Marvel Rivals - La Recensione di un hero-shooter coi Superpoteri!

di Simone Rampazzi

Nel 2016, Overwatch ha rivoluzionato il panorama degli hero-shooter, non solo per il suo gameplay avvincente e veramente accessibile, ma anche per la capacità di creare un universo narrativo ricco e coinvolgente. Attraverso una serie di video animati che approfondivano le origini dei personaggi, Blizzard è riuscita a far vivere ai giocatori un’esperienza a dir poco unica, in cui ogni eroe aveva una storia da raccontare e un ruolo importante in una trama più ampia. Era un gioco che univa azione e storytelling, capace di catturare l’immaginazione e costruire una community affiatata.

Tuttavia, con il passaggio al sequel Overwatch 2, gran parte di questa magia sembra essersi persa. Nonostante le promesse di espandere la narrativa e introdurre modalità PvE significative, il sequel ha rappresentato più un aggiornamento incrementale che una vera e propria evoluzione. Questa battuta d'arresto si nota grazie al calo d’interesse del pubblico, seguito dalla riduzione del suo impatto sul panorama eSport.

Overwatch rappresenta sicuramente solo uno dei tanti esempi di hero-shooter che non riescono a restare al passo coi tempi (vedi quello che è successo su Concord), un motivo che in qualche modo ha spinto il pubblico a ricercare di qualcosa di diverso.

Ed è qui che Marvel Rivals entra in gioco, sfruttando un elemento irresistibile: l’universo Marvel. Con un cast variegato di personaggi, tra eroi e villain amati da decenni, e un gameplay che mescola azione frenetica e strategia, il titolo di NetEase Games si propone di raccogliere l’eredità lasciata vacante, cercando al tempo stesso di innovare.

Ma può davvero essere all’altezza delle aspettative? Riuscirà a catturare l’attenzione dei giocatori stanchi delle promesse mancate di altri titoli e conquistare un posto tra i grandi del genere?

Il Mondo Marvel a portata di Clic!

Il cuore pulsante di Marvel Rivals risiede nella varietà e complessità del suo roster. Con ben 33 personaggi disponibili al lancio, il gioco offre una selezione straordinaria che spazia dai volti più noti dell’universo Marvel, come Spider-Man, Hulk o Capitan America, a figure meno conosciute ma altrettanto affascinanti, come Cloak & Dagger o Jeff the Land Shark. Ogni personaggio è stato progettato per incarnare al meglio le caratteristiche distintive viste nei fumetti e nei film, rendendo ogni battaglia non solo un’esperienza di gameplay, ma anche una celebrazione dell’eredità Marvel.

I personaggi sono suddivisi in ruoli principali che richiamano quelli di altri hero-shooter, con i tank che resistono a grandi quantità di danni, i DPS, letali nel massimizzare i danni, e gli Healer, essenziali per il supporto e il controllo del campo. Queste categorie, però, sono tutt’altro che rigide: molti personaggi mostrano una versatilità che consente loro di adattarsi a diversi stili di gioco. Occhio di Falco, ad esempio, ricorda da vicino Hanzo di Overwatch sia per il suo stile di combattimento basato sull’arco che per le abilità che premiano la precisione.

Anche Scarlet Witch si rifà direttamente al design di Overwatch, con una devastante Ultimate che ricorda molto da vicino la bomba di D.Va, capace di infliggere danni enormi in un’area piuttosto ampia. Tuttavia, il roster non si limita a riprendere elementi già visti: personaggi come Loki e Cloak & Dagger introducono dinamiche molto interessanti e praticamente uniche nel loro genere. Loki sfrutta i suoi poteri di inganno per creare esche che confondono i nemici, mentre Cloak & Dagger offrono un gameplay innovativo basato sull’alternanza tra danni (Cloak) e supporto (Dagger), adattandosi continuamente alle esigenze della squadra.

Una delle caratteristiche più interessanti di Marvel Rivals è l’introduzione delle abilità team-up, che aggiungono un livello di sinergia e spettacolarità. Hulk e Wolverine, ad esempio, possono eseguire il famoso lancio contro i nemici per creare distrazioni utili o eliminazioni strategiche. Allo stesso modo, Rocket Raccoon e Groot possono combinare le loro abilità per aumentare la resistenza e il danno inflitto, offrendo ai giocatori un’ampia gamma di possibilità per personalizzare il loro approccio.

Questo mix strategico rende ogni partita di Marvel Rivals un’esperienza unica, sebbene possa risultare inizialmente disorientante per i nuovi giocatori. Il gameplay premia chi investe tempo per padroneggiare le meccaniche, offrendo momenti di grande soddisfazione per i giocatori più esperti e fan di lungo corso dell’universo Marvel.

Belle le ambientazioni ma…

Se i personaggi rappresentano il cuore di Marvel Rivals, le mappe e le modalità di gioco ne sono l’anima, offrendo un palcoscenico dinamico per mettere in scena le abilità dei protagonisti. Il gioco propone tre modalità principali al lancio: Convoy, Domination e Convergence, che ricordano rispettivamente modalità come Controllo e Scorta il Carico di Overwatch. Sebbene non introducano nulla di rivoluzionario, queste modalità sono state perfezionate per sfruttare al massimo le peculiarità del roster e mantenere alta la tensione durante ogni partita.

Le mappe stesse, otto al momento del lancio, si distinguono per l’elemento innovativo degli ambienti distruttibili, una caratteristica che aggiunge uno strato di strategia inaspettato. In mappe come Tokyo 2099 o Yggsgard, i giocatori possono utilizzare le loro abilità per distruggere strutture e creare nuove opportunità tattiche. Ad esempio, abbattere un muro può eliminare una copertura cruciale per gli avversari o aprire un varco per un assalto improvviso.

Un’altra caratteristica distintiva è rappresentata dalle mosse team-up, che incentivano sinergie tra specifici personaggi. Questi non sono semplici gimmick, ma veri e propri strumenti strategici che, se utilizzati correttamente, possono cambiare l’andamento di una partita. Alcuni di questi abbinamenti, come Scarlet Witch e Magneto, sbloccano abilità speciali che premiano una coordinazione attenta tra i membri del team.

Nonostante queste innovazioni, le mappe presentano alcune criticità. La loro struttura talvolta troppo lineare e l’eccessiva presenza di corridoi chiusi possono rendere alcune modalità più frustranti che appaganti. Inoltre, la limitata varietà di ambientazioni tende a far emergere un senso di ripetitività dopo diverse ore di gioco, un problema che NetEase dovrà risolvere con l’introduzione di nuove mappe e aggiornamenti regolari.

A completare l’esperienza, troviamo eventi casuali che influenzano le dinamiche di gioco in tempo reale, come la nebbia creata dalla dea Wakandiana Mujaji, che riduce la visibilità e costringe i giocatori a rivedere le loro strategie. Questi accorgimenti, uniti alla spettacolarità degli ambienti distruttibili, aiutano Marvel Rivals a distinguersi nel panorama degli hero-shooter, offrendo ai giocatori momenti di pura adrenalina e creatività tattica.

Microtransazioni: un male necessario?

In un mercato ormai dominato dai giochi free-to-play, il sistema di progressione e le microtransazioni di Marvel Rivals si collocano in una posizione delicata. Il gioco, come molti suoi concorrenti, punta su un modello economico basato su skin personalizzabili, emote e oggetti cosmetici che i giocatori possono acquistare per differenziare il proprio stile di gioco. Tuttavia, ciò che distingue Marvel Rivals è il compromesso tra accessibilità e offerta: tutti i personaggi sono disponibili gratuitamente fin dall’inizio, un dettaglio che garantisce una partenza equilibrata per tutti i giocatori.

Il Battle Pass, però, è stato oggetto di critiche. Al momento, il sistema premia i giocatori solo attraverso il completamento di sfide giornaliere e settimanali, ignorando i progressi ottenuti semplicemente giocando partite normali. Questo approccio, simile a quello visto in molti giochi mobile, può risultare frustrante per chi preferisce dedicarsi a sessioni di gioco più lunghe e immersive, senza sentirsi vincolato da obiettivi specifici. La possibilità di guadagnare ricompense estetiche tramite valute in-game esiste, ma la velocità con cui è possibile accumularle è, per molti, fin troppo lenta.

Sul fronte delle skin, Marvel Rivals propone un mix di design ispirati ai fumetti e di varianti più moderne, alcune delle quali legate direttamente ai film dell’MCU. I costi delle skin premium sono però piuttosto elevati, con prezzi che si aggirano intorno ai 15 euro per i design più ambiti. Questo rende l’acquisto poco accessibile per molti, ma non è nulla di straordinario rispetto a titoli come Overwatch o Call of Duty. Le opzioni cosmetiche, sebbene variegate, non sfuggono alla sensazione che molte di esse siano progettate per incentivare ulteriormente gli acquisti.

Il sistema di progressione non riguarda solo il Battle Pass, ma include anche eventi stagionali e sfide tematiche che offrono un pizzico di varietà e un senso di urgenza per completare determinati obiettivi. Tuttavia, manca una gratificazione tangibile nel salire di livello: raggiungere il livello 10 sblocca l’accesso al Ranked Play, ma oltre a questo non c’è molto che invogli i giocatori a continuare a progredire.

Un buon compromesso tra Fumetto e Anime

Sul piano visivo, Marvel Rivals si distingue per la sua capacità di trasportare l’estetica dei fumetti Marvel in un contesto videoludico moderno, mescolando dettagli stilistici con una grafica che risulta tanto accattivante quanto funzionale. Ogni personaggio del roster riflette fedelmente il proprio stile iconico, con alcuni design che si ispirano direttamente alle rappresentazioni fumettistiche e cinematografiche, mentre altri osano con variazioni più audaci. Non mancano interpretazioni divisive: Wolverine, ad esempio, sfoggia un look che ha suscitato opinioni contrastanti, ma che aggiunge una ventata di freschezza alla sua immagine consolidata.

Gli ambienti di gioco, pur limitati a otto mappe al lancio, offrono una buona varietà di temi e dettagli artistici. Le location spaziano da scenari futuristici come Tokyo 2099 a paesaggi epici come Yggsgard, passando per ambientazioni iconiche dell’universo Marvel come l’Impero Intergalattico del Wakanda. Ogni mappa si distingue per la cura nei dettagli e l’integrazione di elementi distruttibili, che aggiungono dinamismo alle partite e permettono ai giocatori di interagire con l’ambiente in modi spettacolari e strategici. Abbattere un ponte in pietra o demolire un muro per eliminare una posizione di vantaggio avversaria non è solo funzionale, ma anche visivamente appagante.

Anche gli effetti speciali svolgono un ruolo cruciale nel rendere Marvel Rivals un’esperienza visiva coinvolgente. Le abilità dei personaggi sono accompagnate da animazioni fluide e brillanti esplosioni di colori, che enfatizzano il caos delle battaglie senza compromettere la leggibilità dell’azione. Esempi come la trasformazione di Bruce Banner in Hulk o il "blaster barrage" di Star-Lord dimostrano una cura particolare nel rappresentare i superpoteri con un’impronta visiva distintiva.

Nonostante l’elevato livello di polish, il comparto grafico non è privo di difetti. Alcune mappe, soprattutto quelle più chiuse o cariche di dettagli, possono risultare claustrofobiche, con un eccesso di effetti visivi che talvolta rende difficile seguire l’azione. Inoltre, mentre le prestazioni su console di ultima generazione come PS5 e Xbox Series X sono solide, alcune segnalazioni su PC indicano un’ottimizzazione non sempre impeccabile, con cali di frame rate in situazioni particolarmente caotiche.