Mario Slam Basketball
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Seguendo l'ormai triste consuetudine che vede i titoli di punta per Nintendo Ds uscire in Europa con mesi di ritardo rispetto alle altre versioni, Mario Slam Basketball arriva anche sulle console di casa nostra.
Diciamo subito che se state cercando una rigorosa simulazione di pallacanestro, vi conviene cercare altrove. Più di quanto fosse avvenuto in passato per i vari Mario Tennis e Mario Kart, qui i programmatori della Square Enix si sono divertiti a rigirare come un calzino la disciplina originale. L'ambientazione è quella dei campetti da strada dove si andranno a formare squadre di tre elementi. A vostra disposizione avrete la solita cricca di Mario e di tutti i suoi amici e nemici, che si differenzieranno sia fisicamente sia sul piano tecnico in base a quello che sapranno dare in campo. Graficamente i personagi sono impressionanti. Realizzati con una grafica vettoriale che mai avevamo vista così dettagliata sul portatile Nintendo, sono animati ottimamente e con grande fluidità. Palleggiano, corrono, volteggiano per il campo con un realismo lascia sbalorditi.
Al lancio della palla a due si comincia a capire quanto la disciplina che ci si trova a giocare sia lontana dal basketball. Innanzitutto l'arbitro non c'è e il furto della palla avviene senza troppi complimenti a suon di cazzotti. Si nota poi che sono presenti dei bersagli, mobili, sul terreno di gioco. Palleggiandoci sopra velocemente otterrete monete e power up. I primi vi serviranno per incrementare il valore dei canestri. Ogni moneta raccolta sarà un punto in più quando segnerete. I power up serviranno soprattutto in fase difensiva per poter colpire gli avversari, magari con i classici gusci di tartaruga o con le bombe, per fermare la loro azione e sottrargli la palla. Non bisogna però distrarsi troppo nella raccolta delle monete, poiché quando venite colpiti, oltre al possesso palla, perdete anche il vostro bottino.
Uno dei maggiori tratti distintivi di Mario Slam Basketball è rappresentato dal sistema di controllo e dall'uso originale che si attribuisce al pennino. La maggior parte delle volte che si è fatto ricorso al touch screen in giochi d'azione, il suo utilizzo era alternativo a quello della croce direzionale. In Starfox gestiva le evoluzioni della navetta, in Rafael Nadal Tennis i movimenti del giocatore e la direzione dei colpi. L'uso dei tasti non era in discussione. Qui avviene il contrario: la leva direzionale è usata e il pennino gestisce tiri e passaggi. Inoltre in passato questi controlli innovativi erano alternativi ai tradizionali. Qui sono tassativi.
Già il nuovo sistema non è facile da digerire per i destrorsi, abituati sia ad utilizzare la penna con la destra che la croce con la sinistra. Per i mancini la situazione è peggiore. Anche sfruttando l'inversione dei comandi a loro offerta, non avranno mai il massimo della comodità. O useranno le direzioni con la sinistra ma il pennino con la destra, o saranno comodi col touch screen ma dovranno dirigere i movimenti con la destra, per giunta usando i quattro tasti invece della croce.
Per cercare di rendere il tutto meno traumatico, è stato previsto sia un esauriente tutorial sia una serie di minigiochi che vi aiuteranno ad allenarvi nelle diverse componenti dell'azione di gioco.
Il cuore sarà invece rappresentato dai tornei nei quali, dopo aver scelto i tre componenti della vostra formazione, dovrete sfidare i team composti dagli altri personaggi della cricca di Mario. Purtroppo le competizioni, di crescente livello di difficoltà, sono soltanto quattro e comunque di difficoltà non particolarmente spiccata. Una lacuna di questo titolo, che incide sulla relativa facilità di portare a termine con successo le competizioni, è rappresentata da un'intelligenza artificiale non particolarmente sviluppata. Anche ai livelli maggiori, prevedere le mosse della squadra computerizzata non difficile, il che rende molto meno divertente il tentativo di prevalere. Un piccolo incremento della varietà lo abbiamo con i nuovi campi e i nuovi personaggi sbloccabili. Elementi comunque meramente di contorno rispetto al cuore del gioco.
La cosa principale della quale si sente la mancanza in Mario Slam Basketball è la modalità per il gioco online. Ormai la maggior parte dei giochi sportivi, e non solo quelli, per questa console offrono la possibilità di sfidarsi tramite internet, appare strano come la Nintendo per un suo titolo di punta non lo abbia inserito. Se volete divertirvi con gli amici, non vi resta che averli presenti per sfidarvi tramite wifi.
Un titolo decisamente buono che però soffre per una modalità in singolo poco longeva. In parte compensa con il multiplayer locale ma se avessero previsto anche quello online, sarebbe stata tutta un'altra cosa.
Diciamo subito che se state cercando una rigorosa simulazione di pallacanestro, vi conviene cercare altrove. Più di quanto fosse avvenuto in passato per i vari Mario Tennis e Mario Kart, qui i programmatori della Square Enix si sono divertiti a rigirare come un calzino la disciplina originale. L'ambientazione è quella dei campetti da strada dove si andranno a formare squadre di tre elementi. A vostra disposizione avrete la solita cricca di Mario e di tutti i suoi amici e nemici, che si differenzieranno sia fisicamente sia sul piano tecnico in base a quello che sapranno dare in campo. Graficamente i personagi sono impressionanti. Realizzati con una grafica vettoriale che mai avevamo vista così dettagliata sul portatile Nintendo, sono animati ottimamente e con grande fluidità. Palleggiano, corrono, volteggiano per il campo con un realismo lascia sbalorditi.
Al lancio della palla a due si comincia a capire quanto la disciplina che ci si trova a giocare sia lontana dal basketball. Innanzitutto l'arbitro non c'è e il furto della palla avviene senza troppi complimenti a suon di cazzotti. Si nota poi che sono presenti dei bersagli, mobili, sul terreno di gioco. Palleggiandoci sopra velocemente otterrete monete e power up. I primi vi serviranno per incrementare il valore dei canestri. Ogni moneta raccolta sarà un punto in più quando segnerete. I power up serviranno soprattutto in fase difensiva per poter colpire gli avversari, magari con i classici gusci di tartaruga o con le bombe, per fermare la loro azione e sottrargli la palla. Non bisogna però distrarsi troppo nella raccolta delle monete, poiché quando venite colpiti, oltre al possesso palla, perdete anche il vostro bottino.
Uno dei maggiori tratti distintivi di Mario Slam Basketball è rappresentato dal sistema di controllo e dall'uso originale che si attribuisce al pennino. La maggior parte delle volte che si è fatto ricorso al touch screen in giochi d'azione, il suo utilizzo era alternativo a quello della croce direzionale. In Starfox gestiva le evoluzioni della navetta, in Rafael Nadal Tennis i movimenti del giocatore e la direzione dei colpi. L'uso dei tasti non era in discussione. Qui avviene il contrario: la leva direzionale è usata e il pennino gestisce tiri e passaggi. Inoltre in passato questi controlli innovativi erano alternativi ai tradizionali. Qui sono tassativi.
Già il nuovo sistema non è facile da digerire per i destrorsi, abituati sia ad utilizzare la penna con la destra che la croce con la sinistra. Per i mancini la situazione è peggiore. Anche sfruttando l'inversione dei comandi a loro offerta, non avranno mai il massimo della comodità. O useranno le direzioni con la sinistra ma il pennino con la destra, o saranno comodi col touch screen ma dovranno dirigere i movimenti con la destra, per giunta usando i quattro tasti invece della croce.
Per cercare di rendere il tutto meno traumatico, è stato previsto sia un esauriente tutorial sia una serie di minigiochi che vi aiuteranno ad allenarvi nelle diverse componenti dell'azione di gioco.
Il cuore sarà invece rappresentato dai tornei nei quali, dopo aver scelto i tre componenti della vostra formazione, dovrete sfidare i team composti dagli altri personaggi della cricca di Mario. Purtroppo le competizioni, di crescente livello di difficoltà, sono soltanto quattro e comunque di difficoltà non particolarmente spiccata. Una lacuna di questo titolo, che incide sulla relativa facilità di portare a termine con successo le competizioni, è rappresentata da un'intelligenza artificiale non particolarmente sviluppata. Anche ai livelli maggiori, prevedere le mosse della squadra computerizzata non difficile, il che rende molto meno divertente il tentativo di prevalere. Un piccolo incremento della varietà lo abbiamo con i nuovi campi e i nuovi personaggi sbloccabili. Elementi comunque meramente di contorno rispetto al cuore del gioco.
La cosa principale della quale si sente la mancanza in Mario Slam Basketball è la modalità per il gioco online. Ormai la maggior parte dei giochi sportivi, e non solo quelli, per questa console offrono la possibilità di sfidarsi tramite internet, appare strano come la Nintendo per un suo titolo di punta non lo abbia inserito. Se volete divertirvi con gli amici, non vi resta che averli presenti per sfidarvi tramite wifi.
Un titolo decisamente buono che però soffre per una modalità in singolo poco longeva. In parte compensa con il multiplayer locale ma se avessero previsto anche quello online, sarebbe stata tutta un'altra cosa.