Lumines: Electronic Symphony

Lumines Electronic Symphony
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Il connubio tra luce e suono ha sempre affascinato il geniale Tetsuya Mizuguchi, padre di alcuni dei giochi sperimentali più interessanti e pregevoli degli ultimi anni. Ci riferiamo a titoli come il fantastico Rez, il suo sequel spirituale Child of Eden o il bizzarro Space Channel 5. Mizuguchi ha anche tenuto a battesimo la prima PSP con il puzzle game Lumines, e dal momento che nella line-up di lancio della nuova PlayStation Vita non poteva certo mancare un titolo appartenente a questo genere, ecco che il nuovo capitolo di questa fortunata serie spaccacervello si affaccia sul mercato e sulla nuova arrivata di casa Sony.



Lumines é allo stesso tempo semplice ma complesso, visivamente povero ma elegante, musicalmente prevedibile ma ricercato. Un ossimoro digitale insomma, che ha innumerevoli pregi ma anche palesi difetti. Il concetto é semplice: all'interno dell'area di gioco vengono depositati dei blocchi formati da quattro quadrati colorati, ma al contrario dei canonici puzzler dove i pezzi sono riccamente variopinti, qui avremo solo due colori. Lo scopo é quello di unire tali pezzi in modo che formino dei rettangoli dello stesso colore. Tali cubozzi scompariranno solo quando una specifica barra del tempo (una sorta di metronomo che scorre di continuo sul campo di gioco) li attraverserà totalmente. Inoltre ci saranno dei pezzi speciali (denominati “blocchi catena”) che eliminano tutti quelli adiacenti dello stesso colore, il che ci obbligherà ad un'attenta pianificazione nel posizionamento di quest'ultimo. Infine abbiamo due nuove aggiunte in questa nuova edizione: il blocco Caos che mischia i pezzi in gioco, e l'icona Avatar da premere col pollicione (quando é carica) che ci darà diritto ad un bonus da scegliere nelle opzioni. Detto così sembra semplicissimo, ma in realtà é più complicato di quel che appare. Fare un po' di punti giocando a casaccio é facile, ma creare dei rettangoli corposi ed inanellare delle combo consistenti é tutt'altro che banale, mentre incombe sempre lo spettro del game over a causa dei quadratini che giacciono “inutilizzati” e che raggiungeranno la cima se giocheremo distrattamente.

Il fulcro del gioco é proprio quello di entrare nell'ottica dello sfruttare i pezzi nel modo migliore, e man mano che si prende dimestichezza facendosi cullare dall'ipnotica musica elettronica di sottofondo, si cominceranno a vedere i pezzi in maniera diversa, a “scorporarli” mentalmente interpretandoli non più come blocchi quadrati ma come frammenti di altri rettangoli da costruire. Complicato da spiegare ma facile da provare, Lumines é un gioco tanto “strano” all'inizio quanto ipnotico ed assuefacente sul lungo periodo, aiutato anche da una veste audiovisiva tanto minimale quanto affascinante. Il connubio tra gioco e musica é infatti totale: abbiamo oltre 30 brani elettronici di gran livello (tra gli autori citiamo i Chemical Brothers, gli LCD Soundsystem, Benny Benassi, i Goldfrapp e c'é anche l'eccellente Windowlicker di Aphex Twin) ognuno con un suo tema visivo fatto di blocchi differenti e fondali animati; ma l'aspetto migliore é che tali brani vengono influenzati da come giochiamo. Ogni mossa, rotazione, punto o combo é accompagnata da un relativo effetto, nota o sample che si va ad incastonare perfettamente nel tappeto sonoro, grazie anche all'apporto della barra/metronomo di cui parlavamo poc'anzi (e in funzione della quale dovremo anticipare o ritardare la caduta dei pezzi per agevolare le combo). Inutile dire che una partita ricca di combinazioni e concatenazioni vincenti darà vita a dei brani più ricchi ed esaltanti.



Oltre alla canonica modalità progressiva, chiamata “Viaggio”, abbiamo anche altre modalità alternative: Playlist ci consente di scegliere l'ordine dei brani/livelli tra quelli già completati nel gioco normale, Maestro ci metterà alla prova con una versione più difficile e veloce del gioco lungo cinque livelli davvero impegnativi, mentre Battaglia ci permetterà di sfidare un amico, ma solo in locale con la connessione Bluetooth ad-hoc. Infine abbiamo la modalità Cronometro (fare più punti possibile entro un tempo limite) e quella denominata Blocchi Mondo: non un vero e proprio gioco quanto un'opzione che tiene conto del numero di cubetti eliminati durante la giornata, e li somma a tutti i giocatori del mondo per raggiungere una certa quota giornaliera utile a distruggere un cubone spaziale gigante in stile Borg. Come i più attenti avranno notato manca la modalità Puzzle dei vecchi Lumines, e nonostante non fosse particolarmente brillante sarebbe stata un'aggiunta gradita che avrebbe aumentato varietà e longevità dell'offerta. La durata del gioco é tutta in mano all'utente, nel senso che non c'é limite a quanto si possa migliorare nel punteggio e nella reiterazione di un puzzle game come questo. E' altresì vero che la rigidità dell'ordine dei brani/livelli (ovviamente parliamo della modalità principale) e l'impossibilità di salvare la posizione per riprenderla in seguito rendono Lumines un gioco poco user-friendly che ricalca questi due grossi difetti del capostipite, e che sarebbe stato opportuno limare.

Tecnicamente parlando, Lumines é elegante ma povero: nonostante le animazioni dei fondali siano molto belle e la grafica in generale sia pulita e raffinata, il tutto risulta anche decisamente spoglio e di certo non sfrutta appieno le caratteristiche hardware di PsVita. I blocchi sono l'unico elemento poligonale, ma complice l'alta risoluzione e l'ottimo anti-alias sembrano in tutto e per tutto degli oggetti 2D. Insomma, siamo lontano dalla magnificenza visiva di Uncharted Golden Abyss e questo non sarà di certo un gioco da mostrare agli amici per ostentare la potenza del piccolo mostro Sony. D'altro canto il sonoro é eccellente, con brani dinamici di ottima caratura che cambiano in base alle nostre azioni: come da tradizione il comparto sonoro di Lumines non delude. I controlli touch invece sono totalmente avulsi dall'esperienza di gioco e risultano troppo approssimativi ed imprecisi per garantire una performance di gioco competitiva; ma si tratta di un difetto congenito di questo tipo di schermi multitouch capacitivi (similmente a come accade su i-Phone) e fortunatamente é sempre possibile giocare con la croce direzionale o gli analogici. La localizzazione italiana comprende tutti i testi, e segnaliamo che anche il manuale incluso in confezione (documentazione cartacea in un gioco PsVita? Strano!) é interamente scritto nel nostro caro idioma.



Lumines: Electronic Symphony
8

Voto

Redazione

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Lumines: Electronic Symphony

Nuova console portatile Sony, nuovo Lumines. Ma l'elegantissimo ed avvincente puzzler musicale di Q Ententainment é praticamente nuovo solo nel nome e nella tracklist, visto che il gameplay ricalca fedelmente quello dei vecchi capitoli sia nei pregi che nei difetti. Il concept comunque resta geniale ed il gioco risulta quasi ipnotico nel suo connubio riuscitissimo tra musica elettronica e gameplay. Indubbiamente consigliato agli amanti dei puzzler, ma se avete già uno dei vecchi capitoli ponderate bene l'acquisto: le novità sono troppo poche per giustificare un esborso così consistente.

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