Lotus Challenge

di Redazione Gamesurf
Naturalmente il sistema a 360 gradi risulta del tutto incompatibile con un volante qualsiasi, del tutto incapace di fornire informazioni corrette, e per questo - intelligentemente - Kuju ha introdotto due altri sistemi di guida opzionali, uno del tutto tradizionale (e quindi compatibile con un qualsiasi volante per PS2) e un altro di natura mista, utile più che altro per imparare a utilizzare il nuovo sistema, una fase di passaggio, dunque

Altra caratteristica non del tutto innovativa, ma sicuramente interessante, riguarda i danni fisici alle auto. Infatti, é possibile giocare a Lotus Challenge scegliendo tre diversi gradi di danno: "Invulnerabilità", "Danni Superficiali", "Danni Profondi". Mentre il primo si spiega da solo gli altri due vanno approfonditi. Selezionando "Danni Superficiali" la vostra auto subirà sì dei danni alla carrozzeria e alle strutture esterne, danni che, tuttavia, non influenzeranno la vostra "performance" e le prestazioni della vettura (se non impedendovi di accendere i fari). Scegliendo "Danni Profondi", invece, il danno non si feremerà alla "pelle" dell'auto, ma inficerà sensibilmente anche i sistemi interni, di fatto peggiorando la stabilità e la velocità del veicolo. Strano tuttavia come, procedendo a 170 Km all'ora ed essendoci schiantati contro un muretto, la nostra Elise continuasse a gareggiare... anche se solo un poco più lentamente e tendendo verso destra. Insomma un sistema interessante e quantomeno lodabile, ma non perfetto. Non dimentichiamoci tuttavia che giochi che fanno del realismo la propria bandiera (come il già citato e ottimo Gran Turismo 3 A-spec) mancano del tutto di un sistema che gestisca i danni alle vetture
Altra caratteristica interessante é l'introduzione di una specie di Story Mode, che ci metterà nei panni di un o di una "Stuntman" (con vicende differenti a seconda del personaggio) alle prese con il difficile mondo dei piloti/stuntman professionisti. Dovremo superare prove su prove e dimostrare la nostra bravura, non solo nel guidare, ma nel mettere in atto manovre ad alto rischio e azioni ad alta spettacolarità. All'interno dello Story Mode, poi, non mancano sessioni che esulano dal nostro mondo "professionale" e che sfociano nella vita un poco più intima del nostro personaggio, come quando dovremo portare un caro amico all'ospedale evitando il traffico