Mario Tennis
di
Redazione Gamesurf
Superato l'esame, non proprio semplicissimo, dei primi match contro il computer, potremo impegnarci in qualcosa di un tantino più profondo, come l'opzione Tournament (torneo suddiviso in tre leghe), gli Special Match giocati con regole personalizzate oppure le rivisitazioni "Nintendo-Style" dello sport originale, che riprendono idee già sfruttate dalla casa di Mario in giochi come Mario Kart o Mario Golf. Una di queste tre opzioni alternative (Ring Shot, Bowser Stage e Piranha Challenge) vede i due tennisti impegnati a darsi letteralmente battaglia su un campo ondeggiante ambientato nel castello di Bowser e circondato dalla lava bollente. A ravvivare la già precaria situazione di gioco, si segnalano i Power Up in stile Mario Kart che appaiono ad intervalli regolari nei pressi della rete: ogni volta che il giocatore (o l'avversario computerizzato) entra in possesso di uno di questi Bonus, ha la possibilità di attivare un potenziamento che avrà effetti più o meno deleteri sull'altro giocatore. Come imparerete presto, una buccia di banana tirata vicino alla riga di fondo può avere conseguenze devastanti per il nostro avversario...Bonus a parte, il Bowser Stage viene giocato come una normale partita di tennis e rappresenta un'ottima alternativa ai soliti party game, nel caso in cui si abbia la possibilità di giocare in contemporanea con altri quattro amici
LA QUALITA' OLTRE LE MASCOTTE
Tecnicamente, Mario Tennis é una delle cose migliori che si siano viste sulla console a 64 bit di casa Nintendo. Se una frase del genere può sembrare eccessiva vista la semplicità dei modelli poligonali e delle texture, viene pienamente giustificata non appena si prende in mano il joypad e si spendono quelle due-tre ore di gioco necessarie ad apprezzare il lavoro svolto dagli sviluppatori. Mantenendo stabile un frame-rate che viaggia sempre sui 30 quadri al secondo circa, i Camelot sono riusciti a tirare fuori dal cilindro una serie di effetti speciali e chicche davvero impressionante, considerati i limiti tecnici della piattaforma. Particolarmente degno di menzione é il motion blur usato per i frequentissimi replay (uno dopo ogni punto. Hitmaker, sei all'ascolto?) e che fa il verso allo stesso effetto applicato da Sega a Virtua Tennis per Dreamcast. A questo si aggiungono gli ottimi effetti di luce intorno alla pallina, che illuminano i personaggi in modo realistico e spettacolare. Per finire, il "solito" audio da cartuccia non risulta affatto fastidioso, se non nei numerosi versetti delle varie mascotte Nintendo, simpatici e irrinunciabili per alcuni, odiosi e insopportabili per altri
LA QUALITA' OLTRE LE MASCOTTE
Tecnicamente, Mario Tennis é una delle cose migliori che si siano viste sulla console a 64 bit di casa Nintendo. Se una frase del genere può sembrare eccessiva vista la semplicità dei modelli poligonali e delle texture, viene pienamente giustificata non appena si prende in mano il joypad e si spendono quelle due-tre ore di gioco necessarie ad apprezzare il lavoro svolto dagli sviluppatori. Mantenendo stabile un frame-rate che viaggia sempre sui 30 quadri al secondo circa, i Camelot sono riusciti a tirare fuori dal cilindro una serie di effetti speciali e chicche davvero impressionante, considerati i limiti tecnici della piattaforma. Particolarmente degno di menzione é il motion blur usato per i frequentissimi replay (uno dopo ogni punto. Hitmaker, sei all'ascolto?) e che fa il verso allo stesso effetto applicato da Sega a Virtua Tennis per Dreamcast. A questo si aggiungono gli ottimi effetti di luce intorno alla pallina, che illuminano i personaggi in modo realistico e spettacolare. Per finire, il "solito" audio da cartuccia non risulta affatto fastidioso, se non nei numerosi versetti delle varie mascotte Nintendo, simpatici e irrinunciabili per alcuni, odiosi e insopportabili per altri
Mario Tennis
Mario Tennis
Le critiche mosse a Nintendo vanno solitamente a sfiorare aspetti come le sue scelte commerciali, la sua strategia per il software e l'atteggiamento "borioso" che riserva alla concorrenza e ai mezzi di informazione. Mai, se non nelle sedi dei più fanatici sostenitori Sega o Sony, si sente criticare Nintendo per la qualità del suo software, di cui Mario Tennis è solo l'ultima prova tangibile. Grandissima profondità di gioco, che rende il titolo adatto anche alla fascia di utenza più adulta, ottime modalità alternative e un supporto multiplayer eccezionale. Queste tre qualità rappresentano i motivi principali che dovrebbero spingere un giocatore che si rispetti a far sua l'ultima creazione Camelot, compreso chi odia con la massima convinzione lo sport del tennis e la grafica fortemente tenerosa. L'intensità da picchiaduro a incontri (bellissimo lo sguardo in cagnesco che si scambiano i contendenti a inizio partita), la grande simpatia dei personaggi e la quantità di bravura necessaria a padroneggiarlo a dovere riusciranno a vincere tutte le vostre resistenze...
Alessandro Martini
SECONDO COMMENTO
Mario Tennis è un titolo tanto prevedibile quanto apprezzabile. Prevedibile nella migliore accezione possibile del termine, applicato com'è a un gioco Nintendo, quindi prevedibilmente un piccolo classico. Una realizzazione tecnica davvero eccellente (l'immagine sembra, oltretutto, più "pulita" del solito per trattarsi di un gioco per N64) e, soprattutto, una giocabilità resa magnetica e coinvolgente grazie a una frenesia e a una profondità di gioco quasi insospettabili in un primo tempo. C'è da segnalare un sistema di controllo che effettivamente poteva essere realizzato al meglio e alcune rimostranze su determinati colpi (le smorzate e i colpi corti in generale sono troppo poco... corti!) possono effettivamente far storcere il naso, ma il panorama finale è talmente colmo di trovate azzeccate (le modalità di gioco "alternative") e di una giocabilità tanto divertente che non si può non consigliare Mario Tennis a chiunque abbia un nintendo 64.
Mattia Ravanelli
Alessandro Martini
SECONDO COMMENTO
Mario Tennis è un titolo tanto prevedibile quanto apprezzabile. Prevedibile nella migliore accezione possibile del termine, applicato com'è a un gioco Nintendo, quindi prevedibilmente un piccolo classico. Una realizzazione tecnica davvero eccellente (l'immagine sembra, oltretutto, più "pulita" del solito per trattarsi di un gioco per N64) e, soprattutto, una giocabilità resa magnetica e coinvolgente grazie a una frenesia e a una profondità di gioco quasi insospettabili in un primo tempo. C'è da segnalare un sistema di controllo che effettivamente poteva essere realizzato al meglio e alcune rimostranze su determinati colpi (le smorzate e i colpi corti in generale sono troppo poco... corti!) possono effettivamente far storcere il naso, ma il panorama finale è talmente colmo di trovate azzeccate (le modalità di gioco "alternative") e di una giocabilità tanto divertente che non si può non consigliare Mario Tennis a chiunque abbia un nintendo 64.
Mattia Ravanelli