Magic the Gathering - Battlegrounds

Magic the Gathering  Battlegrounds
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Magic the Gathering - Battlegrounds

Il genio che ebbe l'intuizione che le carte potessero diventare un business miliardario fu Richard Garfield, inventore di quel gioco, al secolo Magic the Gathering, noto come uno dei più grandi successi commerciali della storia dell'intrattenimento da "tavolo". Il meccanismo che sta dietro Magic è piuttosto semplice. Le carte possono essere acquistate in mazzi base o sotto forma di bustine di espansione all'interno dei quali sono contenute un certo numero di carte divise tra terre (le fonti dell'energia magica) e altre carte più o meno rare. Con queste è possibile mettere insieme un mazzo, chiamato grimorio, col quale duellare con un mago avversario. I due maghi si affrontano in uno scontro a colpi di creature, incantesimi ed evocazioni con l'unico obbiettivo di eliminare il contendente, acquisendo così il diritto di entrare in possesso di una delle carte del grimorio del nemico appena battuto.


Magic deve una buona parte del proprio successo non solo alla bontà del sistema di gioco ma anche a quelle che sono le fasi antecedenti alla partita. Lo studio delle proprie carte è fondamentale se si vuole costruire un mazzo sempre più potente: ma per far ciò è necessario acquistarne di nuove (magari sperando di trovare quella carta rara che permetterebbe di effettuare al proprio mazzo il salto di qualità) o scambiare le proprie con gli altri giocatori.
Magic the Gathering Battlegrounds propone una sorta di compendio digitale (anche se limitato in quanto a creature e incantesimi utilizzabili) di ciò che Magic, il gioco di carte, rappresenta. Anche se in questo caso la struttura del gioco originale viene in parte snaturata per dare vita ad un gioco d'azione nel quale conta maggiormente la velocità d'esecuzione piuttosto che il ragionamento che porta alla scelta della mossa successiva. Il duello viene qui riproposto inquadrando i due duellanti con una telecamera laterale (posta ad una certa angolazione dal terreno) con la quale potremo tenere sott'occhio l'area di gioco. Le arene nelle quali si affrontano i maghi sono separate in due parti uguali tramite una linea magica; ogni porzione rappresenta l'area d'azione di ogni mago. Entrare nel dominio dell'avversario equivale a ricevere danni certi nel caso ci si soffermasse troppo a lungo (qualche secondo), ma è altresì utile per rubare con veloci sortite i cristalli di mana comparsi in terra nemica.

Questi sono fondamentali per ripristinare il livello di energia magica, intaccato ogni qual volta si lanciano incantesimi e si evocano le creature magiche. In definitiva il sistema di controllo ci permette di spostare liberamente il nostro mago per tutta l'area di gioco per mezzo del joystick analogico sinistro. Le mosse di base comprendono un tasto per usare la barriera, utile, se utilizzata in tempo, per dimezzare i danni subiti, e un tasto per effettuare attacchi fisici, utile in casi estremi, quando siamo costretti a duellare corpo a corpo con le creature nemiche. I tasti restanti, i più importanti nell'economia del gioco, sono assegnati all'evocazione delle creature (potremo controllarne fino a cinque contemporaneamente), e al lancio degli incantesimi. Ogni azione, a parte l'attacco fisico ed il movimento, sottrae una certa quantità di energia magica che potrà essere ripristinata raccogliendo i cristalli di mana che di quando in quando appaiono nell'area di gioco. Lo scopo ultimo è quello di sconfiggere il mago avversario riducendo a zero i suoi punti vita. Per l'occasione dovremo attaccarlo con le creature evocate (queste agiranno autonomamente attaccando il mago avversario a testa bassa) o con gli incantesimi di attacco diretto. Inoltre potremo utilizzare incantesimi difensivi o stregonerie per potenziare le nostre creature.

Magic the Gathering - Battlegrounds
6

Voto

Redazione

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Magic the Gathering - Battlegrounds

Magic, il gioco di carte, è complessivamente un gioco interessante, divertente e con una elevata profondità. Profondità che necessità però dei giusti tempi: non per nulla la sua struttura a turni consente di elaborare in tutta calma la mossa successiva. Battlegrounds snatura lo spirito del gioco originale proponendo, in definitiva, una sorta di combattimento uno contro uno in tempo reale nel quale molto spesso emerge e vince chi preme più velocemente i tasti del joypad: perdere "troppo" tempo per ponderare attentamente la mossa successiva equivale a subire parecchi danni. Anche slegandolo dal gioco di carte da cui prende il nome e valutandolo per i propri contenuti ludici Battlegrounds non riesce a brillare; non ci sono reali motivazioni per proseguire nel gioco principale se non scoprire le nuove creature e i nuovi incantesimi da utilizzare in multiplayer. Nonostante questo, il gioco potrebbe ritagliarsi una fetta di estimatori tra coloro che apprezzano l'immediatezza a discapito della profondità. I fan di Magic guardino altrove: non è questo il videogame che aspettavano con impazienza.

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