Mario Tennis Open
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A ben sette anni di distanza dall'ultimo episodio inedito, la serie di Mario Tennis si arricchisce di un nuovo capitolo, il primo ad arrivare sul Nintendo 3DS. Mario Tennis Open é un titolo che se da una parte strizza l'occhio soprattutto al capostipite della saga (uscito per Nintendo 64), dall'altra porta un carico di novità che sfruttano a tutto tondo le caratteristiche della console.
Nonostante l'atmosfera festaiola tipica delle produzioni mariesche, il titolo dei Camelot é per certi versi una simulazione, se non rigorosa, perlomeno realistica dello sport in questione. Il fatto che i tennisti siano degli idraulici in sovrappeso, gorilla incravattati o principesse, non deve ingannare. A differenza della versione per Gamecube non ci sono, infatti, colpi “straordinari” o campi irti di ostacoli, ed il fattore primario da tenere in considerazione é dunque la propria abilità.
I primi quattro tornei che progressivamente andremo a sbloccare non costituiscono una grande sfida (eufemismo) ma sono comunque una palestra importante per potersi impratichire con i vari sistemi di controllo e per poter arrivare preparati alle successive competizioni o alle sfide online. A Mario Tennis Open ci si può cimentare in tante differenti maniere, così da assecondare il più possibile le varie tipologie dei giocatori. I più tradizionalisti potranno optare per i comandi classici, utilizzando dunque lo slide pad o la crocetta per muovere il tennista, mentre i tasti frontali, anche in combinazione tra loro permetteranno di effettuare i vari colpi come top spin, colpi di piatto, slice, pallonetti e smorzate.
In alternativa a questo sistema di controllo, si potranno anche toccare direttamente i comandi sul touch screen, come già sperimentato soprattutto in alcuni picchiaduro. Infine sarà possibile cimentarsi anche con una terza opzione che sfrutterà il giroscopio della console per colpire la pallina. Similmente a quanto accade anche in Wii Sports, in questo caso il movimento del giocatore sarà automatico e ci si dovrà dunque preoccuparsi esclusivamente dei colpi. In questo caso il gameplay non cambia radicalmente ma quasi, dato che dovremo fisicamente muovere il 3DS. Una regia dinamica inoltre andrà a zoomare verso l'azione rendendo il tutto ancor più spettacolare. Nonostante i vari sistemi di controlli possono essere considerati tutti egualmente validi, il modo tradizionale di giocare é quello che a lungo andare ci ha convinto maggiormente.
Come già accennato in precedenza ai livelli più bassi di difficoltà Mario Open Tennis é utile solamente per allenarsi un po', mentre la vera sfida può essere raggiunta soltanto nei tornei finali. In questo caso non basterà più affidarsi esclusivamente ai colpi classici, ma bisognerà cercare di sfruttare al meglio le aree “colpo di fortuna”. Nel campo appariranno in diverse occasioni dei riquadri di vario colore corrispondenti alle diverse tipologie di tiro, se si riuscirà ad effettuare il tiro richiesto questo diventerà molto più insidioso da respingere.
I puristi del tennis non si spaventino, non si tratta infatti di nessun colpo fuori dall'ordinario, ma anzi é una trovata che aggiunge un pizzico di strategia in più al gameplay, considerando anche che ad ogni tiro si potrà rispondere con un suo opposto che ci permetterà di ribattere in maniera più efficace. Sempre giocando a livelli più alti diventa fondamentale l'utilizzo dei pulsanti dorsali, L per poter uscire da un caricamento (i tiri più forti vanno caricati e durante questo frangente é impossibile muoversi) ed R per lanciarsi nel tentativo di raggiungere la palle più difficili. Se in singolo tutto fila liscio, nelle sfide in doppio, il compagno guidato dalla Cpu lascerà invece un po' a desiderare, soprattutto per lo sfruttamento (decisamente basso) dei colpi di fortuna. Per il resto siamo di fronte ad un classico titolo sportivo di Nintendo, con i personaggi differenziati per caratteristiche tecniche/fisiche (Mario adatto a tutte le occasioni, Bowser potente, Waluigi maestro della difesa e così via) e dove i Mii recitano un ruolo molto importante. Difatti il nostro alter ego digitale potrà essere personalizzato (acquistando racchette, polsino, scarpe e così via) con dei vari accessori che avranno dirette ripercussioni sulle abilità. Più si gioca e più si avrà la possibilità di sbloccare indumenti vari.
Il gioco online é certamente una delle grandi novità della serie nonché uno dei principali punti di forza del gioco. É possibile sfidare i propri amici ma altresì giocatori di tutta Europa, sia in un match singolo a 3 giochi oppure unicamente in un velocissimo tie break. Il gioco é molto popolare ed anche nelle ore più improbabili é sempre facilissimo trovare un avversario da affrontare, inoltre vincendo nelle sfide online si otterranno delle medaglie (raffiguranti i Mii avversari) che accumulate ci porteranno in dote nuove ricompense. Il multiplayer é disponibile anche per l'offline e peraltro basterà una sola cartuccia anche per giocare in quattro. Accanto alle modalità più classiche non potevano mancare anche in questi occasione dei minigiochi. Tra i quattro disponibiliquello che più ci ha incuriosito é sicuramente Super Mario Tennis. Si tratta in parole povere della rivisitazione del primo Super Mario Bros per Nes, dove saremo chiamati a palleggiare col gioco; potremo eliminare i goomba colpendoli con la pallina, oppure raccogliere le monete o ancora entrare nei popolarissimi tubi verdi. Attenzione però a non distrarsi troppo, bisogna concludere per tempo il livello e se si perdono tre palle arriverà l'impietoso game over.
Tecnicamente il gioco si difende piuttosto bene e l'effetto tridimensionale giova senza dubbio a capire con maggior precisione dove andrà a battere la pallina.Ottime le animazioni e la fluidità generale, mentre i campi speciali si fanno apprezzare per il design originale. Sonoro decisamente nella norma, anche se soprattutto nelle partite più combattute alcuni effetti tenderanno un po' a ripetersi. Immediato, divertente e curato, Mario Tennis Open é uno sportivo accessibile ma allo stesso tempo abbastanza rigoroso. Una volta conquistati tutti i tornei il gioco in singolo perde un po' d'interesse ma se avete la possibilità di giocare in multiplayer, anche online, il titolo Camelot ha tutte le carte in regola per trasformarsi in un classico.
Nonostante l'atmosfera festaiola tipica delle produzioni mariesche, il titolo dei Camelot é per certi versi una simulazione, se non rigorosa, perlomeno realistica dello sport in questione. Il fatto che i tennisti siano degli idraulici in sovrappeso, gorilla incravattati o principesse, non deve ingannare. A differenza della versione per Gamecube non ci sono, infatti, colpi “straordinari” o campi irti di ostacoli, ed il fattore primario da tenere in considerazione é dunque la propria abilità.
I primi quattro tornei che progressivamente andremo a sbloccare non costituiscono una grande sfida (eufemismo) ma sono comunque una palestra importante per potersi impratichire con i vari sistemi di controllo e per poter arrivare preparati alle successive competizioni o alle sfide online. A Mario Tennis Open ci si può cimentare in tante differenti maniere, così da assecondare il più possibile le varie tipologie dei giocatori. I più tradizionalisti potranno optare per i comandi classici, utilizzando dunque lo slide pad o la crocetta per muovere il tennista, mentre i tasti frontali, anche in combinazione tra loro permetteranno di effettuare i vari colpi come top spin, colpi di piatto, slice, pallonetti e smorzate.
In alternativa a questo sistema di controllo, si potranno anche toccare direttamente i comandi sul touch screen, come già sperimentato soprattutto in alcuni picchiaduro. Infine sarà possibile cimentarsi anche con una terza opzione che sfrutterà il giroscopio della console per colpire la pallina. Similmente a quanto accade anche in Wii Sports, in questo caso il movimento del giocatore sarà automatico e ci si dovrà dunque preoccuparsi esclusivamente dei colpi. In questo caso il gameplay non cambia radicalmente ma quasi, dato che dovremo fisicamente muovere il 3DS. Una regia dinamica inoltre andrà a zoomare verso l'azione rendendo il tutto ancor più spettacolare. Nonostante i vari sistemi di controlli possono essere considerati tutti egualmente validi, il modo tradizionale di giocare é quello che a lungo andare ci ha convinto maggiormente.
Come già accennato in precedenza ai livelli più bassi di difficoltà Mario Open Tennis é utile solamente per allenarsi un po', mentre la vera sfida può essere raggiunta soltanto nei tornei finali. In questo caso non basterà più affidarsi esclusivamente ai colpi classici, ma bisognerà cercare di sfruttare al meglio le aree “colpo di fortuna”. Nel campo appariranno in diverse occasioni dei riquadri di vario colore corrispondenti alle diverse tipologie di tiro, se si riuscirà ad effettuare il tiro richiesto questo diventerà molto più insidioso da respingere.
I puristi del tennis non si spaventino, non si tratta infatti di nessun colpo fuori dall'ordinario, ma anzi é una trovata che aggiunge un pizzico di strategia in più al gameplay, considerando anche che ad ogni tiro si potrà rispondere con un suo opposto che ci permetterà di ribattere in maniera più efficace. Sempre giocando a livelli più alti diventa fondamentale l'utilizzo dei pulsanti dorsali, L per poter uscire da un caricamento (i tiri più forti vanno caricati e durante questo frangente é impossibile muoversi) ed R per lanciarsi nel tentativo di raggiungere la palle più difficili. Se in singolo tutto fila liscio, nelle sfide in doppio, il compagno guidato dalla Cpu lascerà invece un po' a desiderare, soprattutto per lo sfruttamento (decisamente basso) dei colpi di fortuna. Per il resto siamo di fronte ad un classico titolo sportivo di Nintendo, con i personaggi differenziati per caratteristiche tecniche/fisiche (Mario adatto a tutte le occasioni, Bowser potente, Waluigi maestro della difesa e così via) e dove i Mii recitano un ruolo molto importante. Difatti il nostro alter ego digitale potrà essere personalizzato (acquistando racchette, polsino, scarpe e così via) con dei vari accessori che avranno dirette ripercussioni sulle abilità. Più si gioca e più si avrà la possibilità di sbloccare indumenti vari.
Il gioco online é certamente una delle grandi novità della serie nonché uno dei principali punti di forza del gioco. É possibile sfidare i propri amici ma altresì giocatori di tutta Europa, sia in un match singolo a 3 giochi oppure unicamente in un velocissimo tie break. Il gioco é molto popolare ed anche nelle ore più improbabili é sempre facilissimo trovare un avversario da affrontare, inoltre vincendo nelle sfide online si otterranno delle medaglie (raffiguranti i Mii avversari) che accumulate ci porteranno in dote nuove ricompense. Il multiplayer é disponibile anche per l'offline e peraltro basterà una sola cartuccia anche per giocare in quattro. Accanto alle modalità più classiche non potevano mancare anche in questi occasione dei minigiochi. Tra i quattro disponibiliquello che più ci ha incuriosito é sicuramente Super Mario Tennis. Si tratta in parole povere della rivisitazione del primo Super Mario Bros per Nes, dove saremo chiamati a palleggiare col gioco; potremo eliminare i goomba colpendoli con la pallina, oppure raccogliere le monete o ancora entrare nei popolarissimi tubi verdi. Attenzione però a non distrarsi troppo, bisogna concludere per tempo il livello e se si perdono tre palle arriverà l'impietoso game over.
Tecnicamente il gioco si difende piuttosto bene e l'effetto tridimensionale giova senza dubbio a capire con maggior precisione dove andrà a battere la pallina.Ottime le animazioni e la fluidità generale, mentre i campi speciali si fanno apprezzare per il design originale. Sonoro decisamente nella norma, anche se soprattutto nelle partite più combattute alcuni effetti tenderanno un po' a ripetersi. Immediato, divertente e curato, Mario Tennis Open é uno sportivo accessibile ma allo stesso tempo abbastanza rigoroso. Una volta conquistati tutti i tornei il gioco in singolo perde un po' d'interesse ma se avete la possibilità di giocare in multiplayer, anche online, il titolo Camelot ha tutte le carte in regola per trasformarsi in un classico.