Machinarium

di Sonny Ubertini
E' pensiero comune che una volta raggiunta l'età adulta, semplicemente non ci si riesca più ad emozionare come un tempo, a provare sensazioni forti con la semplice attività ludica, o a vivere quel senso di stupore quando si entra per la prima volta in un mondo folle e fantastico. In un periodo in cui la corsa alla miglior grafica/fisica predomina su tutto, i giochi indie cominciano a ritagliarsi uno spazio sempre più importante, e molto spesso tirano fuori dal cilindro dei capolavori degni delle migliori software house. Questa é la storia di Machinarium, avventura grafica in 2D realizzata dalla neofamosa software house ceca Amanita Design.

L'inizio del gioco ci presenta il protagonista dell'intera vicenda, un robottino (che definire simpaticissimo sarebbe riduttivo) di nome Josef. Gettato a pezzi in una discarica, il nostro primo compito sarà quello di recuperare e ricomporne le varie parti. Dopo aver sistemato questo "inconveniente", ci dirigeremo verso una cittadina nei pressi della discarica stessa, dove ben presto Josef si troverà faccia a faccia con delle vecchie conoscenze: dei Robot delinquenti che l'hanno maltrattato in passato (il cui gruppo viene chiamato Black Cap Brotherhood). Ma cosa vogliono realmente questi perfidi robot? Superare se stessi ovviamente, un atto che potrebbe distruggere l'intera città per il solo gusto di mettersi alla prova, ed ovviamente il nostro protagonista prenderà l'iniziativa di fermarli.



La cosa che potrebbe lasciare perplessi é che la storia non venga raccontata tramite voci fuori campo, testi, dialoghi ecc., ma bensì descritta tramite semplici balloons (per chi non lo sapesse, le nuvolette di dialogo presenti nei fumetti), da cui otterremo diverse informazioni, dai Flashback del personaggio alle informazioni per proseguire nella storia. Mantenendo fede all'ermetismo del gioco, tutti i personaggi sono muti: il loro modo di esprimersi risiede in risate, versi, volti sofferenti o gesti. Il tutto senza sacrificarne la caratterizzazione, spesso semplice quanto profonda, ma ovviamente non vi toglieremo il gusto di scoprirlo da voi.Seppur la trama sia quasi fanciullesca (potendosi definire semplice ma non scontata), il modo in cui viene raccontata, le ambientazioni, il protagonista e tanti altri fattori, vi faranno immergere pienamente nella vicenda e sarà difficile staccarsene prima di vederne la conclusione.

Come ogni avventura grafica che si rispetti, tutte le azioni e gli spostamenti verranno eseguite tramite il mouse; nella parte superiore dello schermo troverete l'inventario e i pulsanti finalizzati ai suggerimenti, mentre in basso il menù con le varie impostazioni quali salva, carica ecc. Pregevole la scelta di nascondere la parte superiore ed inferiore, in modo da avere la piena visione dello scenario (sia da un punto di vista puramente estetico che da quello pratico).

Noteremo fin da subito che il gioco ha un forte orientamento sui rompicapo. Dovrete utilizzare infatti esclusivamente la logica per venirne a capo, e raramente cercare di intuire (bizzarre) combinazioni tra oggetti, come spesso accade in questo genere.
Sotto questo punto di vista gli enigmi non si possono certo definire bilanciatissimi: a volte ne verrete a capo con una certa facilità, mentre altre volte saranno praticamente irrisolvibili, a meno che non si dia una sbirciata alla guida. Per questo motivo i programmatori hanno ben pensato di inserire un sistema di consigli/soluzioni in-game.

Nel qual caso non doveste venirne a capo con il suggerimento, basterà selezionare un libro a schermo (dopo aver opportunamente cliccato sulla lampadina): dopo un breve minigioco in cui si guiderà una chiave all'interno di un piccolo labirinto, vi verrà svelata la soluzione completa del livello che state giocando. Si, proprio così. Scelta discutibile, ma non da sottovalutare, poiché lo scopo del gioco non é tanto farvi stare a imprecare nel risolvere una moltitudine di freddi enigmi, ma di farvi immergere a 360 nell'avventura. Infine, noteremo che il personaggio può essere “allungato” o “accorciato”, per poter raggiungere zone elevate o troppo basse, oltre a poter interagire con molte leve/marchingegni letteralmente fusi con lo scenario.



Quanto scritto in precedenza potrebbe risultare inutile se a sostenere il gioco non ci fosse una qualità tecnica di prim'ordine. Tutto, partendo dalla grafica alle animazioni, dallo stile alle ambientazioni, dal sonoro ai balloon, é realizzato ad arte.

La grafica é sullo stile classico delle avventure 2D a scorrimento, ovvero immagini statiche sullo schermo con oggetti che si muovono su di esse, ma con l'aggiunta che, in questo caso, tutte le ambientazioni sono state realizzate interamente a mano dai programmatori, ricreando perfettamente una sporca e disordinata città di robot.
I dettagli sono onnipresenti: ogni singolo elemento dello sfondo é realizzato con una cura maniacale, facendo ricordare anche gli stili classici della cultura ceca.
C'é da rimanere sbalorditi dalle animazioni, poi; tutto scorre fluidissimo, al pari delle migliori produzioni Pixariane. Le musiche sono state realizzate da Floex (pseudonimo di Tomas Dvorak), compositore musicale dei precedenti giochi della Amanita. Esse si integrano alla perfezione con l'atmosfera del gioco e anche dal mero punto di vista armonico si rivelano squisite.

Vi renderà particolarmente felici sapere che tutta questa bellezza visiva é stata realizzata completamente in flash e proprio per questo il gioco si rivelerà molto leggero, capace quindi di girare anche su PC di fascia infima.

Un appunto personale sui salvataggi: se utilizzate ccleaner o comunque programmi atti alla pulizia del computer/registro, deselezionate la voce flash player o altrimenti perderete TUTTI i salvataggi dopo la pulizia stessa.

Anche una perla come questa ha alcune note dolenti, tra cui (ovviamente) la durata. Come é abbastanza consueto nei giochi indie, la longevità é generalmente molto bassa, in questo caso si attesta intorno alle 6-7 ore (forse anche più longevo degli altri concorrenti, va detto), mentre se vi rivelerete abbastanza rapidi, si abbasserà sulle 5.
Abbiamo notato anche un certo fastidio per l'enorme lentezza del personaggio quando ci si trova ad eseguire un'azione mentre egli é allungato o accorciato. Infatti, se il personaggio ad esempio é allungato e gli si comanda di fare un'azione, continuerà a camminare come allo stato iniziale (ovvero 0,1 km/h), rischiando creare un piccolo ma intenso senso di frustrazione, almeno per i meno pazienti.

E infine, anche se questo si rivelerà prettamente soggettivo, il gioco potrebbe non piacere per il numero eccessivo di enigmi basati sulla logica. Generalmente sono fatti tutti bene e si riveleranno sempre diversi tra di loro, ma se qualcuno preferisce la pura esplorazione al fine di trovare oggetti, combinarli ecc., allora potrebbe rimanere un po' deluso.Machinarium ha tutte le carte in regola per essere definito capolavoro, capace di far provare forti emozioni e di provocare un senso di immersione incredibilmente alto. E' come se foste nuovamente fanciulli e steste ascoltando una delle vostre fiabe preferite, un momento speciale che nessun altro potrà mai capire.
Da Prendere.