Mafia: City of Lost Heaven
di
UN'OFFERTA CHE NON PUOI RIFIUTARE... ATTO II
"Mi chiamo Thomas Alison Angelo, ed al momento lavoro per Don Gambino Salieri e il suo braccio destro Frank Bix in compagnia dei Picciotti Sam Grail e Paulie Knife, mentre il meccanico Ralph Antani tarocca le macchine. Siamo recensori Mafiosi, e per noi i videogiochi sono una questione d'onore..."
"TAZ, ma che @££° hai scritto in questa rece?!?"
"Oops! Scusa, Lord, ma a furia di giocare a MAFIA sono entrato nel personaggio!!!"
PARLANDO SUL SERIO
Probabilmente molti di voi avranno già sentito parlare di MAFIA, visto che questo gioco ha suscitato moltissime polemiche quando è stato pubblicato per PC, quasi due anni fa. Adesso che il titolo degli Illusion Softworks fa la sua apparizione su consolle, è giunto il momento dargli uno sguardo sia obiettivo sia, immancabilmente, comparativo. Per tutti coloro i quali non sapessero di che cavolo di gioco stiamo parlando, diremo che MAFIA unisce in se, come il forse più noto GTA3, le caratteristiche di un gioco di guida e di uno sparatutto in terza persona: in esso saremo chiamati a rivivere le avventure del mafioso Thomas Angelo, dal giorno in cui la sua vita di tassista cambiò radicalmente e fino all'episodio che lo portò ad allontanarsi dalla sua "Famiglia" per cercare la protezione della polizia. Nel gioco, pertanto, si alterneranno delle sezioni alla guida di auto d'epoca (l'intera vicenda si svolge tra il 1930 e il 1938), siano esse semplici passeggiate o concitati inseguimenti tra gangster e polizia, e delle sezioni a piedi in cui bisognerà combattere per la propria salvezza a colpi di pistole, fucili e mitra (il mitico "Tommy Gun"), il tutto collegato da una bellissima trama dai risvolti degni di un vero "Il Padrino".
ORDINARIA AMMINISTRAZIONE
Nelle sezioni di guida, i comandi di base non differiranno particolarmente da quelli di un normale gioco di guida, salvo per il fatto che il cambio è indissolubilmente automatico: avrete pertanto l'analogico sinistro per guidare, un tasto per l'acceleratore, uno per il freno/retromarcia, e uno per il freno a mano, più due tasti per le visuali laterali (che se premuti simultaneamente daranno la visuale posteriore); inoltre, saranno disponibili un tasto per il cambio di visuale e uno per la visualizzazione della mappa. Fin qui tutto normale, se non fosse che in MAFIA si spara anche mentre si guida: all'elenco precedente pertanto vanno ad aggiungersi un tasto per sporgere il braccio dal finestrino ed aprire il fuoco, oltre a due tasti per scorrere le armi. Il tasto per ricaricare l'arma è lo stesso del freno, e anche se la cosa può far storcere il naso in realtà è sensata: provatevi voi, infatti, a ricaricare una pistola mentre guidate senza rallentare almeno un po'... Chiude la parata, ovviamente, il tasto per salire e scendere dall'auto. Quando siete a terra, i comandi abbracciano tutta un'altra serie di movimenti: oltre ai due analogici, utilizzati uno per muoversi e l'altro per guardarsi intorno, e ai già citati tasti per scegliere l'arma, sparare e ricaricare, avremo infatti a disposizione i comandi per accovacciarci, per rotolare e per saltare/arrampicarsi. Inoltre, per semplificare il sistema di controllo (notoriamente, gli FPS sono più controllabili mediante mouse piuttosto che mediante gamepad), i convertitori hanno pensato bene di aggiungere due tasti per scorrere i nemici, fornendo una sorta di "mira automatica" decisamente comoda ed affidabile, anche se destinata a essere interrotta dal minimo movimento e pertanto inutilizzabile in situazioni di scontri concitati con nemici numerosi o molto mobili.
REALIZZAZIONE (O CONVERSIONE) TECNICA
Se è vero che riproporre un gioco quasi due anni dopo la sua uscita presuppone riproporre una grafica vecchia di due anni, bisogna dire subito che a suo tempo la grafica di MAFIA era un vero gioiellino, e che ancora adesso mantiene immutato il suo fascino in quegli elementi che hanno fatto morir d'invidia i concorrenti. Tanto per dirne una, ancora una volta i visi hanno dello stupefacente, così come la ricostruzione di moltissimi modelli d'auto d'epoca è indubbiamente minuziosa. Inoltre, c'è da dire che questa conversione sfrutta in maniera egregia il chipset grafico della PS2, fornendo prestazioni fluide e veloci anche in quelle situazioni in cui il gioco tendeva a scattare (spesso anche orribilmente) su PC per l'epoca anche abbastanza prestanti.