Madworld
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Tra le critiche rivolte al Wii, quella sicuramente più sferzante riguarda la softeca della console Nintendo, che annovera un po' troppi titoli che si rivolgono ai giocatori occasionali, a discapito di produzioni più profonde e mature. Proprio per questa penuria di giochi “adulti”, le prime informazioni ed immagini di MadWorld, hanno subito generato grandissime aspettative, motivate anche dalla nomea dei Platinum Games, sorti dalle ceneri dei Clover Studios già autori negli ultimi anni di titoli dal calibro di Okami o di Viewtiful Joe. Quando però si carica un titolo di troppe attese, si rischia in molti casi però di rimanerne delusi alla prova dei fatti; anticipiamo subito che questo non é fortunatamente il caso di MadWorld, che fin dal primo attimo di gioco fa capire al giocatore di ritrovarsi al cospetto di una grandissima produzione.
In una città letteralmente impazzita ed in preda al panico, é stato organizzato un reality show dove i concorrenti, dei folli assassini dalle varie fattezze, devono eliminarsi a vicenda per scalare il ranking fino ad arrivare al remunerativo primo posto. Tra di loro spicca Jack, il nostro amato protagonista, un carismatico omone, dotato, oltre che di un fisico massiccio, anche di una motosega alloggiata sopra il suo braccio destro e sempre pronta all'uso. Fin qui, come trama, niente di troppo diverso dal primo Manhunt, ma Madworld sarà in grado di sorprendervi anche dal punto di vista narrativo, grazie anche a degli ottimi dialoghi ed alle scene di intermezzo che ci aiuteranno anche a fare luce sul passato, e soprattutto sul futuro di Jack.
La scelta stilistica degli sviluppatori é naturalmente la prima cosa che cattura l'attenzione dei giocatori; l'utilizzo quasi esclusivo del bianco e nero, che ricorda da vicino alcune delle opere di Frank Miller (in primis Sin City), funziona benissimo. Certo, l'idea ci aveva già entusiasmato in fase di anteprima, ma il vederlo dal vivo é ancora più impressionante, e dimostra come il Wii se ben sfruttato possa dare importanti soddisfazioni anche dal punto di vista tecnico. Questo dualismo cromatico sarà comunque intervallato molto spesso anche da altri due colori: il giallo ed il rosso. Il primo sarà la rappresentazione grafica delle onomatopee, mentre il rosso sarà ovviamente il colore del sangue, che scorrerà davvero copioso per le strade di Varrigan City.
E qui siamo costretti a virare verso l'abusato binomio violenza e videogiochi, una accoppiata in grado di scatenare le ire delle associazioni di genitori e non solo, sempre pronti a scandalizzarsi quando l'universo videoludico incrocia i suoi contenuti con tematiche adulte. MadWorld é infatti (giustamente) un titolo vietato ai minori di anni 18, una scelta senza dubbio inappuntabile, che ha dato la possibilità ai Platinum Games di realizzare tutto quello che volevano senza alcuna limitazione, e che speriamo dirotti i consumatori minorenni verso altri prodotti. La violenza proposta da MadWorld raggiunge uno dei picchi più alti nella storia dei videogiochi, ma é allo stesso tempo così eccessiva e così mescolata all'ironia, da risultare dannatamente divertente.
Giusto per rendere meglio l'idea, in MadWorld, che in fin dei conti non é altro che la trasposizione moderna dei mai dimenticati picchiaduro a scorrimento, bisogna raggiungere determinati punteggi per sbloccare all'interno del singolo stage, nuove locazioni, armi aggiuntive o le sfide con i boss. Come si fa a racimolare i punti? Semplicemente arrecando dei danni ai numerosissimi avversari che ci terranno sempre compagnia, e per ottenere punteggi maggiori nel minor tempo possibile dovremo cercare di scatenare la nostra fantasia e sfruttare al meglio le possibilità di interazione dei vari livelli. Ecco che quindi potremo strappare un cartello stradale dal terreno per conficcarlo nella testa del malcapitato di turno, mettergli un pneumatico attorno al torace, e poi sbatterlo ripetutamente su una parete costellata da spuntoni.
Questo appena descritto é un ottimo modo per ottenere un buon punteggio, ma le possibilità, come si suol dire, sono infinite. Potremo dar fuoco ai nostri avversari, gettarli sotto treni in corsa, farli diventare cibo per piranha, o ancora schiacciarli sotto presse oppure scagliarli sui fili dell'alta tensione, senza naturalmente dimenticarci poi di utilizzare la nostra fida motosega. In tutto questo concerto di morti e mutilazioni, il sistema di controllo funziona in maniera pressoché perfetta. Con lo stick analogico si muove Jack e con un rapido scossone del nunchuk potremo eseguire un balzo all'indietro, o un salto in alto con Z. Il Wii Mote se scosso in avanti servirà per colpire con un pugno, mentre A e B serviranno rispettivamente per afferrare i nemici (principalmente), ed attivare la sega elettrica. Un utilizzo del “telecomando” quindi, davvero intelligente, dato che viene sfruttato in maniera saggia senza mai richiedere un dispendio fisico eccessivo alle nostra braccia, come spesso accade invece in molti altri titoli.
In MadWorld la giocabilità fa rima con varietà; i livelli sono infatti in continua mutazione, e molto spesso il “modus operandi” classico sarà intervallato da dei quick time event (specialmente negli scontri con i boss) dove dovremo eseguire con velocità e precisione i comandi indicati sullo schermo, o da dei minigiochi piuttosto particolari. A proposito di questi ultimi possiamo citarne alcuni a titolo di esempio; dovremo giocare a golf con le teste dei nostri concorrenti, lanciarli sopra dei bidoni per farli poi esplodere come petardi, o ancora afferrarli per poi spiaccicarli come se fossero delle freccette umane su degli appositi tabelloni.
Fino a qui abbiamo solamente decantato le lodi di un gioco, che in effetti a ben poco da farsi rimproverare; se proprio vogliamo trovare il pelo nell'uovo, bisogna soffermarsi un attimo sulla longevità, dato che in teoria potrebbero bastare anche dieci ore per arrivare ai titoli di coda, e la rigiocabilità é legata più che altro al desiderio di scoprire tutti i segreti del gioco, piuttosto che alla modalità multigiocatore limitata ad una sfida a due nei minigiochi.
Ritornando all'aspetto grafico, abbiamo già sottolineato come ci troviamo ad uno dei titoli più spettacolari per Wii, non solo per lo stile utilizzato, ma anche per le animazioni, caratterizzazione e realizzazione dei personaggi e degli ambienti ed una sapiente cura dei dettagli. Anche sul lato audio gli sviluppatori non hanno lesinato, in alcuni casi anche esagerando; musiche varie ed adatte, effetti assolutamente realistici, ed anche un commento, in stile telecronaca, tutto in italiano, ad opera di due pazzi scatenati assolutamente sboccati. Avevamo riposto su MadWorld tante speranze in fase di anteprima, e la nostra fede é stata premiata; per tutti coloro che aspettavano da tempo un titolo sul Wii così “massiccio”, violento, divertente ed esagerato l'attesa é finalmente finita!