Mario Vs Donkey Kong
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Sono passati oltre veni anni da quando Mario fece la sua comparsa nell'epico Donkey Kong, rivisitazione in chiave ludica della celebre pellicola King Kong. Da quel periodo, che ha segnato per sempre intere generazioni di videogiocatori, i due nemici / amici Mario e Donkey Kong si sono resi protagonisti di diversi videogames, ultimo dei quali è appunto Mario Vs Donkey Kong, un'ottima occasione per vedere le due star di Nintendo ancora una volta da avversari. La popolarità di Mario è a livelli talmente alti, che ha deciso di fondare un'azienda di giocattoli, dove si fabbricano dei bambolotti (i MiniMario) con le sue fattezze. La pubblicità martellante insieme alla qualità del prodotto, hanno fatto sì che in breve tempo le scorte andassero esaurite, lasciando così molte persone insoddisfatte ed a mani vuote. Tra queste Donkey Kong, che non annoverando la pazienza tra la sue virtù, ha deciso di recarsi direttamente alla fabbrica per rubare tutti i giocattoli! Solo Mario ha le capacità per fermare ed impartire una sonora lezione a quello scimmione, ed ancora una volta ha bisogno del nostro aiuto.
Il gioco è un sapiente mix fra un platform ed un puzzle game e si divide in sei mondi tematici, ognuno suddiviso a sua volta in ben otto livelli. I primi sei stage d'ogni mondo sono piuttosto simili sia per la struttura che per gli obbiettivi: dovremo, infatti, recuperare la chiave (o i MiniMario) che ci consente di aprire la porta per accedere al livello successivo. Le cose non saranno ovviamente così semplici, visto che troveremo la strada sbarrata da ostacoli di varia natura, siano essi piattaforme o coriacei nemici. Dovremo quindi studiare con attenzione la morfologia del livello (che è strutturato a schermata fissa, come il suo "progenitore") per capire come muoverci in maniera intelligente e rapida prima che il tempo limite a nostra disposizione si esaurisca.
Mario potrà disporre di tantissime mosse, praticamente tutte quelle che abbiamo imparato nel corso degli anni su tutte le piattaforme che lo hanno ospitato; salti, salti tripli, rovesciate, capriole, potremo poi aggrapparci ad aste per volteggiare ed arrivare verso i punti più alti del livello ed infine potremo anche raccogliere numerosi oggetti (tra cui il famosissimo martello), che ci serviranno come armi o per raggiungere alcune strutture. Il settimo quadro d'ogni mondo, ricorda per certi versi "Lemmings"; il nostro compito sarà infatti quello di portare tutti i mini Mario recuperati al sicuro, cercando di rendere il percorso più adatto alle "capacità motorie" dei nostri piccoli amici. L'ottavo livello sarà invece caratterizzato dallo scontro con Donkey Kong; questo è lo schema che si rifà più da vicino a quello dell'originale, in cui dovremo colpire D.K. un determinato numero di volte, direttamente, o tramite qualche oggetto, cercando nel contempo di schivare ciò che lui ci lancerà.
Il titolo è piuttosto immediato, le azioni effettuabili sono intuitive e s'imparano abbastanza velocemente; il giocatore in breve tempo sarà già in grado di capire le meccaniche che regolano il gioco, e potrà iniziare a muoversi con disinvoltura all'interno dei livelli, calibrando bene i salti (che richiedono molta precisione) e risolvendo velocemente gli enigmi presenti, che pur semplici, richiederanno logica e memoria. La giocabilità del titolo deriva soprattutto dalla sua varietà e dalla buona miscela d'elementi platform con enigmi tipici dei puzzle game. La curva di difficoltà, subisce un'impennata nel finale: inizialmente tutto procederà in maniera molto semplice, ma andando avanti la sfida si farà molto impegnativa, sfiorando anche picchi di frustrantezza causati da passaggi molto ostici.
Tecnicamente il gioco si comporta molto bene: i personaggi sono di dimensioni generose, e realizzati con la tecnica del pre-rendering hanno una parvenza di terza dimensione. Buone anche le animazioni varie, fluide e verosimili, ed anche la realizzazione degli ambienti è discreta, i vari livelli sono ben studiati, molto colorati e possono vantare degli sfondi di grande impatto. Il sonoro è una delle parti migliori del gioco, Mario ha un campionamento di frasi molto più numeroso del solito, e le musiche sono bene adatte al ritmo e allo stile di gioco. buoni anche gli effetti sonori, alcuni dei quali riprendono dei suoni del passato che faranno commuovere i giocatori di vecchia data.
Mario vs Donkey Kong, è sicuramente un titolo di buona fattura, divertente e ben curato tecnicamente. Peccato solamente per la calibrazione della difficoltà, soprattutto i livelli conclusivi saranno, infatti, molto difficili da superare con fasi per certi versi frustranti.
Il gioco è un sapiente mix fra un platform ed un puzzle game e si divide in sei mondi tematici, ognuno suddiviso a sua volta in ben otto livelli. I primi sei stage d'ogni mondo sono piuttosto simili sia per la struttura che per gli obbiettivi: dovremo, infatti, recuperare la chiave (o i MiniMario) che ci consente di aprire la porta per accedere al livello successivo. Le cose non saranno ovviamente così semplici, visto che troveremo la strada sbarrata da ostacoli di varia natura, siano essi piattaforme o coriacei nemici. Dovremo quindi studiare con attenzione la morfologia del livello (che è strutturato a schermata fissa, come il suo "progenitore") per capire come muoverci in maniera intelligente e rapida prima che il tempo limite a nostra disposizione si esaurisca.
Mario potrà disporre di tantissime mosse, praticamente tutte quelle che abbiamo imparato nel corso degli anni su tutte le piattaforme che lo hanno ospitato; salti, salti tripli, rovesciate, capriole, potremo poi aggrapparci ad aste per volteggiare ed arrivare verso i punti più alti del livello ed infine potremo anche raccogliere numerosi oggetti (tra cui il famosissimo martello), che ci serviranno come armi o per raggiungere alcune strutture. Il settimo quadro d'ogni mondo, ricorda per certi versi "Lemmings"; il nostro compito sarà infatti quello di portare tutti i mini Mario recuperati al sicuro, cercando di rendere il percorso più adatto alle "capacità motorie" dei nostri piccoli amici. L'ottavo livello sarà invece caratterizzato dallo scontro con Donkey Kong; questo è lo schema che si rifà più da vicino a quello dell'originale, in cui dovremo colpire D.K. un determinato numero di volte, direttamente, o tramite qualche oggetto, cercando nel contempo di schivare ciò che lui ci lancerà.
Il titolo è piuttosto immediato, le azioni effettuabili sono intuitive e s'imparano abbastanza velocemente; il giocatore in breve tempo sarà già in grado di capire le meccaniche che regolano il gioco, e potrà iniziare a muoversi con disinvoltura all'interno dei livelli, calibrando bene i salti (che richiedono molta precisione) e risolvendo velocemente gli enigmi presenti, che pur semplici, richiederanno logica e memoria. La giocabilità del titolo deriva soprattutto dalla sua varietà e dalla buona miscela d'elementi platform con enigmi tipici dei puzzle game. La curva di difficoltà, subisce un'impennata nel finale: inizialmente tutto procederà in maniera molto semplice, ma andando avanti la sfida si farà molto impegnativa, sfiorando anche picchi di frustrantezza causati da passaggi molto ostici.
Tecnicamente il gioco si comporta molto bene: i personaggi sono di dimensioni generose, e realizzati con la tecnica del pre-rendering hanno una parvenza di terza dimensione. Buone anche le animazioni varie, fluide e verosimili, ed anche la realizzazione degli ambienti è discreta, i vari livelli sono ben studiati, molto colorati e possono vantare degli sfondi di grande impatto. Il sonoro è una delle parti migliori del gioco, Mario ha un campionamento di frasi molto più numeroso del solito, e le musiche sono bene adatte al ritmo e allo stile di gioco. buoni anche gli effetti sonori, alcuni dei quali riprendono dei suoni del passato che faranno commuovere i giocatori di vecchia data.
Mario vs Donkey Kong, è sicuramente un titolo di buona fattura, divertente e ben curato tecnicamente. Peccato solamente per la calibrazione della difficoltà, soprattutto i livelli conclusivi saranno, infatti, molto difficili da superare con fasi per certi versi frustranti.