Lost Planet : Colonies
di
Walter Paiano
LO CONOSCIAMO GIA' - E' passato un po' di tempo dall'uscita su Xbox360 dell'action in terza persona Lost Planet, un po' di meno dalla sua egregia conversione per PC, ma ogni scusa é buona per tornare a parlarne.
In particolar modo Capcom coglie la palla al balzo e infarcisce la struttura base del gioco di una serie di aggiunte piuttosto interessanti, confezionando il tutto sotto l'accattivante nome di Lost Planet: Colonies.
Non si tratta propriamente di una espansione, tanto più che gran parte del gioco é rimasto quello di sempre. In Lost Planet siamo chiamati ad affrontare i temibili alieni Akrid e i più umani Pirati delle Nevi a colpi di granate e armi da fuoco di varia risma sull'ostile pianeta EDN III.
Una terribile crisi energetica, e il successivo tentativo di rivolgersi ad altre fonti di energia situate al di fuori della Terra é presa a pretesto per introdurci in un contesto narrativo di più ampia portata, ambientato non solo attraverso le fredde lande ghiacciate che ricoprono la maggior parte della superficie del pianeta, ma anche attraverso complessi militari fortificati e profondità sotterranee fortemente evocative.
VELOCI E LETALI - Il design dei nostri nemici deve molto al filone “aracnoide” dell'immaginario fantascientifico, con le dovute variazioni e esagerazioni del caso. Per dirla in altri termini, non meravigliatevi di trovarvi davanti il solito famelico e gargantuesco boss di fine livello, una volta sbrigate le altre pratiche relativamente ordinarie.
La struttura di gioco si basa su un alternarsi continuo di scontri a fuoco con i fantomatici Pirati delle nevi (umani che hanno colonizzato il pianeta e hanno deciso di rimanerci dopo l'attacco su larga scala degli autoctoni alieni che rispondono al nome di Akrid), scontri di gruppo con i suddetti alieni e sessioni acrobatiche che si basano sull'uso del rampino a corto raggio, una sorta di ragnatela di Spiderman.
Un aspetto che non é rivoluzionario, ma che contribuisce alla sensazione di varietà che trasmette il gioco nel suo insieme, é la possibilità di usare le Virtual Suit, un vasto assortimento di Mech da combattimento, personalizzabili fino ad un certo punto per quel che riguarda l'armamento da battaglia. Un elemento di innovazione é invece l'idea di energia termica: vero motivo per cui gli umani hanno scatenato una guerra su larga scala agli Akrid, che la conservano nel proprio corpo, questa energia é alla base dell'estrema resistenza della nostra tuta ed é ciò che ci tiene in vita e ci permette di sopravvivere ad un ambiente così freddo. Ogni volta che subiamo un colpo la nostra salute infatti si rigenera automaticamente, a patto di avere abbastanza punti energia: é fondamentale quindi procedere velocemente lungo i livelli e allo stesso tempo esplorare bene ogni ambiente, dato che questa energia si nasconde anche nei bidoni di benzina o in altri oggetti sparsi per lo scenario, che l'ottimo motore fisico rende sensibili ai nostri interventi, donando un ulteriore tocco di realismo all'esperienza finale di gioco.
COLONIES - Colonies non introduce nessun cambiamento né nello schema di gioco né nello svolgimento della trama (niente missioni extra quindi) ma per quanto riguarda l'esperienza in singolo introduce tre nuove modalità di gioco: la prima é l'Attacco a punti, che valuta la nostra capacità di inanellare combo di uccisioni e la nostra abilità nell'abbattere i nemici attraverso un valore numerico. L'aspetto più accattivante é che potremo affrontare anche una missione che non abbiamo ancora completato nella campagna principale, in modo da poter toccare con mano la varietà di situazioni che poi ci offrirà l'esperienza di gioco principale.
La seconda modalità é invece una sorta di torneo, in cui possiamo affrontare uno dopo l'altro tutti i boss di fine livello e notare fino a che punto può arrivare la fantasia dei designer: ogni boss, come ogni Akrid che incontreremo nel gioco, possiede un punto debole, in genere il punto in cui é conservata l'Energia Termica, e noi naturalmente possiamo sperare di avere la meglio negli scontri solo colpendo quel punto. Questo stato di cose genera situazioni molto evocative, con il nostro personaggio che attende la carica del nemico, schiva il colpo e colpisce il suo punto debole rimasto scoperto.
Non di meno sono divertenti i nostri tentativi di disorientare il nemico usando il rampino per guadagnare una posizione migliore da cui poter colpire, magari salendo proprio sul corpo dell'alieno. Saremo sinceri, c'é molto di quello che abbiamo visto in Devil May Cry 4 in questo gioco, e poiché Lost Planet é antecedente all'altro capolavoro Capcom non possiamo negare che una certa contaminazione, per quel che riguarda le avventure di Dante, ci sia stata.
Tra le aggiunte é da segnalare anche la modalità Senza limiti, che non compare nel menù di gioco ma é accessibile una volta che sceglieremo di rigiocare una missione già affrontata: in questo caso vedremo crescere a dismisura la potenza delle armi e la nostra velocità.
ONLINE - Le novità maggiori di Colonies si fanno però vedere nella modalità multiplayer, dove abbiamo nuovi personaggi, nuove mappe e tante modalità inedite. La più divertente di tutte é certamente la caccia agli Akrid: abbiamo 12 soldati in una squadra e 4 Akrid nell'altra, con lo scopo per i primi di portare a zero l'indicatore di battaglia degli alieni, e per i secondi di sopravvivere fino alla fine del round. Dalla parte degli umani ci sono notevoli agevolazioni: la possibilità di infilarsi in piccoli buchi dove i grossi Akrid non possono arrivare, il rampino che permette di posizionarsi su posizioni tatticamente inattaccabili, l'uso delle Virtual Suit e la forza della superiorità numerica, di contro alla lentezza di reazione degli alieni. Ma volete mettere la soddisfazione di vestire i panni degli odiati alieni? E poi, c'é da dirlo, nei panni degli aracnoidi ci sono stati round in cui abbiamo compiuto memorabili stragi di nemici.
Diverso il discorso per le altre modalità, grosso modo incentrate sull'obiettivo di eliminare gli avversari, con qualche eccezione. La modalità conquista stazione dati e controconquista si basano sulla conquista e sul mantenimento di alcuni punti strategici (o, nel secondo caso, di una piccola fortezza nel centro della mappa), e ricordano molto, per intenderci, le modalità Dominio e Quartier Generale di Call of Duty 4.
Ancora, giochiamo di astuzia per sopravvivere nella modalità Fuggitivo: 4 Pirati delle nevi devono sfuggire alla caccia all'uomo che mettono in piedi gli altri giocatori, e per difendersi possono contare solo sulla pistola, semiautomatica e abbastanza potente, e su granate al plasma che stordiscono gli inseguitori.
Gli ambienti sui quali ci scontriamo nelle sfide online sono tra i più disparati: tra le altre una nave spaziale, una piccola arena trincerata, che sembra fatta apposta per le sfide di Controconquista, e una più grande nel quale i giocatori entrano da piccoli spalti sistemati sulle pareti laterali della struttura.
L'esperienza é arricchita dalla possibilità di usare armi e granate esclusive della modalità multiplayer: le granate partner, che creano un omino gonfiabile che disorienta i nemici, le granate energia utilissime per disarcionare gli occupanti dei Mech, le granate fuoco che oscurano la visuale del nemico. Sul fronte armi abbiamo la già citata pistola, un potente revolver, un'altra pistola lanciarazzi e il devastante lanciafiamme, inutile però sulla lunga distanza. Anche le VS hanno possibilità di personalizzazione più ampie in modalità multiplayer: il Pile Driver, distruttivo ma praticamente introvabile nelle arene, la capsula che spara 4 razzi per volta, il Laser (attenzione, perché consuma la nostra Energia Termica per funzionare) e una sorta di fucile specificatamente pensato per i Mech da combattimento.
Nonostante tutto, permangono alcuni difetti che danno piuttosto fastidio: primo su tutti la lunga attesa nelle arene multplayer, risolvibile solo andandosi a cercare le partite già aperte. Peccato che in questo modo difficilmente proveremo le modalità più “particolari”.
In particolar modo Capcom coglie la palla al balzo e infarcisce la struttura base del gioco di una serie di aggiunte piuttosto interessanti, confezionando il tutto sotto l'accattivante nome di Lost Planet: Colonies.
Non si tratta propriamente di una espansione, tanto più che gran parte del gioco é rimasto quello di sempre. In Lost Planet siamo chiamati ad affrontare i temibili alieni Akrid e i più umani Pirati delle Nevi a colpi di granate e armi da fuoco di varia risma sull'ostile pianeta EDN III.
Una terribile crisi energetica, e il successivo tentativo di rivolgersi ad altre fonti di energia situate al di fuori della Terra é presa a pretesto per introdurci in un contesto narrativo di più ampia portata, ambientato non solo attraverso le fredde lande ghiacciate che ricoprono la maggior parte della superficie del pianeta, ma anche attraverso complessi militari fortificati e profondità sotterranee fortemente evocative.
VELOCI E LETALI - Il design dei nostri nemici deve molto al filone “aracnoide” dell'immaginario fantascientifico, con le dovute variazioni e esagerazioni del caso. Per dirla in altri termini, non meravigliatevi di trovarvi davanti il solito famelico e gargantuesco boss di fine livello, una volta sbrigate le altre pratiche relativamente ordinarie.
La struttura di gioco si basa su un alternarsi continuo di scontri a fuoco con i fantomatici Pirati delle nevi (umani che hanno colonizzato il pianeta e hanno deciso di rimanerci dopo l'attacco su larga scala degli autoctoni alieni che rispondono al nome di Akrid), scontri di gruppo con i suddetti alieni e sessioni acrobatiche che si basano sull'uso del rampino a corto raggio, una sorta di ragnatela di Spiderman.
Un aspetto che non é rivoluzionario, ma che contribuisce alla sensazione di varietà che trasmette il gioco nel suo insieme, é la possibilità di usare le Virtual Suit, un vasto assortimento di Mech da combattimento, personalizzabili fino ad un certo punto per quel che riguarda l'armamento da battaglia. Un elemento di innovazione é invece l'idea di energia termica: vero motivo per cui gli umani hanno scatenato una guerra su larga scala agli Akrid, che la conservano nel proprio corpo, questa energia é alla base dell'estrema resistenza della nostra tuta ed é ciò che ci tiene in vita e ci permette di sopravvivere ad un ambiente così freddo. Ogni volta che subiamo un colpo la nostra salute infatti si rigenera automaticamente, a patto di avere abbastanza punti energia: é fondamentale quindi procedere velocemente lungo i livelli e allo stesso tempo esplorare bene ogni ambiente, dato che questa energia si nasconde anche nei bidoni di benzina o in altri oggetti sparsi per lo scenario, che l'ottimo motore fisico rende sensibili ai nostri interventi, donando un ulteriore tocco di realismo all'esperienza finale di gioco.
COLONIES - Colonies non introduce nessun cambiamento né nello schema di gioco né nello svolgimento della trama (niente missioni extra quindi) ma per quanto riguarda l'esperienza in singolo introduce tre nuove modalità di gioco: la prima é l'Attacco a punti, che valuta la nostra capacità di inanellare combo di uccisioni e la nostra abilità nell'abbattere i nemici attraverso un valore numerico. L'aspetto più accattivante é che potremo affrontare anche una missione che non abbiamo ancora completato nella campagna principale, in modo da poter toccare con mano la varietà di situazioni che poi ci offrirà l'esperienza di gioco principale.
La seconda modalità é invece una sorta di torneo, in cui possiamo affrontare uno dopo l'altro tutti i boss di fine livello e notare fino a che punto può arrivare la fantasia dei designer: ogni boss, come ogni Akrid che incontreremo nel gioco, possiede un punto debole, in genere il punto in cui é conservata l'Energia Termica, e noi naturalmente possiamo sperare di avere la meglio negli scontri solo colpendo quel punto. Questo stato di cose genera situazioni molto evocative, con il nostro personaggio che attende la carica del nemico, schiva il colpo e colpisce il suo punto debole rimasto scoperto.
Non di meno sono divertenti i nostri tentativi di disorientare il nemico usando il rampino per guadagnare una posizione migliore da cui poter colpire, magari salendo proprio sul corpo dell'alieno. Saremo sinceri, c'é molto di quello che abbiamo visto in Devil May Cry 4 in questo gioco, e poiché Lost Planet é antecedente all'altro capolavoro Capcom non possiamo negare che una certa contaminazione, per quel che riguarda le avventure di Dante, ci sia stata.
Tra le aggiunte é da segnalare anche la modalità Senza limiti, che non compare nel menù di gioco ma é accessibile una volta che sceglieremo di rigiocare una missione già affrontata: in questo caso vedremo crescere a dismisura la potenza delle armi e la nostra velocità.
ONLINE - Le novità maggiori di Colonies si fanno però vedere nella modalità multiplayer, dove abbiamo nuovi personaggi, nuove mappe e tante modalità inedite. La più divertente di tutte é certamente la caccia agli Akrid: abbiamo 12 soldati in una squadra e 4 Akrid nell'altra, con lo scopo per i primi di portare a zero l'indicatore di battaglia degli alieni, e per i secondi di sopravvivere fino alla fine del round. Dalla parte degli umani ci sono notevoli agevolazioni: la possibilità di infilarsi in piccoli buchi dove i grossi Akrid non possono arrivare, il rampino che permette di posizionarsi su posizioni tatticamente inattaccabili, l'uso delle Virtual Suit e la forza della superiorità numerica, di contro alla lentezza di reazione degli alieni. Ma volete mettere la soddisfazione di vestire i panni degli odiati alieni? E poi, c'é da dirlo, nei panni degli aracnoidi ci sono stati round in cui abbiamo compiuto memorabili stragi di nemici.
Diverso il discorso per le altre modalità, grosso modo incentrate sull'obiettivo di eliminare gli avversari, con qualche eccezione. La modalità conquista stazione dati e controconquista si basano sulla conquista e sul mantenimento di alcuni punti strategici (o, nel secondo caso, di una piccola fortezza nel centro della mappa), e ricordano molto, per intenderci, le modalità Dominio e Quartier Generale di Call of Duty 4.
Ancora, giochiamo di astuzia per sopravvivere nella modalità Fuggitivo: 4 Pirati delle nevi devono sfuggire alla caccia all'uomo che mettono in piedi gli altri giocatori, e per difendersi possono contare solo sulla pistola, semiautomatica e abbastanza potente, e su granate al plasma che stordiscono gli inseguitori.
Gli ambienti sui quali ci scontriamo nelle sfide online sono tra i più disparati: tra le altre una nave spaziale, una piccola arena trincerata, che sembra fatta apposta per le sfide di Controconquista, e una più grande nel quale i giocatori entrano da piccoli spalti sistemati sulle pareti laterali della struttura.
L'esperienza é arricchita dalla possibilità di usare armi e granate esclusive della modalità multiplayer: le granate partner, che creano un omino gonfiabile che disorienta i nemici, le granate energia utilissime per disarcionare gli occupanti dei Mech, le granate fuoco che oscurano la visuale del nemico. Sul fronte armi abbiamo la già citata pistola, un potente revolver, un'altra pistola lanciarazzi e il devastante lanciafiamme, inutile però sulla lunga distanza. Anche le VS hanno possibilità di personalizzazione più ampie in modalità multiplayer: il Pile Driver, distruttivo ma praticamente introvabile nelle arene, la capsula che spara 4 razzi per volta, il Laser (attenzione, perché consuma la nostra Energia Termica per funzionare) e una sorta di fucile specificatamente pensato per i Mech da combattimento.
Nonostante tutto, permangono alcuni difetti che danno piuttosto fastidio: primo su tutti la lunga attesa nelle arene multplayer, risolvibile solo andandosi a cercare le partite già aperte. Peccato che in questo modo difficilmente proveremo le modalità più “particolari”.
Lost Planet : Colonies
7.5
Voto
Redazione
Lost Planet : Colonies
Non c'é sostanzialmente nulla di nuovo in questo Colonies, anche se la modalità Attacco a punti ci permette di affrontare da subito tutte le missioni della campagna e il “survival” contro i boss ci terrà impegnati per parecchio tempo. La modalità multiplayer é stata però arricchita e vale la pena di provare tutte le novità introdotte: tanto più che l'intero gioco compresa la “mini-espansione” é in versione budget, e non ci sono proprio motivi per lasciarlo sullo scaffale.