Lula 2 - The Sexy Galaxy

di Redazione Gamesurf
Lula é destinata a fare scalpore. Il libertinismo estremo di cui va fiera, infatti, non può certo passare inosservato... nemmeno se, a molti anni da oggi, si ritrova ad essere l'ambasciatrice di un lontano e lussurioso pianeta. Discinta, ammiccante e poligonale, Lula si appresta a invadere i nostri dischi rigidi (vista l'installazione, la parola non può essere più azzeccata) per guidarci in una nuova avventura ai limiti estremi dell'Eros. I passeggeri con la pressione alta, cortesemente, declinino l'invito

UN PO' DI STORIA
Lula 2 é, astutamente, il seguito del fortunato Lula - The Sexy Empire, gioco noto fuori dal suolo nazionale come WET (tanto per chiarire subito che non si tratta di un gioco per educande). Nella prima avventura impersonavamo un debosciato senza fissa dimora che, in uno squallido e desertico paesino del West, incontrava questa bellezza mozzafiato, prodiga di attenzioni nei nostri confronti e prontissima a mettersi a nostra disposizione per qualsivoglia attività. In pratica un vero sogno
Da bravi maschiacci decidevamo che il nostro sogno era quello di diventare i re del porno e, sfruttando opportunamente le grazie di Lula, potevamo finalmente coronare la nostra più bieca ambizione. Disegnato in maniera estremamente divertente e dissacrante, Lula - The Sexy Empire non risultava mai volgare e sempre divertente, anche quando il gioco diventava estremamente ripetitivo e poco intrigante
Una volta raggiunto un certo quantitativo di denaro, infatti, i nostri eroi decidevano di raggiungere la mecca del cinema, Hollywood, e di impiantare una vera e propria casa di produzione
Il gioco in definitiva diventava un gestionale nel quale il nostro compito era quello di assumere personale per ogni attività (registi e tecnici, scrittori, magazzinieri, attori e attrici) e produrre dei film a luci rosse che ci facessero diventare ricchissimi
Divertentissima, in particolare, la sezione storyboard, dove potevamo scegliere tra varie trame (tutte insulse all'inverosimile, ma molto "porno di bassa lega") e decidere le posizioni che gli attori avrebbero dovuto assumere nel film. Altrettanto fuori di testa erano gli "accessori" che, di volta in volta, i registi richiedevano per il completamento di ogni scena, che spaziavano da catene a super falli, gelatine e mobili vari... tutti richiesti per realizzare film che raggiungessero l'olimpo del video a luci rosse. Non mancavano, infine, problemi dovuti a distributori poco affidabili, a manifestazioni di piazza, a licenziamenti improvvisi di dipendenti scontenti