M: Alieno Paranoia

di Redazione Gamesurf
Il predatore dell'arca distrutta

Tutti i fatti che vi abbiamo appena descritto, ci verranno proposti dal lungo e divertente filmato iniziale; se necessario, potremo dare anche una rapida occhiata al pratico manuale d'uso, compreso nell'installazione in formato .PDF. Dopo di che entreremo nel vivo, accedendo quasi subito alla schermata dei menù, dove potremo selezionare le varie opzioni di gioco e scegliere se cominciare una nuova partita in solitario (niente multiplayer, sorry!) o caricarne una salvata in precedenza. All'avvio, verremo immediatamente calati in variegati paesaggi tridimensionali di diversa natura. La schermata di gioco è quantomeno di facile lettura: sulla destra, in basso, è possibile osservare la mappa, utile per capire dove ci troviamo, ma soprattutto per rilevare dove sono nascosti i frammenti dell'astronave (evidenziati da un puntino lampeggiante).
Sulla sinistra, invece, vediamo l'importante indicatore di risorse, riccamente suddiviso in settori. Al centro, possiamo osservare l'arma in uso, selezionabile tramite la semplice pressione di un tasto. Oltre al formidabile e sempre efficace schiaffone, la scelta di M potrà ricadere sul laser (rapido e letale, ma facile all'esaurimento) e sul boomerang, più difficile da usare, ma recuperabile dopo il lancio.
In realtà, il nostro può contare su una terza arma, l'uovo di gorkino, una strana specie aliena che cresce su questo pianeta. Dopo averlo lanciato, infatti, l'uovo si schiuderà liberando un terribile animaletto rosso che si occuperà di fare piazza pulita di tutti i nemici circostanti (o quasi!).

L'indicatore ci servirà anche per tenere sotto controllo il nostro livello di energia e la carica del laser, ambedue implementabili con la raccolta di apposite icone sparse qua e là durante il percorso. Ogni tanto, troveremo anche un superlaser a tempo, che potremo utilizzare per sfogare la nostra furia distruttrice senza preoccuparci dei danni fatti.
Una cosa è sicura: le occasioni per usare le armi non mancheranno. Infatti, Alien Paranoia può essere considerato a tutti gli effetti un gioco d'azione pura, dove la raccolta degli oggetti è, in pratica, l'unico e concreto obiettivo proposto. E avremo realmente ben poco tempo per distrarci ad ammirare le meraviglie della natura. Faremo presto la sfortunata conoscenza con gli abitanti del pianeta perduto, le cui intenzioni sembrano tutt'altro che amichevoli.
I primi a venirci incontro saranno i verdi Gork (disponibili in formato normale e gigante), un incrocio tra facocero e cinghiale, dal morso facile. Casomai non bastasse, dovremo fare i conti con voraci piraña anfibi o fastidiose zanzare giganti. Più temibili si dimostreranno i mini-ragni (e i loro fratelli maggiori!) o le piante carnivore, ma, personalmente, vi consigliamo di stare alla larga dal flautista pazzo, un verme psicolabile con la simpatica tendenza a sputare robaccia corrosiva su tutto ciò che si muove. Ma come potremo dimenticare i draghi sputafuoco o i granchi culturisti, che amano praticare il sollevamento massi (per poi lanciarli addosso a noi, senza tanti complimenti)?
Beh, si può proprio dire che la varietà di personaggi non è certo mancante. Durante il gioco, incontreremo più di venti creature diverse e tutte più o meno letali.