Madden NFL 06
di
"Mettiamo a letto donne e bambini e guadagniamoci il pane" (Joe Kane -The Program-)
Curioso che questo articolo prenda forma proprio nel giorno in cui il football americano vede raggiungere il suo apice nella partita dell'anno: il Superbowl. Quattro ore di spettacolo, sport e milioni di dollari, il cui fascino per noi italiani rimane, e forse lo rimarrà per sempre, un autentico mistero. A voler dare retta alla simulazione giocata da Gamesurf per stabilire il vincitore della gara di stasera, Seattle dovrebbe avere la meglio su Pittsburgh per dieci punti. Sempre se la simulazione messa in piedi dagli esperti di Electronic Arts possa ritenersi attendibile, questo è ovvio (E no...alla prova dei fatti la previsione fatta da EA ha cannato alla grande..). Una simulazione che, messa alla stregua da una settimana di prova intensiva (anche noi ci siamo preparati alle ore piccole del Superbowl), ha messo in evidenza luci e ombre di un gioco, e questo è evidente, messo insieme giusto in tempo per poter essere dato in pasto alla neonata utenza Xbox360, per poter vivere un Natale all'insegna della palla ovale.
Anche NFL 06, così come tutta la suite sportiva sotto l'effige della console Microsoft sembra aver subito un pesante taglio alle modalità di gioco presenti, lasciando all'utente poco più della classica partita veloce e la semplice emozione della stagione completa (con tanto di simulazione dei risultati nel caso non si abbia la pazienza di giocare tutte le partite della regular season). Il tutto, probabilmente, con il doppio intento di tagliare di netto i tempi di lavorazione (e si che di Madden su Xbox 360 si parla veramente da tanto tempo) e, forse quello più importante, dirottare l'utenza verso la nuova versione di Xbox Live, vero terreno di battaglia per tutti gli appassionati dello sport a stelle strisce. Una scelta, quella di Electronic Arts, pesantemente contestata dagli appassionati, che si sono praticamente ritrovati tra le mani una versione ridotta di quanto già visto qualche mese addietro con l'ottimo Madden 06 uscito su Xbox e PS2.
Soprattutto perché a fronte di un deciso passo in avanti sul versante meramente estetico, i miglioramenti sul gameplay vero sono praticamente inesistenti, con buona pace di chi aveva sperato in questo Madden per 360 un deciso passo in avanti verso la simulazione definitiva. I problemi sono da ricercarsi soprattutto nelle evidenti carenze dell'intelligenza artificiale avversaria, praticamente incapace di variare dinamicamente le proprie manovre di gioco, affidandosi quindi a modelli che si ripetono con lo stampino dall'inizio alla fine della partita. Primo run, corsa, secondo run, idem, terzo run, lancio e se non si è superato il down, punt. Prendete questo schema e ripetetelo per tutta la durata della gara, anche se la situazione di gioco richiederebbe ben altro tipo di decisione. Ci si è ritrovati così a dover fronteggiare un avversario che sotto di sei punti ad una manciata di secondi dalla fine dell'incontro ha preferito andare alla realizzazione dalle trenta yards da tre punti, anziché tentare il tutto per tutto con un quarto tentativo in end zone che avrebbe potuto darle quantomeno il pareggio.
"Coprimi di soldi!" (Jerry Maguire)
Va da sé che a lungo andare l'esperienza di gioco in single player rischia di diventare una serie di vittorie dietro l'altra, che portano in dote più noia che soddisfazioni personali, soprattutto quando si individuano i punti deboli avversari (fondamentalmente scarsi sia sulle corse che sui lanci) e si riescono a bucare praticamente in tutte le situazioni. Non giova particolarmente a favore di Madden l'esiguo numero di novità che porta in dote. Automatizzata, e non poco, la difesa, le attenzioni di EA Sports si sono concentrate sull'elemento di maggior fascino di questo sport, ovvero il quarteback, dotato ancora una volta di una buona visione periferica con tutto un'insieme di schemi (spesso suggeriti dallo stesso Madden che non troviamo più in cabina di commento), atti a facilitarne il compito. Ancora una volta, quindi, troveremo la ""quarterback view", ovvero quella particolare funzione che sulla linea di scrimmage, permetterà al regista offensivo, di poter ruotare la testa alla ricerca visiva dei propri ricevitori, e poter visualizzare le tracce delle traiettorie per decidere dove, come e a chi lanciare il proprio passaggio. Stranamente tale funzione è disabilitata nel caso vogliate eseguire un fake punt, lasciando quindi al punter un cono visivo inadeguato, sebbene in quel preciso schema di gioco egli ricopra in tutto e per tutto le funzioni di quarterback.
Fortunatamente il sistema di controllo, adeguatamente ottimizzato per il nuovo pad microsoft, consente in pochi attimi non solo di scegliere lo schema di gioco più adatto alla situazione (come da migliore tradizione, ne troveremo a decine), ma anche di comandare a dovere tanto il famigerato quarterback quanto i ricevitori o i giocatori incaricati di involarsi verso la end zone avversaria. Qualche problema in più, invece, sul lato difensivo, soprattutto per l'imprecisione, in alcuni frangenti, con cui viene selezionato il giocatore controllato dall'utente, chiamato il più delle volte a dover scorrere praticamente tutta la squadra prima di trovare quello effettivamente più adatto alla situazione (con gli avversari che nel frattempo sono già in touch down). Particolarmente curiosa, poi, l'incapacità dei nostri avversari, anche di fronte alla nostra volontà di blizzare sulla linea di scrimmage, di variare adeguatamente lo schema d'attacco, lasciando spesso il quarterback non protetto nella task e quindi soggetto a numerosi (e dolorosi) placcaggi (tecnicamente sack). E proprio a proposito di dolore (da sempre compagno di viaggio del Football americano) è da segnalare come gli infortuni sul rettangolo di gioco vengano segnalati in tempo reale con tanto di radiografia in real time che evidenziano il problema riscontrato dal nostro giocatore e la sua conseguente disponibilità o meno per il prosieguo della partita.
Hippy ya yo, io vi faccio tutti neri dalle botte che vi dò (Bud-Lite Kaminski, The Program)
E' però sul comparto tecnico che Madden 06 su Xbox 360 riesce a dare veramente il meglio di sé. Il passaggio alla nuova console Microsoft ha portato in dote un miglioramento visivo veramente impressionante a cui possono essere mosse veramente poche critiche. Modelli poligonali, animazioni di gioco e riproduzione dei terreni di gioco sono quanto di meglio Electronic Arts abbia fornito con il passaggio sulle grazie della console console Microsoft, soprattutto se si tiene conto che, a differenza di Fifa 06 e NBA Live 06, la versione per lo sport dalla palla ovale sembra non subire rallentamenti di sorta pur presentando a schermo un numero impressionante di poligoni e dettagli finora impensabili. L'atmosfera di gioco, quindi, c'è veramente tutta, soprattutto se si tiene conto che anche il comparto audio, in altre occasioni messo in secondo piano, in Madden 06 assume un ruolo di primaria importanza, grazie ad un campionamento degli effetti sul campo coerente e credibile. Peccato la mancanza di alcune "chicche" che avrebbero forse reso l'esperienza di gioco ancora più veritiera, come le voci del coach in cuffia con l'headset di Xbox 360, ma sarebbe stato forse chiedere troppo.
Madden 06 si può quindi ritenere una buona porta d'ingresso al complicato (ma mica tanto) mondo del Football Americano, a patto che siate disposti a sorbirvi gioco e manuale rigorosamente in inglese e comandi differenziati per ogni situazione di gioco (attacco, difesa e special team hanno differenti comandi con e senza palla). Per il resto è evidente che al Quartier Generale di Electronic Arts hanno ritenuto più opportuno affidare le fortune di questa prima uscita su Xbox 360 più sull'ottima cosmesi del gioco, prestando meno attenzioni a quanto riprodotto sul rettangolo verde. E si vede.
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Curioso che questo articolo prenda forma proprio nel giorno in cui il football americano vede raggiungere il suo apice nella partita dell'anno: il Superbowl. Quattro ore di spettacolo, sport e milioni di dollari, il cui fascino per noi italiani rimane, e forse lo rimarrà per sempre, un autentico mistero. A voler dare retta alla simulazione giocata da Gamesurf per stabilire il vincitore della gara di stasera, Seattle dovrebbe avere la meglio su Pittsburgh per dieci punti. Sempre se la simulazione messa in piedi dagli esperti di Electronic Arts possa ritenersi attendibile, questo è ovvio (E no...alla prova dei fatti la previsione fatta da EA ha cannato alla grande..). Una simulazione che, messa alla stregua da una settimana di prova intensiva (anche noi ci siamo preparati alle ore piccole del Superbowl), ha messo in evidenza luci e ombre di un gioco, e questo è evidente, messo insieme giusto in tempo per poter essere dato in pasto alla neonata utenza Xbox360, per poter vivere un Natale all'insegna della palla ovale.
Anche NFL 06, così come tutta la suite sportiva sotto l'effige della console Microsoft sembra aver subito un pesante taglio alle modalità di gioco presenti, lasciando all'utente poco più della classica partita veloce e la semplice emozione della stagione completa (con tanto di simulazione dei risultati nel caso non si abbia la pazienza di giocare tutte le partite della regular season). Il tutto, probabilmente, con il doppio intento di tagliare di netto i tempi di lavorazione (e si che di Madden su Xbox 360 si parla veramente da tanto tempo) e, forse quello più importante, dirottare l'utenza verso la nuova versione di Xbox Live, vero terreno di battaglia per tutti gli appassionati dello sport a stelle strisce. Una scelta, quella di Electronic Arts, pesantemente contestata dagli appassionati, che si sono praticamente ritrovati tra le mani una versione ridotta di quanto già visto qualche mese addietro con l'ottimo Madden 06 uscito su Xbox e PS2.
Soprattutto perché a fronte di un deciso passo in avanti sul versante meramente estetico, i miglioramenti sul gameplay vero sono praticamente inesistenti, con buona pace di chi aveva sperato in questo Madden per 360 un deciso passo in avanti verso la simulazione definitiva. I problemi sono da ricercarsi soprattutto nelle evidenti carenze dell'intelligenza artificiale avversaria, praticamente incapace di variare dinamicamente le proprie manovre di gioco, affidandosi quindi a modelli che si ripetono con lo stampino dall'inizio alla fine della partita. Primo run, corsa, secondo run, idem, terzo run, lancio e se non si è superato il down, punt. Prendete questo schema e ripetetelo per tutta la durata della gara, anche se la situazione di gioco richiederebbe ben altro tipo di decisione. Ci si è ritrovati così a dover fronteggiare un avversario che sotto di sei punti ad una manciata di secondi dalla fine dell'incontro ha preferito andare alla realizzazione dalle trenta yards da tre punti, anziché tentare il tutto per tutto con un quarto tentativo in end zone che avrebbe potuto darle quantomeno il pareggio.
"Coprimi di soldi!" (Jerry Maguire)
Va da sé che a lungo andare l'esperienza di gioco in single player rischia di diventare una serie di vittorie dietro l'altra, che portano in dote più noia che soddisfazioni personali, soprattutto quando si individuano i punti deboli avversari (fondamentalmente scarsi sia sulle corse che sui lanci) e si riescono a bucare praticamente in tutte le situazioni. Non giova particolarmente a favore di Madden l'esiguo numero di novità che porta in dote. Automatizzata, e non poco, la difesa, le attenzioni di EA Sports si sono concentrate sull'elemento di maggior fascino di questo sport, ovvero il quarteback, dotato ancora una volta di una buona visione periferica con tutto un'insieme di schemi (spesso suggeriti dallo stesso Madden che non troviamo più in cabina di commento), atti a facilitarne il compito. Ancora una volta, quindi, troveremo la ""quarterback view", ovvero quella particolare funzione che sulla linea di scrimmage, permetterà al regista offensivo, di poter ruotare la testa alla ricerca visiva dei propri ricevitori, e poter visualizzare le tracce delle traiettorie per decidere dove, come e a chi lanciare il proprio passaggio. Stranamente tale funzione è disabilitata nel caso vogliate eseguire un fake punt, lasciando quindi al punter un cono visivo inadeguato, sebbene in quel preciso schema di gioco egli ricopra in tutto e per tutto le funzioni di quarterback.
Fortunatamente il sistema di controllo, adeguatamente ottimizzato per il nuovo pad microsoft, consente in pochi attimi non solo di scegliere lo schema di gioco più adatto alla situazione (come da migliore tradizione, ne troveremo a decine), ma anche di comandare a dovere tanto il famigerato quarterback quanto i ricevitori o i giocatori incaricati di involarsi verso la end zone avversaria. Qualche problema in più, invece, sul lato difensivo, soprattutto per l'imprecisione, in alcuni frangenti, con cui viene selezionato il giocatore controllato dall'utente, chiamato il più delle volte a dover scorrere praticamente tutta la squadra prima di trovare quello effettivamente più adatto alla situazione (con gli avversari che nel frattempo sono già in touch down). Particolarmente curiosa, poi, l'incapacità dei nostri avversari, anche di fronte alla nostra volontà di blizzare sulla linea di scrimmage, di variare adeguatamente lo schema d'attacco, lasciando spesso il quarterback non protetto nella task e quindi soggetto a numerosi (e dolorosi) placcaggi (tecnicamente sack). E proprio a proposito di dolore (da sempre compagno di viaggio del Football americano) è da segnalare come gli infortuni sul rettangolo di gioco vengano segnalati in tempo reale con tanto di radiografia in real time che evidenziano il problema riscontrato dal nostro giocatore e la sua conseguente disponibilità o meno per il prosieguo della partita.
Hippy ya yo, io vi faccio tutti neri dalle botte che vi dò (Bud-Lite Kaminski, The Program)
E' però sul comparto tecnico che Madden 06 su Xbox 360 riesce a dare veramente il meglio di sé. Il passaggio alla nuova console Microsoft ha portato in dote un miglioramento visivo veramente impressionante a cui possono essere mosse veramente poche critiche. Modelli poligonali, animazioni di gioco e riproduzione dei terreni di gioco sono quanto di meglio Electronic Arts abbia fornito con il passaggio sulle grazie della console console Microsoft, soprattutto se si tiene conto che, a differenza di Fifa 06 e NBA Live 06, la versione per lo sport dalla palla ovale sembra non subire rallentamenti di sorta pur presentando a schermo un numero impressionante di poligoni e dettagli finora impensabili. L'atmosfera di gioco, quindi, c'è veramente tutta, soprattutto se si tiene conto che anche il comparto audio, in altre occasioni messo in secondo piano, in Madden 06 assume un ruolo di primaria importanza, grazie ad un campionamento degli effetti sul campo coerente e credibile. Peccato la mancanza di alcune "chicche" che avrebbero forse reso l'esperienza di gioco ancora più veritiera, come le voci del coach in cuffia con l'headset di Xbox 360, ma sarebbe stato forse chiedere troppo.
Madden 06 si può quindi ritenere una buona porta d'ingresso al complicato (ma mica tanto) mondo del Football Americano, a patto che siate disposti a sorbirvi gioco e manuale rigorosamente in inglese e comandi differenziati per ogni situazione di gioco (attacco, difesa e special team hanno differenti comandi con e senza palla). Per il resto è evidente che al Quartier Generale di Electronic Arts hanno ritenuto più opportuno affidare le fortune di questa prima uscita su Xbox 360 più sull'ottima cosmesi del gioco, prestando meno attenzioni a quanto riprodotto sul rettangolo verde. E si vede.