Mario Party Advance

di Stefano Besi
Immaginarsi un Mario Party portatile significa sognare un divertente mix di amici e videogiochi trasferito per strada, sul treno e in qualunque altro luogo si voglia accendere il proprio Gameboy. Curiosamente, però, appena infilata la cartuccia, ci si accorge che il gioco punta in tutt'altra direzione: al centro dell'esperienza, infatti, c'è la modalità a un solo giocatore. Vi troverete catapultati su un tabellone simile a quello di un gioco da tavolo. Il pretesto della vostra avventura coinvolge il solito Bowser, che ha creato scompiglio spargendo per tutto il mondo le stramberie che dovrete recuperare. Per farlo, non dovrete fare altro che muovervi lungo il terreno di gioco di un numero uguale al valore del dado, recarvi in una delle locazioni presenti e risolvere la prova che vi verrà proposta.


In ogni casa o luogo che visiterete incontrerete qualcuno che vi chiederà di risolvere per lui un problema. La caratterizzazione di questi personaggi è uno degli aspetti più simpatici del gioco. Nonostante la grafica non spicchi per bellezza e complessità estetica, i momenti divertenti li vivrete proprio grazie all'ispettore Fungo 00, allo squalo Sushi, o a uno degli altri 52 personaggi. Alcuni di loro possiedono una sorta di "jingle" personale, che rappresenteranno piacevoli istanti anche per le vostre orecchie, visto che in generale sonoro e gli effetti volano via senza lasciare traccia. Molti personaggi vorranno semplicemente farvi misurare con un minigioco, altri richiederanno prove più complesse come recarvi in un altra locazione per recapitare un messaggio, oppure cercare un oggetto. Come in molti giochi di ruolo, vi ritroverete spesso a dover affrontare semplici missioni del tipo: "trova un oggetto e portalo in un altro luogo".In questo caso la differenza sta nel fatto che stavolta vi muoverete in un gioco da tavolo e i vostri lanci di dado saranno contati. Una volta terminati vedrete la schermata di game over. Sul tabellone esistono caselle grazie alle quali potrete vincere altri lanci e ogni tre turni vi si presenterà l'occasione di guadagnarne altrettanti superando l'obiettivo di un minigioco.

Questo sistema può risultare frustrante specie le prime volte, quando non avrete ancora acquisito un'adeguata pratica con i numerosi minigiochi: potrà capitarvi infatti di finire i dadi proprio sul punto di completare una missione che vi ha portato per un bel po' di tempo in giro per il tabellone. In questo caso non c'è nulla da fare: dovrete ricominciare da capo.
Forse, proprio per ovviare a questo problema, i minigiochi presentati non presentano alcuna difficoltà, anzi. Nella maggior parte dei casi basterà giocarli una volta per imparare come vincere e da quel punto in poi non vi creeranno più alcun problema, soprattutto quando scoprirete che gli ostacoli e le difficoltà sono sempre negli stessi punti. Superato lo scoglio iniziale non avrete più incertezze nel procedere con velocità verso il completamento del gioco, visto che acquisita un po' di esperienza avrete sostanzialmente tiri di dado infiniti.


Nonostante ciò alcune missioni restano frustranti perché sono molto lunghe e richiedono la soluzione di molti passaggi. Se fate un errore dovrete iniziarle da capo e vedere di nuovo tutte le scenette introduttive. Per esempio nella Banca Koopa dovrete scoprire chi è stato a trafugare i soldi e per farlo sarete tenuti a interrogare i tre sospettati che si trovano in giro per il tabellone. Dopo averlo fatto, in caso di errore nelle vostre deduzioni, sarete costretti a interrogarli tutti e tre di nuovo e questo vi porterà via un bel po' di tempo e parecchio divertimento.

La quasi totalità dei minigiochi sono stati pensati per un solo giocatore e già da questo si può notare la grande differenza nell'impostazione rispetto ai capitoli usciti per Gamecube. La parte multiplayer del gioco infatti è in netto secondo piano. Tra le varie stramberie che sbloccherete, troverete un simulatore di ventilatore, una lampada di Aladino da sfregare e qualche gioco da fare in quattro con un Gameboy solo. Un giocatore userà il tasto "R" un altro "L" e gli altri due si divideranno la croce direzionale e i tasti "A" e "B". Chiaramente i giochi avranno una complessità minima e vi divertiranno per non più di dieci minuti l'uno. Un'altra modalità vi consente di sfidarvi fino a 100 sempre sullo stesso Gameboy gareggiando a turno sui minigiochi.

Anche collegando due o più console non si ottiene l'effetto sperato: una gara di pinguini in cui voi non dovete far altro che osservare non è il massimo del divertimento, considerando anche che vincerete solo in base ai record che avrete messo nei minigiochi giocati in singolo. L'ultima risorsa è un tabellone di carta, regalato insieme al gioco e che si può sfruttare per dar vita a una partita con l'ausilio di un Gameboy, su cui visualizzare un dado virtuale e poco altro. Il multiplayer, per concludere, vi terrà impegnati per la durata di un viaggio in treno, o di una gita, non di più.
Un gioco con un basso livello di sfida che ne fa il prodotto ideale per il vostro cuginetto o la vostra nipotina. In tal caso non fatevi pregare e dopo averglielo comprato fateci qualche partita, il divertimento semplice e spensierato che regala coinvolgerà per un breve periodo anche voi.