Martian Gothic Unification

di Redazione Gamesurf
La ricerca degli indizi per risolvere un puzzle, il continuo lavorio cui accadimenti inquietanti ed apparentemente sconnessi fra di loro costringono il vostro cervello, ci portano alla convinzione di trovarci in una colonia spaziale abbandonata a un destino terrificante che prima o poi finirà per raggiungerci.. Ed é il silenzio nel gioco, rotto solo occasionalmente da una colonna sonora poco invadente, gli effetti sonori avvolgenti e profondi (tralaltro in dolby surrond) di passi, porte che si chiudono e macchinari in movimento, che creano quella tensione crescente degna dei migliori thriller spaziali

LA GRAFICA C'E'
Ovviamente, se Martian Gothic é così coinvolgente e affascinante, lo dobbiamo anche alla sua realistica e dettagliata grafica. Gli ambienti di Vita Base sfoggiano una palette dai colori tenui e sporchi, molto realistici, e i dettagli di grate, bombole e pareti metalliche sono stati renderizzati così bene da apparire quasi in rilievo, come se li potessimo toccare
Sporadicamente appaiono elementi animati all'interno degli scenari perlopiù immobili: le ventole d'areazione, per esempio, sono poligonali e animate perfettamente. A ogni modo, il vero tocco di classe del gioco é costituito dall'architettura e gli arredamenti della colonia. La pianta della colonia é labirintica al punto giusto da indurre una spiacevole sensazione di caustrofobia. Gli arredamenti oscillano tra il metalmeccanico ottocentesco e la tappezzeria primi novecento, in ogni caso fanno assomigliare Vita Base a un inquietante connubio tra un vecchio sottomarino e un antico palazzo vittoriano abbandonato. Dite pure addio agli spazi aperti, agli ambienti luminosi e alla linea dell'orizzonte
In ogni ambiente di Martian Gothic c'é un angolo cieco, un corridoio sospetto, una svolta che nasconde.. Chissà chi, o cosa. L'orrore che ha sterminato l'equipaggio della colonia ha lasciato la base in uno stato di abbandono e di disordine. Dovunque ci sono oggetti rovesciati sul pavimento, scartoffie abbandonate come in un vecchio ufficio statale, qualche cadavere in decomposizione abbandonato qua e là di cui alcuni graziosamente adagiati su pomposi letti matrimoniali, come se dormissero (e in effetti, come chi dorme, anche questi ultimi si "svegliano" di tanto in tanto)