Mario Golf Toadstool Tour

Una questione di controllo
Come nel precedente episodio, la visuale durante il gioco si svolge in tera persona, con il nostro personaggio preferito di fianco in posizione di tiro. Sotto esso avremo una barra che, alla pressione del tasto A, inizierà a muoversi e ad aspettare di essere fermata (sempre attraverso il tasto A) entro i parametri da noi scelti; a seconda di come saranno le nostro scelte avremo tiri esterni, interni, forti, meno forti e quant'altro ancora. Avremo inoltre a nostra disposizione un'ampia scelta di ferri idonei a ogni tipo di situazione. Insomma, se da un lato il titolo Camelot si presenta come un gioco arioso, non impegnato e irriverente nei confronti della disciplina del Golf, in realtà esso è altamente simulativo e sa offrire anche al giocatore esperto ore e ore di sfide che ben troveranno un vero riscontro con la realtà. Nulla a che vedere quindi con la serie di Tiger Woods (edita da EA) quindi, che con il suo innovativo sistema di controllo e con la speranza di simulare la realtà, trasforma l'utente in un acrobata del joypad. L'interfaccia dei comandi in Mario Golf Toad Stool Tour, inoltre, è ottima, e si presta ottimamente alla conformazione del joypad del GameCube. Parlando sempre di controllo, ma questa volta emotivo, non possiamo non menzionare anche in questo titolo a 128 bit la possibilità offerta agli sfidanti durante le partite in multiplayer, di insultare o distrarre il giocatore con parole e schiamazzi vari attraverso la pressione di vari tasti. La cosa è simpaticissima visto che ogni personaggio ha un suo vocabolario (se così si può chiamare) esclusivo e, dal momento che il gioco è strazeppo di personaggi la curiosità di sentire tutte le amenità concesse non sarà da poco.

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Mazze di tutti i tipi
Per continuare la tradizione intrapresa vari anni or sono, anche questo nuovo titolo per GameCube presenta una marea di modalità di gioco adatti ai vari tipi di palato; unica nota di rimpianto (e anche grosso) è l'assenza del divertentissimo mini-golf inspiegabilmente abolito dal parco giochi di Toad Stool Tour. Ad accompagnare la classica modalità torneo, avremo lo Speed Golf (una vera e propria corsa contro il tempo con tanto di musichetta iperfrenetica a farci compagnia) dove vincerà chi terminerà le buche nel minor tempo possibile. Poi abbiamo il Ring Shoot, difficilissima modalità dove oltre a fare buca dovremo far passare la pallina nel mezzo di cerchi rotanti disseminati nel percorso. Il Coin Shoot invece si differenzia perché anziché dei cerchi questa volta dovremo centrare dei gruppi di monete; inutile dire che chi vincerà chi avrà più monete di tutti. Mario Golf Toadstool Tour inoltre è ultra farcito di personaggi da sbloccare; per fare questo dovremo gareggiare nella modalità Character Match, sfidare un personaggio e vincerlo, e renderlo quindi selezionabile nel menu principale.

Musica maestro (di golf)!!!!
Il comparto sonoro di questo nuovo titolo è molto ben curato e piacevole. Le musiche di sottofondo, come sempre, sono in chiave mariesca, non sono troppo invadenti e spesso, anzi, ci troveremo a fischiettarle. Ma a farla da padrona, come avete già letto, sono i versi dei personaggi, davvero ben caratterizzati e realmente divertenti. Nulla di apocalittico, per carità, ma tutto ciò è senz'altro un ulteriore nota di merito per un titolo che non annoia mai.

Una lunga attesa ben ricompensata
Possiamo fortunatamente affermare che Mario Golf è uno di quei titoli con proprietà etiliche. Più invecchia e più è buono. Al pari di titoli che hanno fatto la storia dei videogiochi, anche questo titolo della Camelot non risente minimamente del passare del tempo, soprattutto in un panorama videoludico frenetico e privo di contenuti come quello che stiamo vivendo. Mario Golf Toad Stool Tournament ci regala divertimento allo stato puro, senza fronzoli e abbellimenti inutili posti a mascherare una mediocrità nascosta. Procuratevi qualche amico e il divertimento sarà assicurato; ma non per un paio di giorni, bensì fino all'uscita del prossimo Mario Golf. Brava Camelot.

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