Lo Hobbit

di Paolo 'Mr. Ninty' Mulas

Un libro che ha appassionato milioni di ragazzi ( e non solo) è certamente il Signore degli Anelli, recentemente ritornato in auge grazie ad una spettacolare trilogia cinematografica. Lo splendido romanzo di Tolkien, deve gran parte del suo successo alla straordinaria fantasia dello scrittore inglese nel creare un nuovo universo coerente anche se immaginario ricco di creature fantastiche, ed ad una atmosfera fantasy in grado di coinvolgere il lettore come poche altre opere.

Da libro a film, da film a videogioco
Come ben sappiamo è stata l'Eletronic Arts, ad assicurarsi questi prestigiosi ( e fruttuosi ) diritti, sviluppando dei buoni titoli per tutte le console di nuova generazione, ma ben prima di questa nuova primavera Tolkeniana, la Sierra si era aggiudicata l'altrettanto prestigiosa licenza del "Lo Hobbit", il romanzo che fa da preludio al Signore degli Anelli.
La Sierra a differenza dei titoli più votati verso l'azione, ha preferito puntare su una avventura con elementi da gioco di ruolo e da platform, con qualche ispirazione dal concept di Ocarina of Time, il miglior esponente degli action rpg.
Analogie che non si limitano solamente alla possibilità di "agganciare" i nemici in fase di combattimento, ma anche ad una meccanica di gioco piuttosto simile al gioco del Nintendo 64.

C'era una volta uno hobbit...
La storia prende il via dalla casa di Bilbo Baggins, un minuto hobbit timido ed anche un po' pauroso, che fino al giorno prima viveva quasi senza nessun tipo di preoccupazione, e che ora si ritrova a causa del buon stregone Gandalf, ad intraprendere un viaggio nella meravigliosa terra di Mezzo una landa ricca di pericoli, misteri e strane creature tra cui draghi, elfi e trolls.
L'avventura si dipana come se il giocatore fosse immerso nella lettura del libro, di cui il gioco segue quasi fedelmente vicende ed ambientazioni, Lo Hobbit è infatti diviso in 11 livelli/capitoli collegati tra loro da un filo narrativo coerente ed appassionante.



Il piccolo (solo di statura) Bilbo sarà in grado di compiere numerose azioni, potrà arrampicarsi su piccoli dirupi, saltare per le varie piattaforme, combattere i numerosi personaggi ostili e naturalmente parlare. Seppur in maniera ridotta rispetto ad altre fasi, saranno presenti numerosi sezioni da platform quasi puro, con tanti salti che richiederanno la giusta dose di tempismo e di calibrazione. Per i salti più lunghi, inoltre, il nostro Hobbit potrà avvalersi del suo bastone a mo' di asta.
I combattimenti come dicevamo, consentono la possibilità del "lock on" ossia di agganciare esclusivamente un nemico e di seguirlo senza doversi preoccupare della telecamera, ed effettuando tutte le mosse rispetto a lui. Per avere la meglio sui nemici più semplici basterà semplicemente pestarli senza alcuna particolare tattica, mentre per i boss occorrerà studiarne, se pur in minima parte, almeno il pattern. Il lato positivo è che le mosse di Bilbo saranno ampliabili trovando delle apposite pergamene, ed inoltre l'armamentario a nostra disposizione sarà col progredire del gioco più ricco: all'iniziale bastone da passeggio dalle molteplici funzioni, si aggiungeranno la spada Pungiglione e le pietre, utilizzabili questi ultime anche in una comoda visuale in prima persona. Non potevano poi mancare tra i vari item, il mitico Anello, che Bilbo potrà sfruttare per rendersi temporaneamente invisibile. L'abilità dello hobbit sarà sfruttata anche come scassinatore; troveremo infatti in molte occasioni alcuni forzieri che per essere aperti necessiteranno di tutta la nostra abilità e tempismo nell'allineare un puntatore ad un colore predefinito in un determinato tempo.