Mafia UN'OFFERTA CHE NON PUOI RIFIUTARE Detective Norman, posso sedermi? Lasci che mi presenti: mi chiamo Thomas Angelo, e sono un Mafioso ( "I'm a Mafioso" ). Lo sono dal 1930: al tempo ero un tassista, ma due Mafiosi, inseguiti dalla Famiglia rivale, mi hanno costretto a portarli al bar del loro Padrino. Il giorno dopo sono stato quasi ucciso dai Picciotti avversari, e non ho potuto far altro che chiedere protezione a Don Salieri, e da lì sono entrato nella sua organizzazione. Ed ora, a distanza di otto anni, sono qui a raccontarle tutta la mia storia.
AUTOMOBILI E GANGSTER ANNI '30 MAFIA è il gioco in cui siamo chiamati a ripercorrere le tappe fondamentali della storia di Thomas Angelo, diventato mafioso suo malgrado ma poi perfettamente integratosi nell'ambiente, finché "qualcosa" non l'ha portato a denunciare tutto alla giustizia (ma non vi dirò "cosa" per non rovinarvi la sorpresa). Il gioco ha una duplice identità: in esso si fondono egregiamente elementi di sparatutto in terza persona ed elementi di guida, questo perché di volta in volta Tom si ritroverà a doversi spostare da una parte all'altra della città a bordo di rombanti macchine d'epoca (a volte con calma e tranquillità, stando oltretutto attento a non prendere multe per eccesso di velocità, altre volte di corsa in concitati inseguimenti tra gangster e polizia in mezzo al traffico cittadino) oppure a dover correre qua e la con le armi in pugno uccidendo gli avversari che vorrebbero fare lo stesso con lui. Non c'è che dire: la vita del Mafioso è varia ed eccitante... e pericolosa!
Il filmato iniziale, come tutto il gioco, ha un taglio prettamente cinematografico
Tra i nomi degli sviluppatori emergono molti cognomi italiani "americanizzati"
Ecco il protagonista, Thomas Angelo, mentre si reca all'appuntamento
IN GIRO IN MACCHINA Quando sedete al volante di una vettura, il gioco assume in tutto e per tutto la configurazione tipica di un normale gioco di guida: avete acceleratore, freno, freno a mano, svolte, claxon (per scansare i pedoni o le altre auto), marce (volendo potete lasciarle in automatico) e visuali laterali. Gli elementi in più sono il limitatore di velocità, che una volta attivato impedisce alla vettura di superare i 60 Km/h (limite di velocità da rispettare se non volete "farvi pubblicità") e la possibilità, mediante il tasto di fuoco, di sporgere dal finestrino un'arma (a una mano, quindi una pistola e non un fucile o un mitra) in modo tale di prendere la mira col mouse e sparare su eventuali nemici.
Occhio, però, che se guardate dove state sparando non farete molta attenzione alla strada... Le vetture si danneggiano man mano che ricevono colpi, e soprattutto se è il motore a subire dei danni le loro prestazioni peggiorano. Niente paura: in qualsiasi momento del gioco è possibile scendere dalla macchina e saltarne su un'altra lì posteggiata (basterà scassinare la serratura... ci vorrà del tempo e delle cognizioni, ma questo non è problema per un vero Picciotto).
Da questo punto, tutti i filmati sono realizzati col motore di gioco (questo compreso)
L'impatto iniziale è a dir poco impressionante
Ogni giocatore avrà il suo profilo, con la sua configurazione, i suoi savegames e le sue modalità sbloccate
Quello che si credeva essere un gioco violento e volgare assume invece tutte le tinte dei film de "Il Padrino" e si trasforma così in un gioco di denuncia e protesta nei confronti dei Gangster e i Mafiosi degli anni ruggenti. Contemporaneamente, rimane un'ottima combinazione tra un gioco di guida ed uno sparatutto in terza persona. Un gioco vario e completo, per appassionati non giovanissimi.
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