M: Alieno Paranoia

di Redazione Gamesurf
Questa volta, il team della Eclipse va controcorrente e, forse con un occhio attento ai più piccoli d'età, elimina qualsiasi riferimento alla violenza gratuita dai dintorni di Alien Paranoia. Qui non si muore, al massimo si sviene, si rimane tramortiti o bruciacchiati, ma niente cadaveri. Quand'anche ci troveremo nelle condizioni di usare un'arma potentissima, non vedremo mai uscire una sola goccia di plasma dalle interiora del malcapitato. Lo stesso dicasi quando (e capiterà più volte, ve lo assicuriamo!) ci ritroveremo spiaccicati al suolo dopo una caduta di svariati metri oppure ridotti a sottiletta da un pesante macigno. Le soluzioni visive proposte in questo gioco ci mostrano delle fumettose stelline rotanti e affumicature varie, senza la pur minima malizia.
Ma non ci capiti di pensare che tutto ciò possa nuocere alla complessità grafica di Alien Paranoia. Al contrario, il motore grafico utilizzato dalla Eclipse compie egregiamente il suo dovere e l'uso opzionale di una scheda accelerata 3D non può che migliorare la situazione. M si muove in locazioni 3D con styling da cartone animato e i cinque livelli che dovremo affrontare si differenziano in modo peculiare l'uno dall'altro, sia per le ambientazioni che per i personaggi contenuti. Tutti gli oggetti, interattivi e no, mostrano una precisa cura del particolare e un movimento naturale e "realistico" (ci si passi i termine utilizzati in questo contesto di totale ed astrusa irrealtà!). Abbiamo provato Alien Paranoia ad una risoluzione video di 1024 X 768 con una Matrox Millennium G400 a 32Mb e, tranne un piccolo rallentamento durante la primissima fase, dovuto ad un probabile swap di assestamento, il tutto ha funzionato con una fluidità ineccepibile. Niente male, no?

Anche sul piano del sonoro non abbiamo nulla da segnalare. Il sound fx (variabile tra ruggiti, risatine isteriche, battito d'ali e chi più ne ha, più ne metta!) sfrutta il surround dinamico, il che può aiutare, specie quando si è fortunati possessori di un impianto quadrifonico, a localizzare il nostro avversario durante l'esplorazione. Almeno in teoria, perché nella pratica il discorso è un altro, tenendo presente che, a volte, siamo stati attaccati in modo casuale da silenziosi avversari che hanno avuto la meglio su di noi solo grazie al "fattore sorpresa".
Sempre in teoria, avremmo dovuto dare un giudizio all'allegro motivetto scelto per accompagnarci durante il gioco, ma per un'inspiegabile conflitto di periferiche (o un bug?), nessuna musica -tranne quella del filmato introduttivo- è partita dalle nostre casse, consentendoci, dunque, l'ascolto esclusivo degli effetti sonori, in alcuni casi un po' ripetitivi e snervanti. Come dire, nessuno è perfetto...