato lo smarrimento iniziale dato dalle tantissime opzioni messe a disposizione del giocatore, é la componente che in assoluto più ci ha convinto. Ogni singola parte del nostro mini robot é personalizzabile: testa, braccia, gambe, armi ed equipaggiamenti vari.
Questi cambiamenti non influiscono ovviamente solo sulla componente estetica, ma vanno a modificare fisicamente le abilità del nostro LBX sul campo di battaglia. Inoltre, al di là del classico livello di esperienza del personaggio, ogni singola componete montata avrà il suo personale livello di crescita. Questo vuol dire che più useremo lo stesso elemento, più diventerà performante e valido sul campo di battaglia, fino a quando non saremo ovviamente costretti a cambiarlo per passare ad un componente più avanzato.
Stesso discorso vale ovviamente anche per le armi, che oltre a crescere di esperienza, ci permetteranno anche di sbloccare nuove mosse speciali da utilizzare sui campi di battaglia. I nostri strumenti offensivi saranno sostanzialmente di due tipi: a corto raggio (tendenzialmente armi bianche) e a medio/lungo raggio (armi da fuoco).
Fortunatamente il gioco supporta la possibilità di creare e salvare dei set personalizzati, e questo dovrebbe permettere al giocatore di variare con relativa tempestività in base alle necessità del momento.
Ma come funzionano effettivamente questi combattimenti? sostanzialmente attraverso una visuale in terza persona ci troveremo all'interno di arene prestabilite a combattere contro uno o più nemici, in base alle regole stipulate per la disputa. Il fine ultimo sarà quello di sconfiggere l'avversario, e per farlo ci potremo avvalere di due armi, un paio di mosse speciali e la rigorosa parata. Il tutto però dovrà essere gestito in maniera sapiente perché ogni singolo colpo che tenteremo di portare a segno, andrà a consumare energia, e nel caso dovessimo rimanere a corto di questo prezioso carburante, il nostro potenziale offensivo diminuirebbe in maniera drastica. Questa barra si rigenera in qualche secondo, dando così al giocatore l'obbligo di studiarsi diverse strategie per evitare di rimanere troppo vulnerabile agli attacchi nemici.
Se questo elemento non é pienamente percepibile nelle primissime ore di gioco e principalmente per colpa di combattimenti molto semplici, più si avanza più gli scontri diventano impegnativi e strategici, con la ciliegina sulla torta data da delle boss fight davvero deliziose.
Unica pecca da segnalare sotto questo aspetto é una gestione della telecamera e delle inquadrature che non sempre ci ha convinto, con alcuni momenti in cui c'é un po di confusione nel riuscire ad inquadrare bene l'obiettivo del nostro attacco. Difetto che viene in parte accentuato quando all'interno dell'arena sono presenti più di due LBX.
Combattimenti e fasi esplorative saranno ovviamente supportate da una serie di elementi di contorno molto validi ed in grado di allungare sensibilmente la longevità del prodotto. Se é vero che per completare la storia ci vogliono venti ore, é altrettanto corretto dire che nel mezzo e soprattuto dopo la conclusione (ma non vi sveliamo oltre!) le cose da fare sono davvero tante.
All'interno delle strade di Pacifica possiamo racimolare un sacco di combattimenti casuali (un po come gli allenatori nella serie Pokémon) oppure vere e proprie sub quest che possono portarci ad oggetti particolarmente preziosi. Inoltre sono supportate le sfide in locale sino a 5 avversari, cosa che non va assolutamente sottovalutata. Tutto questo sarà quasi necessario per migliorare i nostri LBX e farli arrivare preparati alle sfide più ardue.
Ci lascia interdetti vedere come gli sviluppatori non abbia pensato ad una modalità online, dedicata proprio ai combattimenti tra i vari LBX, una scelta che si sarebbe sposata benissimo con la tipologia di gioco e di cui francamente si sente davvero la mancanza.
Sotto l'aspetto puramente estetico "LBX" non si discosta più di tanto da altre produzione Level-5 già uscite sulla portatile di Nintendo. La grafica in cel shading é colorata e piuttosto particolareggiata, così come la qualità in generale del dettagli. L'effetto stereoscopico é presente, ma come spesso accade, del tutto ininfluente.
Decisamente meglio il doppiaggio in lingua inglese, anche se non perfettamente sincronizzato con il labiale dei personaggi. Il gioco, comunque, offre i sottotitoli in lingua italiana perfettamente allineati (per quanto riguarda alcune terminologie) al cartone trasmesso in Italia.
Tirando le somme possiamo quindi sostenere che Little Battler Experience é sicuramente un titolo valido e ricco di spunti interessanti. Gli amanti dei “gunpla” troveranno tantissimo pane per i loro denti, ma anche coloro che amano i JRPG conditi da un po di azione in terza persona, potrebbero dargli una possibilità...non ne rimarrebbero sicuramente delusi.
Siete pronti a costruire e personalizzare questi piccoli ma letali robot? bene, allora continuate a leggere.
Piccole dimensioni, grandi responsabilità!
Il gioco é ambientato all'interno della città di Pacifica, un luogo che di pacifico ha solamente il nome. La popolazione, ed in particolare quella più giovane, é letteralmente innamorata degli LBX. Questi altro non sono che dei robot di piccole dimensioni che combattono tra di loro all'interno di diorami costruiti dagli stessi giocatori.
Il nostro personaggio, Van Yamano, é un fan accanito di questi letali modellini, ma purtroppo si deve scontrare quotidianamente con l'avversione della madre per questo tipo di hobby.
Ogni singola parte del nostro mini robot é personalizzabile: testa, braccia, gambe, armi ed equipaggiamenti vari.
Senza svelarvi troppi altri particolari vi diciamo che nel corso dell'avventura il nostro piccolo protagonista si troverà nelle mani una valigetta contenente un modello LBX non in commercio e decisamente speciale, che potrebbe essere la chiave per salvare il mondo. A mettere i bastoni tra le ruote a Van ci penseranno ovviamente gli scagnozzi della confraternita segreta della Nuova Alba. Un ordine che punta a rendere gli LBX pericolosissime macchine da guerra.
L'avventura principale di Van vi porterà via circa venti ore di gioco, e all'interno di questo lasso temporale ci troveremo a vivere una storia scritta molto bene, con discreti colpi di scena e un'alternanza tra il motore grafico in cel shading e dei filmati animati decisamente gradevole. Il titolo comunque, per coloro che sono già pratici della serie, ha un limite dato da una trama che riprende per filo e per segno quella dell'anime. Coloro che hanno seguito la serie animata difficilmente troveranno stimoli dalla componente narrativa, ma fortunatamente potranno appoggiarsi ad un gameplay decisamente solido.
Robot super personalizzabili!
Al di là della narrazione il cuore pulsante del titolo sviluppato da Level-5 é senza ombra di dubbio il gameplay. All'interno del gioco trovano spazio due elementi ben distinti: quello più ruolistico impersonato da Van, e quello più action nel momento in cui si entra in combattimento con i robot.
Nei panni del protagonista ci troveremo a girovagare per la città, trovare nuove quest (sia primarie che secondarie), scovare casse contenenti oggetti preziosi o denaro da spendere all'interno di negozi dedicati agli LBX, per acquistare qualche nuovo pezzo.
Proprio la parte di personalizzazione, superato lo smarrimento iniziale dato dalle tantissime opzioni messe a disposizione del giocatore, é la componente che in assoluto più ci ha convinto. Ogni singola parte del nostro mini robot é personalizzabile: testa, braccia, gambe, armi ed equipaggiamenti vari.
Questi cambiamenti non influiscono ovviamente solo sulla componente estetica, ma vanno a modificare fisicamente le abilità del nostro LBX sul campo di battaglia. Inoltre, al di là del classico livello di esperienza del personaggio, ogni singola componete montata avrà il suo personale livello di crescita. Questo vuol dire che più useremo lo stesso elemento, più diventerà performante e valido sul campo di battaglia, fino a quando non saremo ovviamente costretti a cambiarlo per passare ad un componente più avanzato.
Stesso discorso vale ovviamente anche per le armi, che oltre a crescere di esperienza, ci permetteranno anche di sbloccare nuove mosse speciali da utilizzare sui campi di battaglia. I nostri strumenti offensivi saranno sostanzialmente di due tipi: a corto raggio (tendenzialmente armi bianche) e a medio/lungo raggio (armi da fuoco).
Fortunatamente il gioco supporta la possibilità di creare e salvare dei set personalizzati, e questo dovrebbe permettere al giocatore di variare con relativa tempestività in base alle necessità del momento.
Ma come funzionano effettivamente questi combattimenti? sostanzialmente attraverso una visuale in terza persona ci troveremo all'interno di arene prestabilite a combattere contro uno o più nemici, in base alle regole stipulate per la disputa. Il fine ultimo sarà quello di sconfiggere l'avversario, e per farlo ci potremo avvalere di due armi, un paio di mosse speciali e la rigorosa parata. Il tutto però dovrà essere gestito in maniera sapiente perché ogni singolo colpo che tenteremo di portare a segno, andrà a consumare energia, e nel caso dovessimo rimanere a corto di questo prezioso carburante, il nostro potenziale offensivo diminuirebbe in maniera drastica. Questa barra si rigenera in qualche secondo, dando così al giocatore l'obbligo di studiarsi diverse strategie per evitare di rimanere troppo vulnerabile agli attacchi nemici.
Se questo elemento non é pienamente percepibile nelle primissime ore di gioco e principalmente per colpa di combattimenti molto semplici, più si avanza più gli scontri diventano impegnativi e strategici, con la ciliegina sulla torta data da delle boss fight davvero deliziose.
Unica pecca da segnalare sotto questo aspetto é una gestione della telecamera e delle inquadrature che non sempre ci ha convinto, con alcuni momenti in cui c'é un po di confusione nel riuscire ad inquadrare bene l'obiettivo del nostro attacco. Difetto che viene in parte accentuato quando all'interno dell'arena sono presenti più di due LBX.
Una città ricca di opportunità..ma con qualche difetto!
Combattimenti e fasi esplorative saranno ovviamente supportate da una serie di elementi di contorno molto validi ed in grado di allungare sensibilmente la longevità del prodotto. Se é vero che per completare la storia ci vogliono venti ore, é altrettanto corretto dire che nel mezzo e soprattuto dopo la conclusione (ma non vi sveliamo oltre!) le cose da fare sono davvero tante.
All'interno delle strade di Pacifica possiamo racimolare un sacco di combattimenti casuali (un po come gli allenatori nella serie Pokémon) oppure vere e proprie sub quest che possono portarci ad oggetti particolarmente preziosi. Inoltre sono supportate le sfide in locale sino a 5 avversari, cosa che non va assolutamente sottovalutata. Tutto questo sarà quasi necessario per migliorare i nostri LBX e farli arrivare preparati alle sfide più ardue.
Ci lascia interdetti vedere come gli sviluppatori non abbia pensato ad una modalità online, dedicata proprio ai combattimenti tra i vari LBX, una scelta che si sarebbe sposata benissimo con la tipologia di gioco e di cui francamente si sente davvero la mancanza.
Sotto l'aspetto puramente estetico "LBX" non si discosta più di tanto da altre produzione Level-5 già uscite sulla portatile di Nintendo. La grafica in cel shading é colorata e piuttosto particolareggiata, così come la qualità in generale del dettagli. L'effetto stereoscopico é presente, ma come spesso accade, del tutto ininfluente.
Decisamente meglio il doppiaggio in lingua inglese, anche se non perfettamente sincronizzato con il labiale dei personaggi. Il gioco, comunque, offre i sottotitoli in lingua italiana perfettamente allineati (per quanto riguarda alcune terminologie) al cartone trasmesso in Italia.
Tirando le somme possiamo quindi sostenere che Little Battler Experience é sicuramente un titolo valido e ricco di spunti interessanti. Gli amanti dei “gunpla” troveranno tantissimo pane per i loro denti, ma anche coloro che amano i JRPG conditi da un po di azione in terza persona, potrebbero dargli una possibilità...non ne rimarrebbero sicuramente delusi.