Manhunt
di
Stefano 'Myiazaki' Guzzetti
Atrocity Exhibition
L'armamentario a disposizione di James Earl Cash è abbastanza vario. All'inizio avrete a che fare solo con buste di plastica (per soffocare dolcemente il nemico) e schegge di vetro raccolte per terra. Col progredire dell'avventura avrete disporrete di mazze da baseball, piedi di porco, spranghe e vari aggeggi contundenti per poi arrivare a poter usare armi da fuoco vere e proprie; a questo punto anche voi potrete finalmente divertirvi a dare la caccia a qualcuno, proprio come succede nell'episodio dove dovrete cercare e ammazzare un uomo vestito da coniglio. L'azione dell'uccisione vera e propria, nel nuovo titolo della Rockstar, è quasi un rituale; esso è il godimento principale del nostro salvatore e, inquanto tale, ci vedrà impegnati in varianti d'uccisione degne del miglior Grand Guignol. Quando siamo alle spalle di un nemico, il gioco esegue immediatamente un auto-lock sul cranio del malcapitato; il lock si colorerà inizialmente di bianco e, più aspetteremo, più cambierà colore, progressivamente in giallo per poi concludere in rosso. Avremo quindi diversi livelli di violenza durante l'uccisione, passando da un livello normale (bianco) a un livello molto violento (rosso); ed è proprio l'impatto scenico quello che la Rockstar usa sapientemente sul giocatore, poiché, avendo la pazienza e la bravura di aspettare il lock rosso, avrete l'opportunità di assistere a delle scene di violenza altamente racapriccianti.
Dettagli Fetish
Una delle features più interessanti di Manhunt è l'implementazione dell'headphone set; ma per darvi la motivazione dell'uso di questa periferica è bene che prima sappiate una quanto segue. Durante il gioco, poiché non dovrete essere sorpresi dai vostri nemici, sarete costretti a muovervi in assoluto silenzio; per monitorare quanto rumore fate durante le azioni, avrete a disposizione un radar in basso a sinistra nello schermo. Più farete rumore e più il cerchio rosso che indica i rumori sarà grande. Spesso, per attirare l'attenzione di un vostro nemico mentre che siete nascosti in un angolo d'ombra, dovrete fare del rumore; per fare ciò potrete, per esempio, dare un colpo di spranga al muro. L'utilizzo dell'headphone set rientra in questo contesto appena descritto, e lo fa in modo abbastanza bizzarro. Se infatti vorrete fare del rumore senza stare a prendere a colpi le cose che vi circondano, basta che sussurriate qualcosa sul microfono e state certi che qualcuno verrà verso la vostra direzione; ma se per esempio, involontariamente, mentre giocate vostro fratello vi chiede dove avete messo il suo peluche preferito, beh, iniziate pure a scappare e, a partita terminata, scapperà anche vostro fratello.
C'è poi un grado di coinvolgimento maggiore nel sentire il Direttore che vi impartisce gli ordini in cuffia; sembra quasi che siate lì a fare realmente quelle sconcerie che tanto piacciono al nostro salvatore. Un'altra cosa particolare, in pieno stile Rockstar, e che vale la pena far notare, è il manuale del gioco. Appena aprirete la custodia quello che avrete di fronte agli occhi sarà un presunto catalogo di una certa Valiant Video Enterprises; sfogliando l'opuscolo vi sembrerà di consultare un elenco di film horror-fetish con tanto di descrizione e voto! Ma se prestate un'attenzione maggiore vi renderete conto che tra le mani avete il vero manuale del gioco con tanto di spiegazione di ogni minima cosa; che dire, geniali i grafici della Rockstar che anche questa volta hanno mostrato una grande maestria nell'essere alternativi e nello spiazzare l'utente.
Rumori dall'oltretomba
Per quanto rigarda il comparto sonoro, come accennato in fase di preview qualche tempo fa, alla Rockstar hanno giustamente scelto di non proporci delle musiche invadenti e alla fin fine ripetitive; durante il gioco, infatti, sentiremo più che altro rumori e suoni devianti. Tutto questo va a raccogliere a mani piene in quella che è la migliore tradizione della musica gotico-industriale che tende a volere creare uno stato di tensione interna nell'ascoltatore piuttosto che ammaliarlo con motivetti e ritornelli più o meno tristi. La qualità dei rumori e dei campionamenti è inoltre ottima e il tutto viene proposto in uno sfavillante Dolby Surround.
Discesa
Per concludere possiamo dire che questo nuovo titolo della Rockstar ha tutte le carte in regola per rimanere nei vostri ricordi futuri; il comparto tecnico è molto curato e il concept del gioco è abbastanza originale. Se sarete disposti a non pretendere elementi di esplorazione o risoluzioni di enigmi complessi, allora avrete tra le mani un titolo d'azione solido e divertente. Da notare l'assenza di una modalità multiplayer che forse avrebbe conferito al gioco uno spessore maggiore, soprattutto per quanto riguarda la longevità. Rimane comunque da lodare la Rockstar che ha creato un gioco nuovo e diverso, evitando di dormire sugli allori e proporci un clone di GTA.
Manhunt
8
Voto
Redazione
Manhunt
Ottima realizzazione tecnica, gameplay che riesce a metterci sia nei panni del cacciato, sia in quelli del cacciatore, il tutto condito da quella giustificata violenza che non mancherà di suscitare le critiche dei benpensanti e l'esaltazione dei giocatori più estremisti, che potranno divertirsi a eliminare i nemici in mille modi differenti. Ci sarebbero gli estremi per parlare di capolavoro assoluto, viste anche le ambientazioni decadenti riprodotte nei minimi particolari, ma i margini di miglioramento per Manhunt ci sono eccome e lanciamo la sfida a Rockstar per scioccarci ancora una volta, il prima possibile.