Mace Griffin Bounty Hunter
di
La dura vita del criminale.
"Benvenuto nella corporazione. Non mi interessa chi sei e da dove vieni. E neanche sapere se alla fine dei conti ti dimostrerai un lurido mercenario. Anzi, quello potrebbe tornarmi utile. Se sai usare un'arma e sei disposto a tutto, sei nel posto giusto. Il mio unico scopo è usarti, il mio interesse è quello di portare a termine la missione, e sarai tu a farlo. Per me. Il premio è il denaro. Il rischio, la vita. Buona fortuna, ne avrai bisogno."
Siamo nel venticinquesimo secolo. La razza umana ha colonizzato il sistema solare e si è spinta oltre, fino a nuovi sistemi popolati da razze aliene, che circa duecento anni più tardi avrebbero convissuto in armonia con gli umani. Dopo la scoperta di un nuovo sistema di pianeti scoppiò la corsa all'accaparramento di risorse, in maniera anche cruda e sanguinosa, e tutte la varie corporazioni istituirono una forza armata atta a vigilare sulla spartizione dei nuovi pianeti: i controllori. Ma un altro corpo armato d'Elite, aveva il compito di vigilare sui controllori: i Rangers, di cui Mace Griffin è uno dei più esperti componenti. Dopo aver pestato i piedi a persone troppo in alto Griffin viene incastrato e condannato a scontare una detenzione di dieci lunghi anni. Passato il periodo di carcerazione Griffin si arruola nel corpo dei Bounty Hunter, subentrati ai Rangers nell'ordine gerarchico. E' il momento della sua vendetta personale...
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La sagra del già visto.
MGBH è un fps, uno dei tanti. La piccola e marginale differenza rispetto al resto del gruppo risiede nel fatto che il gioco alterna a sezioni di puro FPS, altre di sparatutto spaziale, in quanto il protagonista, Mace Griffin appunto, potrà sia combattere sulla terraferma con il suo personale arsenale, sia salire su mezzi spaziali per dare vita ad appassionanti battaglie nel cosmo. Principalmente però il gioco ha le dinamiche di un FPS, caratterizzato da un gameplay semplice ed essenziale che porterà il giocatore ad eliminare tutto gli ostacoli che si troverà di fronte. A tal scopo Griffin avrà a disposizione un arsenale di tutto rispetto, comprendente armi tra le più disparate, per affrontare il pericolo sempre con la giusta strategia: oltre alla fida pistola, egli avrà a disposizione una bacchetta con la duplice funzione di oggetto contundente e storditore, un mitragliatore, che diventa all'occorrenza un lanciagranate, un fucile a pompa, l'ormai immancabile fucile da cecchino, il lanciamissili e tante altre armi, tra cui una pistola laser, e granate accecanti, esplosive o adesive a detonazione radiocomandata. Il ragazzo non sarà certo sprovvisto di armamenti nelle lunghe ed estenuanti missioni che sarà chiamato a svolgere, anche se a dirla tutta il vasto assortimento di armi sa di già visto, con la sola eccezione della bacchetta-storditore, che verrà utilizzata esclusivamente per gli indegni compiti di rompere le grate per accedere ai cunicolo, o per rompere le casse senza sprecare munizioni, e comunque verrà accantonata presto. Tante armi, come detto, che possiedono tutte una loro precisa funzione, e che sono l'unico sotterfugio per garantire al gioco un approccio tattico.
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"Benvenuto nella corporazione. Non mi interessa chi sei e da dove vieni. E neanche sapere se alla fine dei conti ti dimostrerai un lurido mercenario. Anzi, quello potrebbe tornarmi utile. Se sai usare un'arma e sei disposto a tutto, sei nel posto giusto. Il mio unico scopo è usarti, il mio interesse è quello di portare a termine la missione, e sarai tu a farlo. Per me. Il premio è il denaro. Il rischio, la vita. Buona fortuna, ne avrai bisogno."
Siamo nel venticinquesimo secolo. La razza umana ha colonizzato il sistema solare e si è spinta oltre, fino a nuovi sistemi popolati da razze aliene, che circa duecento anni più tardi avrebbero convissuto in armonia con gli umani. Dopo la scoperta di un nuovo sistema di pianeti scoppiò la corsa all'accaparramento di risorse, in maniera anche cruda e sanguinosa, e tutte la varie corporazioni istituirono una forza armata atta a vigilare sulla spartizione dei nuovi pianeti: i controllori. Ma un altro corpo armato d'Elite, aveva il compito di vigilare sui controllori: i Rangers, di cui Mace Griffin è uno dei più esperti componenti. Dopo aver pestato i piedi a persone troppo in alto Griffin viene incastrato e condannato a scontare una detenzione di dieci lunghi anni. Passato il periodo di carcerazione Griffin si arruola nel corpo dei Bounty Hunter, subentrati ai Rangers nell'ordine gerarchico. E' il momento della sua vendetta personale...
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La sagra del già visto.
MGBH è un fps, uno dei tanti. La piccola e marginale differenza rispetto al resto del gruppo risiede nel fatto che il gioco alterna a sezioni di puro FPS, altre di sparatutto spaziale, in quanto il protagonista, Mace Griffin appunto, potrà sia combattere sulla terraferma con il suo personale arsenale, sia salire su mezzi spaziali per dare vita ad appassionanti battaglie nel cosmo. Principalmente però il gioco ha le dinamiche di un FPS, caratterizzato da un gameplay semplice ed essenziale che porterà il giocatore ad eliminare tutto gli ostacoli che si troverà di fronte. A tal scopo Griffin avrà a disposizione un arsenale di tutto rispetto, comprendente armi tra le più disparate, per affrontare il pericolo sempre con la giusta strategia: oltre alla fida pistola, egli avrà a disposizione una bacchetta con la duplice funzione di oggetto contundente e storditore, un mitragliatore, che diventa all'occorrenza un lanciagranate, un fucile a pompa, l'ormai immancabile fucile da cecchino, il lanciamissili e tante altre armi, tra cui una pistola laser, e granate accecanti, esplosive o adesive a detonazione radiocomandata. Il ragazzo non sarà certo sprovvisto di armamenti nelle lunghe ed estenuanti missioni che sarà chiamato a svolgere, anche se a dirla tutta il vasto assortimento di armi sa di già visto, con la sola eccezione della bacchetta-storditore, che verrà utilizzata esclusivamente per gli indegni compiti di rompere le grate per accedere ai cunicolo, o per rompere le casse senza sprecare munizioni, e comunque verrà accantonata presto. Tante armi, come detto, che possiedono tutte una loro precisa funzione, e che sono l'unico sotterfugio per garantire al gioco un approccio tattico.
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