Lotus Challenge
di
Nostro obiettivo ultimo sarà quello di guadagnare sempre più soldi per acquistare via via più vetture fino a possedere del tutto una vera e propria scuderia. E' una modalità che per profondità quasi meritava di stare in un gioco a parte
CELEBRAZIONI E FALLE
Ogni grande casa automobilistica mondiale, non solo la nostra amata Ferrari, si porta dietro un bagaglio di storia, leggende e stile. Così é anche per la Lotus e si apprezza in pieno lo sforzo degli sviluppatori nel far emergere lo stile della casa britannica nel videogioco, e si può dire che ci riescano appieno con numerosi tocchi di classe. Il menù ad albero é veramente un gioiello, la possibilità di scegliere differenti accostamenti cromatici anche solo per il menù, lascia comprendere l'attenzione che i programmatori hanno voluto dare allo stile, all'idea che deve accompagnare il marchio Lotus
Le macchine a disposizione sono più di quaranta e spazieranno dai primi modelli di Formula Uno alle "concept car" mai uscite: insomma il titolo é una vera celebrazione della casa inglese. Lotus Challenge é dunque senz'altro ben congeniato, ben confezionato, ben proposto. Le idee non mancano e anzi molte risultano brillanti e vincenti. Una sorta di vento nuovo nel mondo del videogioco automobilistico? Lo poteva davvero essere, se non fosse stato rovinato da una realizzazione tecnica poco più che mediocre, che vanifica tutte le intuizioni brillanti dei programmatori. I tracciati sono una quindicina, ma estremamente semplici e privi di dettaglio e carisma: per esempio prendiamo il percorso di Tokyo, tracciato notturno che é meglio descritto come due rettilinei paralleli uniti da due curvoni a "U"
L'aspetto grafico, poi, é stridente: i modelli poligonali delle auto risultano ben fatti (non eccelsi, ma ben fatti), ma risultano un po' troppo brillanti e lucidi e, una volta messi su delle piste decisamente opache e spente, si ha l'impressione di trovarsi di fornte a due corpi estranei, per niente legati, per niente realistici. Concludendo, Lotus Challenge appare come un'occasione mancata: é un vero peccato che un progetto estremamente ben confezionato, ricco di spunti e di idee, alla prova dei fatti dimostri tutta la sua inadeguatezza, a causa principalmente di una grafica di gioco non all'altezza degli standard attuali e di un sistema di controllo innovativo, ma poco preciso, mal calibrato.
CELEBRAZIONI E FALLE
Ogni grande casa automobilistica mondiale, non solo la nostra amata Ferrari, si porta dietro un bagaglio di storia, leggende e stile. Così é anche per la Lotus e si apprezza in pieno lo sforzo degli sviluppatori nel far emergere lo stile della casa britannica nel videogioco, e si può dire che ci riescano appieno con numerosi tocchi di classe. Il menù ad albero é veramente un gioiello, la possibilità di scegliere differenti accostamenti cromatici anche solo per il menù, lascia comprendere l'attenzione che i programmatori hanno voluto dare allo stile, all'idea che deve accompagnare il marchio Lotus
Le macchine a disposizione sono più di quaranta e spazieranno dai primi modelli di Formula Uno alle "concept car" mai uscite: insomma il titolo é una vera celebrazione della casa inglese. Lotus Challenge é dunque senz'altro ben congeniato, ben confezionato, ben proposto. Le idee non mancano e anzi molte risultano brillanti e vincenti. Una sorta di vento nuovo nel mondo del videogioco automobilistico? Lo poteva davvero essere, se non fosse stato rovinato da una realizzazione tecnica poco più che mediocre, che vanifica tutte le intuizioni brillanti dei programmatori. I tracciati sono una quindicina, ma estremamente semplici e privi di dettaglio e carisma: per esempio prendiamo il percorso di Tokyo, tracciato notturno che é meglio descritto come due rettilinei paralleli uniti da due curvoni a "U"
L'aspetto grafico, poi, é stridente: i modelli poligonali delle auto risultano ben fatti (non eccelsi, ma ben fatti), ma risultano un po' troppo brillanti e lucidi e, una volta messi su delle piste decisamente opache e spente, si ha l'impressione di trovarsi di fornte a due corpi estranei, per niente legati, per niente realistici. Concludendo, Lotus Challenge appare come un'occasione mancata: é un vero peccato che un progetto estremamente ben confezionato, ricco di spunti e di idee, alla prova dei fatti dimostri tutta la sua inadeguatezza, a causa principalmente di una grafica di gioco non all'altezza degli standard attuali e di un sistema di controllo innovativo, ma poco preciso, mal calibrato.