Mario Party 5
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Una volta sbloccati nella modalità principale un gran numero di mini games, si rendono più interessanti anche le altre modalità chiamate volgarmente di contorno. Il gioco ne offre davvero tantissime e tra le più interessanti non possiamo non citare il "Decathlon" dove si partecipa a 10 giochi di seguito e dove si ottengono dei punti in base al piazzamento in ogni prova fino ad arrivare dopo tutte le prove ad una classifica finale, e "Minigiochi a colori": ad ogni vittoria conseguita in un gioco il giocatore colora del suo colore una casella facente parte di una scacchiera e dove per vincere bisogna appunto conquistare il più alto numero di caselle.
Mario Party è un titolo nato quasi esclusivamente per il gioco in multiplayer, ma già dal precedente capitolo la Nintendo ha mostrato di voler realizzare una modalità "storia" per rendere il gioco appetibile anche per il singolo giocatore.
Il mondo dei sogni (la dimensione dove è ambientato questo quinto episodio)è in pericolo a causa del perfido Bowser (poteva essere diversamente?) e dei suoi sgherri, i mini Bowser. Nei panni dell'eroe di turno dovremo liberare uno alla volta i vari mondi (appartenenti ad altrettanti tematici sogni) mandando in bancarotta tutti e tre Bowserotti, facendoli perdere le monete battendoli nei minigiochi. Questa modalità, rivela certamente spunti interessanti, è più curata e coinvolgente della precedente, ed incrementa sicuramente la longevità del titolo, ma non riesce nella missione impossibile (o quasi) di rendere Mario Party 5 appetibile anche ai giocatori solitari.
Tecnicamente sono stati fatti grandi passi avanti rispetto al precedente capitolo: ora il motore è interamente tridimensionale ed il livello di dettaglio è molto più alto. Certo non è un gioco che stupisce per effetti speciali, però nel complesso svolge egregiamente il suo dovere. I personaggi sono ben modellati, le animazioni sono semplici ma funzionali e le tavole sono molto più ricche e spettacolare che in passato oltre che più leggibili e la scelta cromatica, ricca di colori accessi e solari è sicuramente azzeccata.
Il sonoro è nella norma: molti effetti sonori che alla lunga possono risultare un po' monotoni, canzoni orecchiabili che si rifanno nella maggior parte a classici motivetti Nintendo, e assenza del parlato (a parte qualche suono onomatopeico) sostituito da testi a schermo ben tradotti anche nella nostra lingua.
Mario party 5, è un ulteriore passo avanti rispetto al suo predecessore, risultando ancor più curato, vario e ricco. I minigiochi si fanno quasi tutto ben apprezzare per varietà, stile e semplicità e riescono nella difficile impresa ( di questi tempi) di far divertire in modo spensierato il giocatore.
L'unica riserva è attribuibile a chi non ha la possibilità o la voglia di giocare in singolo, la modalità storia è certamente più curata rispetto al passato, ma non basta nel difficile tentativo di attrarre il giocatore solitario. Per il resto con tre amici, tre joypad e tre pizze, ci sarà divertimento davvero alla portata di tutti.