LittleBigPlanet 2

di Tommaso Alisonno
Enumerare tutte le novità e le implementazioni sarebbe lungo, e soprattutto futile, perché ancora una volta LBP2 fa del flessibile editor una delle sue armi per la vittoria, quindi é impossibile stabilire cosa sarà reperibile in rete anche solo uno o due mesi dopo la release: l'importante é sapere che il sistema offra ora ancora più possibilità di prima. Un elemento però merita di essere analizzato: i succitati Sackbot. Questi non sono altro che personaggi in tutto e per tutto simili a Sackboy (l'aspetto di default é quello di un manichino di legno, ma possono essere personalizzati) che é possibile dotare di intelligenza artificiale programmata in modo da compiere svariate azioni.



In modalità Storia, i Sackbot ricoprono ruoli importanti in più di un capitolo: li vedrete fuggire terrorizzati alla vostra presenza (chi si ricorda di un gioco intitolato Sheep?) o viceversa seguirvi in ogni vostro passo, ed ovviamente sarà vostro compito far si che raggiungano le postazioni desiderate; dovrete salvarli afferrandoli coi vostri mezzi, o utilizzarli come fedeli soldati perché distruggano i nemici che indebolirete; faranno, insomma, qualsiasi cosa un Sackboy potrebbe fare, ma in automatico. Gli stessi personaggi della storia, come DaVinci o Avalon, a ben guardare sono dei Sackbot, il ché li distingue dalle “sagome di legno” che ci hanno accompagnato nel primo LBP.

Dal punto di vista grafico, il gioco utilizza come citato il medesimo motore del primo LBP, ma rispetto al gioco del 2008 si nota da subito una cura ancor più meticolosa nelle textures, negli sfondi, nei modelli e negli effetti speciali, specie quelli relativi a luci e a fluidi. Tra l'altro, il motore implementa immediatamente tutte le novità che su LBP sono giunte volta per volta sottoforma di DLC, come ad esempio la possibilità di nuotare sott'acqua o il succitato uso delle armi. Per chi possiede un TV3D, inoltre, é importante segnalare la totale compatibilità del gioco, così che vedrete Sackboy letteralmente schizzare fuori dallo schermo.

Il parco audio riporta tutti gli effetti sonori principali del predecessore, ma cambia quasi totalmente la soundtrack, pescando a piene mani da vari classici: uno dei temi immediatamente riconoscibili é per esempio il remix di “2001: Odissea nello Spazio”, insieme a tanti altri; nell'editor é ora possibile importare le proprie tracce. Sono presenti anche livelli “cinematica” interamente doppiati in Italiano, così come Italiani sono tutti i sottotitoli.




Inutile dire che prendere confidenza col sistema di gioco é immediato come dire “Sackboy”: il gioco offre esaustivi tutorial per ogni sua componente, vecchia o nuova che sia, e ogni volta che ci troviamo per la prima volta al cospetto di qualcosa non mancheranno le situazioni in cui provarla “in sicurezza”. A dir la verità, il riutilizzo del medesimo motore grafico/fisico ha portato in LBP2 la stessa “puntigliosità” dei controlli del primo LBP: qualche volta Sackboy non salta come vorremmo, oppure il rampino si attacca ad un appiglio diverso da quello che ci aspettavamo, o peggio ancora si estende o riavvolge in maniere strane.

Si tratta di farci la mano, o più che altro un po' di attenzione.
Il rovescio della medaglia della varietà va purtroppo a colpire la durata dell'esperienza in singolo: con tante e tante cose nuove da provare, e il relativo spazio nei livelli per impratichirsi, va a finire che ciascuna di esse tende ad avere una decorrenza piuttosto limitato, così come il platform di base. é vero che difficilmente farete due livelli di seguito senza incoccare in qualche novità, ma é vero anche che in men che non si dica arriverete alle ultime battute. Insomma: per quanto le cose si facciano un pochino più serie negli ultimissimi livelli, di base LBP2 é complessivamente più semplice (e breve) di LBP.

Ovviamente questo é un problema tanto quanto, quando si ha a disposizione un editor di questa portata (il numero di tutorial a questo proposito supera facilmente i 60, compresi quelli presentati in-game) ed é virtualmente possibile passare centinaia di ore a sviluppare nuovi livelli, o anche semplicemente a esplorare quelli scaricati da Internet. Sono tra l'altro supportati tutti i contenuti finora realizzati per il predecessore, compresi i DLC: addirittura il gioco individuerà un eventuale salvataggio di LBP ed importerà il Sackboy personalizzato. Inoltre, i nuovi livelli Versus, studiati essenzialmente per le sfide, offrono tantissime ore di divertimento in MultiPlayer, sia in locale come Party-Game, sia in remoto.

Certo però che se nel primo LBP una connessione a Internet era caldamente consigliata, in questo episodio é praticamente indispensabile (se non sulla carta).
Se si passa sopra, quindi, al fatto che la modalità storia é una distrazione di si e no due o tre serate di gioco - sempre che non vi mettiate a cercare tutti i segreti, compresi quelli raggiungibili solo in Multy, ovviamente - e soprattutto se si ha accesso all'apposito Network, Little Big Planet 2 vince e convince quanto e più del predecessore. Se avete apprezzato la prima avventura di Sackboy, non potete farvi sfuggire questo revival; se ve la siete persa, beh... non ripetete l'errore!

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