Magic: The Gathering Duels of PlanesWalkers 2013
di
Roberto Vicario
É ormai pratica comune vedere titoli che hanno avuto successo e risalto in altri settori ludici approdare anche nel mercato dei videogiochi sotto forma digitale, sia come prodotto pacchettizzato ma in particolar modo prediligendo il versate arcade.
Tra un gioco in scatola e l'altro (Ticket to Ride, Catan o Carcassone giusto per citarne alcuni) non sono mancati anche titoli ispirati al mondo delle trading cards. Giochi di carte apparentemente complessi ma che racchiudono al loro interno tantissimi elementi validi e ricchi di divertimento.
Tra questi, uno dei massimi esponenti é sicuramente Magic: The Gathering. Creato nel lontano 1993 da Richard Garfield (autore tra l'altro di un recente gioco in scatola chiamato King of Tokio, di cui vi consigliamo la prova) questo gioco di carte di chiara ispirazione fantasy ha spopolato in tutto il globo portando il marchio ad una produzione di massa in termini di espansioni, che ad oggi raggiunge la ventina. Il successo é stato fiutato anche sul mercato digitale e così, da ben tre anni, Wizard of the Coast propone una versione più user friendly e immediata su diversi device di gioco. Grazie ad un codice di gioco mandatoci dal distributore italiano abbiamo potuto testare non solo la versione base del gioco, ma anche la recente espansione uscita sul marketplace.
Siamo tutti un po maghi
Ma cos'é Magic? Domanda più che legittima visto che non tutti sono avvezzi al gioco delle carte da collezione. In poche parole, lo scopo é quello di sconfiggere il mago avversario partendo entrambi da venti punti vita. Per farlo dovremo utilizzare il nostro mazzo da gioco (chiamato grimorio) che al suo interno contiene il mana, utile ad evocare creature e magie - stereotipato sotto forma di terre - oltre ovviamente alle già citate creature e incantesimi a favore nostro o sfavore dell'avversario. La particolarità della disputa é data dalle diverse fonti di mana. Le terre, infatti, sono associate a dei colori: montagne color rosso, foreste color verde, paludi color grigio e così via. I colori influiscono sul tipo di creature e magie che si posso evocare, rendendo così divertente la creazione del proprio mazzo da gioco che di solito viene realizzato o mono o bicolore.
In questa versione digitale, i mazzi da gioco sono già formati e rappresentati con dei valori in stelle per quanto riguarda la velocità del mazzo, la grandezza delle creature al loro interno e la sinergia delle carte. Esattamente come nel gioco cartaceo, questi elementi determinato le strategie che devono essere utilizzate dal giocatore nel momento in cui gioca il mazzo.
Per i neofiti del genere, gli sviluppatori hanno inserito un tutorial valido ed estremamente veloce, così che in dieci minuti tutti siano in grado di capire come funziona il gioco.
Uno volta presa dimestichezza con le regole potremo cimentarci in diverse modalità di gioco sia singolo che multigiocatore. Nel primo caso ci troveremo catapultati nel mondo di Shandalar dove ci attendono diverse sfide contro altri maghi in cui verranno messe gradualmente alla prova tutte le nostre abilità. Oltre al discreto numero di duelli presenti, per quello che abbiamo notato, anche l'intelligenza artificiale svolge un lavoro soddisfacente con un grado di sfida valido e credibile che cresce con l'avanzare della storia. Non sempre infatti l'attacco a testa bassa si rivelerà la tattica vincente, ma in più di una disputa ci verrà chiesto di utilizzare con giudizio le carte del nostro deck per risolvere lo scontro a nostro favore.
Cuore pulsante dell'esperienza é ovviamente la componente multgiocatore che permetterà ai provetti maghi sparsi per il mondo di cimentarsi in furiosi scontri all'ultimo incantesimo. Le modalità di gioco presenti sono abbastanza simili a quelle dello scorso anno e prevedono scontri 1 contro 1, 2 contro 2 e tutti contro tutti. Dobbiamo segnalare inoltre l'assenza della variante ArchEnemy a favore di un novità chiamata Plane Chase che introduce elementi casuali all'interno della disputa. Modalità divertente all'inizio, ma che rischia di stancare nel breve periodo.
Versione nuova, vecchi errori
Se fin qui abbiamo sottolineato gli elementi positivi del titolo, che si dimostra a conti fatti l'entry level perfetto per chi viene per la prima volta a contatto con questo universo, non possiamo esimerci dal sottolineare con rammarico la presenza di problemi già assodati nelle precedenti edizioni. Su tutti, il più grave é sicuramente la mancanza di retrocompatibilità con le versioni precedenti del prodotto. Questa scelta, oltre che estremamente fastidiosa nei confronti di chi ha comprato tutti gli anni il titolo, va contro i principi base del gioco. Da sempre, infatti, pur controllato da diversi tipi di regolamenti il gioco originale ha permesso la costruzione di deck contenenti carte di espansioni diversi. A questo problema si collega a doppia mandata anche il secondo grande limite di questo titolo: la poca profondità del deck building.
Uno dei grandi divertimenti di Magic, infatti, é proprio la possibilità di creare da zero il proprio mazzo di gioco, scegliendone il contenuto tra migliaia di carte. Nella versione digitale questa possibilità é estremamente ridotta e si limita all'aggiunta di 30 carte per ogni deck. Un problema estremamente difficile da digerire sopratutto per chi, avendo già dimestichezza con il gioco originale, vorrebbe provare a cimentarsi nella costruzione di un mazzo digitale. Un limite che anche in questo caso era già stato sottolineato in passato ma che sembra non aver toccato in maniera così diretta gli sviluppatori. Sarebbe bello che, per la versione 2014, gli sviluppatori introducessero un sistema simile all'ultimate team di FIFA 13 in cui i giocatori possono comprare bustine virtuali contenenti terre, mostri e magie aggiuntive si da collezionare, ma anche utili per comporre il proprio deck di gioco.
Di fatto, anche quest'anno i giocatori che vorranno ampliare il gioco base dovranno fare riferimento unicamente ad una serie di espansioni, sicuramente ben fatte, che aggiungono nuovi deck già costruiti e una serie di sfide inedite. Contenuti sicuramente soddisfacenti ma che non nascondo gli evidenti limiti che da diverso tempo si porta dietro questo progetto.
Tirando le somme quindi, Magic: The Gathering - Duelist of Planewalkers 2013 é un prodotto soddisfacenti ma che cade nello stesso errore dei suoi predecessori per quel che riguarda la profondità di gioco e la retrocompatibilità. Se siete neofiti del brand questo potrebbe comunque rivelarsi un ottimo acquisto per iniziare la strada della magia.
Tra un gioco in scatola e l'altro (Ticket to Ride, Catan o Carcassone giusto per citarne alcuni) non sono mancati anche titoli ispirati al mondo delle trading cards. Giochi di carte apparentemente complessi ma che racchiudono al loro interno tantissimi elementi validi e ricchi di divertimento.
Tra questi, uno dei massimi esponenti é sicuramente Magic: The Gathering. Creato nel lontano 1993 da Richard Garfield (autore tra l'altro di un recente gioco in scatola chiamato King of Tokio, di cui vi consigliamo la prova) questo gioco di carte di chiara ispirazione fantasy ha spopolato in tutto il globo portando il marchio ad una produzione di massa in termini di espansioni, che ad oggi raggiunge la ventina. Il successo é stato fiutato anche sul mercato digitale e così, da ben tre anni, Wizard of the Coast propone una versione più user friendly e immediata su diversi device di gioco. Grazie ad un codice di gioco mandatoci dal distributore italiano abbiamo potuto testare non solo la versione base del gioco, ma anche la recente espansione uscita sul marketplace.
Siamo tutti un po maghi
Ma cos'é Magic? Domanda più che legittima visto che non tutti sono avvezzi al gioco delle carte da collezione. In poche parole, lo scopo é quello di sconfiggere il mago avversario partendo entrambi da venti punti vita. Per farlo dovremo utilizzare il nostro mazzo da gioco (chiamato grimorio) che al suo interno contiene il mana, utile ad evocare creature e magie - stereotipato sotto forma di terre - oltre ovviamente alle già citate creature e incantesimi a favore nostro o sfavore dell'avversario. La particolarità della disputa é data dalle diverse fonti di mana. Le terre, infatti, sono associate a dei colori: montagne color rosso, foreste color verde, paludi color grigio e così via. I colori influiscono sul tipo di creature e magie che si posso evocare, rendendo così divertente la creazione del proprio mazzo da gioco che di solito viene realizzato o mono o bicolore.
In questa versione digitale, i mazzi da gioco sono già formati e rappresentati con dei valori in stelle per quanto riguarda la velocità del mazzo, la grandezza delle creature al loro interno e la sinergia delle carte. Esattamente come nel gioco cartaceo, questi elementi determinato le strategie che devono essere utilizzate dal giocatore nel momento in cui gioca il mazzo.
Per i neofiti del genere, gli sviluppatori hanno inserito un tutorial valido ed estremamente veloce, così che in dieci minuti tutti siano in grado di capire come funziona il gioco.
Uno volta presa dimestichezza con le regole potremo cimentarci in diverse modalità di gioco sia singolo che multigiocatore. Nel primo caso ci troveremo catapultati nel mondo di Shandalar dove ci attendono diverse sfide contro altri maghi in cui verranno messe gradualmente alla prova tutte le nostre abilità. Oltre al discreto numero di duelli presenti, per quello che abbiamo notato, anche l'intelligenza artificiale svolge un lavoro soddisfacente con un grado di sfida valido e credibile che cresce con l'avanzare della storia. Non sempre infatti l'attacco a testa bassa si rivelerà la tattica vincente, ma in più di una disputa ci verrà chiesto di utilizzare con giudizio le carte del nostro deck per risolvere lo scontro a nostro favore.
Cuore pulsante dell'esperienza é ovviamente la componente multgiocatore che permetterà ai provetti maghi sparsi per il mondo di cimentarsi in furiosi scontri all'ultimo incantesimo. Le modalità di gioco presenti sono abbastanza simili a quelle dello scorso anno e prevedono scontri 1 contro 1, 2 contro 2 e tutti contro tutti. Dobbiamo segnalare inoltre l'assenza della variante ArchEnemy a favore di un novità chiamata Plane Chase che introduce elementi casuali all'interno della disputa. Modalità divertente all'inizio, ma che rischia di stancare nel breve periodo.
Versione nuova, vecchi errori
Se fin qui abbiamo sottolineato gli elementi positivi del titolo, che si dimostra a conti fatti l'entry level perfetto per chi viene per la prima volta a contatto con questo universo, non possiamo esimerci dal sottolineare con rammarico la presenza di problemi già assodati nelle precedenti edizioni. Su tutti, il più grave é sicuramente la mancanza di retrocompatibilità con le versioni precedenti del prodotto. Questa scelta, oltre che estremamente fastidiosa nei confronti di chi ha comprato tutti gli anni il titolo, va contro i principi base del gioco. Da sempre, infatti, pur controllato da diversi tipi di regolamenti il gioco originale ha permesso la costruzione di deck contenenti carte di espansioni diversi. A questo problema si collega a doppia mandata anche il secondo grande limite di questo titolo: la poca profondità del deck building.
Uno dei grandi divertimenti di Magic, infatti, é proprio la possibilità di creare da zero il proprio mazzo di gioco, scegliendone il contenuto tra migliaia di carte. Nella versione digitale questa possibilità é estremamente ridotta e si limita all'aggiunta di 30 carte per ogni deck. Un problema estremamente difficile da digerire sopratutto per chi, avendo già dimestichezza con il gioco originale, vorrebbe provare a cimentarsi nella costruzione di un mazzo digitale. Un limite che anche in questo caso era già stato sottolineato in passato ma che sembra non aver toccato in maniera così diretta gli sviluppatori. Sarebbe bello che, per la versione 2014, gli sviluppatori introducessero un sistema simile all'ultimate team di FIFA 13 in cui i giocatori possono comprare bustine virtuali contenenti terre, mostri e magie aggiuntive si da collezionare, ma anche utili per comporre il proprio deck di gioco.
Di fatto, anche quest'anno i giocatori che vorranno ampliare il gioco base dovranno fare riferimento unicamente ad una serie di espansioni, sicuramente ben fatte, che aggiungono nuovi deck già costruiti e una serie di sfide inedite. Contenuti sicuramente soddisfacenti ma che non nascondo gli evidenti limiti che da diverso tempo si porta dietro questo progetto.
Tirando le somme quindi, Magic: The Gathering - Duelist of Planewalkers 2013 é un prodotto soddisfacenti ma che cade nello stesso errore dei suoi predecessori per quel che riguarda la profondità di gioco e la retrocompatibilità. Se siete neofiti del brand questo potrebbe comunque rivelarsi un ottimo acquisto per iniziare la strada della magia.
7.5
Voto
Redazione
Magic: The Gathering Duels of PlanesWalkers 2013
Magic: The Gathering Duels of PlanesWalkers 2013 é un ottimo punto di riferimento per chi vuole proovare a cimentarsi con questo importantissimo brand. Viceversa, i fan più accaniti della serie potrebbero storcere il naso di fronte ad alcune scelte che esattamente come negli anni precedenti, limitano parecchio la libertà d'azione e la costruzione del mazzo.