Mario Power Tennis

di Paolo Mulas
Mario Tennis per Nintendo 64 è stato sicuramente uno dei migliori giochi sportivi della scorsa generazione, un titolo che riusciva a coniugare il divertimento e l'immediatezza con la profondità ed il rigore simulativo, tipico di produzioni dall'aspetto certamente più serioso.
A distanza di cinque lunghi anni, dopo una gestazione più che travagliata, ecco arrivare sui nostri Gamecube, Mario power tennis, che promette di entusiasmarci almeno quanto il suo predecessore. I Camelot, già responsabili del precedente episodio, (e rimanendo in ambito sportivo anche della serie Mario Golf) erano al lavoro sul suddetto titolo già da un paio d'anni, lo sviluppo sembrava procedere per il meglio, finché inaspettatamente non si decise di ricominciare daccapo. Il motivo? Il gioco appariva fin troppo simile a quello a 64 bit. La versione finale che ci troviamo ora tra le mani, invece, sembra aver trovato il giusto equilibrio tre vecchio e nuovo, introducendo alcune interessanti novità. Il primo impatto con Mario power tennis, soprattutto per chi ha avuto la fortuna di provare il prequel, è piuttosto soft; i comandi sono semplicissimi, i personaggi rispondono bene alle sollecitazioni del giocatore, ed è subito possibile iniziare ad affrontare le prime partite (ad un livello semplice chiaramente) con una certa dimestichezza. Ciò che traspare dai primi scambi, è quello di trovarsi per l'appunto con un titolo che ha molto da spartire con il suo prequel, fino a quando in procinto di colpire l'ennesima palla, Mario decide di utilizzare al posto della canonica racchetta un bel martellone con cui respingere la sfera al mittente con una potenza ed una velocità assolutamente impressionante. Ecco scoperta la prima grande novità per questo nuovo episodio. I Camelot hanno infatti optato per una decisa spettacolarizzazione dello sport e per una maggiore personalizzazione dei protagonisti. Ogni personaggio potrà vantare difatti due colpi speciali, uno per la fase difensiva, con il quale si raggiungerà agevolmente anche la pallina più lontana e data ormai per persa, ed uno per la fase offensiva, che renderà quasi irresistibile il nostro tiro.


Abbiamo così Wario che allungherà la sua racchetta con un braccio meccanico estensibile, Donkey Kong che utilizzerà una banana a mo' di boomerang per raggiungere una palla apparentemente fuori della sua portata, o Bowser che potrà usufruire di un potente tiro fiammeggiante e così via per tutti i personaggi. Questi super colpi sono sicuramente divertenti, sia da vedere e sia da eseguire, anche se essendo solamente due per ogni "tennista", in breve tempo avremo già avuto modo di scoprirli tutti. Oltre ad i personaggi, anche molti campi sono estremamente diversi da quelli a cui sono abituati Agassi e colleghi. In quello ispirato a Luigi's mansion, per esempio, avremo a che fare con dei fantasmi dispettosi, che ci lanceranno banane per farci scivolare, e che spesso si frapporranno tra noi e la palla impedendoci di raggiungerla. Niente in confronto a quello che ci dovremo sorbire nel campo di Donkey Kong, qui degli animali simili a coccodrilli passeggeranno in bilico nella rete, se colpiti finiranno nella metà campo del nostro avversario (e viceversa naturalmente) dove avranno modo di vendicarsi attaccandosi alla caviglie e rallentando così i movimenti dello sfortunato giocatore. Nonostante questo crogiolo di follie per quel che riguarda le abilità ed i campi, chi (come il sottoscritto) vorrebbe poter affrontare anche qualche partita a tennis più seriosa, non deve comunque preoccuparsi: è possibile, infatti, disabilitare i colpi speciali, ed inoltre sono presenti anche dei normali campi d'erba o di terra.
Come già sottolineato all'inizio, il gioco è veramente immediato, i tasti da memorizzare sono praticamente pochissimi, i soli pulsanti A e B sono deputati, a seconda delle combinazioni, ad effettuare tutte le varie tipologie di tiro, dal top spin allo slice, dal pallonetto alla schiacciata, non manca veramente nulla. La novità per quel che riguarda i controlli sono i due dorsali; con R avremo modo di utilizzare i colpi speciali, mentre con L potremo tuffarci nel tentativo di salvare qualche tiro molto angolato.


Il titolo è sicuramente molto divertente, le partite si susseguono via una dietro l'altra e non si registrano grandi difetti nel gameplay, con un unica nota negativa attribuibile ai colpi speciali, che tendono in alcune occasioni a spezzettare un po' troppo il ritmo del gioco. Il titolo non offre una grandissima sfida in single player e in breve tempo riusciremo ad aver la meglio sulla c.p.u. anche ai livelli di difficoltà più difficili, però la longevità è certamente assicurata dalla presenza di numerosissimi tornei (che daranno modo di sbloccare nuovi personaggi e nuove modalità) e dalle tante varianti alla semplice partita. Potremo difatti cimentarci in sfide alternative, dovremo per esempio colorare un disegno nel modo corretto indirizzando nell'area da pitturare la pallina dell'esatta tonalità, oppure prendere parte ad una difficile sfida con i fantasmi, nel tentativo di respingerli a pallettate all'interno dei loro quadri e cosi via. Mario Power tennis si rivela adattissimo per il multiplayer, fino a quattro giocatori potranno sfidarsi in appassionanti e divertentissime sfide, costituendo coppie di personaggi ben assortite (un potente tipo Donkey ed un veloce come Diddy), od a limiti della oscenità (quel pachiderma di Wario insieme al difensivista Waluigi). Peccato però che non si possano affrontare i vari campionati in doppio insieme ad un amico.

Graficamente il titolo si presenta subito benissimo, con una divertente sequenza in computer grafica che non si discosta poi più di tanto da quella del gioco. I personaggi sono dettagliati a dovere, animati in maniera splendida, e si muovono ad una velocità pazzesca con un frame rate incollato ai 60 fotogrammi per secondo. I campi, che si rifanno nel design alle nuove ambientazioni nate in questa generazione, offrono una pulizia delle texture davvero ottima, ed una scelta cromatica sgargiante e solare come in quasi tutte le produzioni Nintendo. Di grande impatto anche i numerosi effetti speciali (ammirabili soprattutto nei super colpi), relativi a trasparenze, esplosioni e riproduzione di luci ed ombre in tempo reale.Buono anche il sonoro, brani di sottofondo abbastanza azzeccate e simpatici campionamenti vocali dei personaggi. Il gioco vanta anche un buon doppiaggio in italiano (relativo al solo speaker), anche se i bravi traduttori di Nintendo avrebbero potuto lasciare a Shy Guy il suo nome originale anziché trasformarlo in "tipo timido". Mario Power Tennis, è il degno erede del suo ottimo predecessore a 64 bit, le novità lo rendono certamente più spettacolare e personalizzato rispetto al prequel, ma non certo meno appassionante ed immediato. Chi è alla ricerca di un titolo divertente, longevo e soprattutto adatto per il multiplayer, può trovare tutte queste caratteristiche in unico gioco, questo.