Mass Effect 2
di
Marco Modugno
I fan del gioco di ruolo possono pure smettere di fare quelle smorfie, in ogni modo. La perfetta implementazione dei dialoghi a scelta multipla, che si modificano a seconda di come il nostro alter ego stia virando verso un approccio “paladinico” oppure “caotico” nella trama, vi permetterà, finalmente, di giocarvi sul campo il risultato del vostro atteggiamento, invece di affidarlo ad un tiro di dadi, sia pure virtuale. La lealtà dei vostri membri d'equipaggio, e degli altri PNG che incontrerete, stavolta dovrete guadagnarvela all'atto pratico, invece di trascorrere metà delle oltre quaranta ore necessarie per completare il gioco a guardare menu o a pensare come spendere i punti esperienza acquisiti. Ed é tutto di guadagnato per il divertimento, credetemi!
Ad ogni buon conto, questo approccio non significa che dovrete rinunciare al momento del mercatino alla stazione spaziale, da trascorrere liberandovi di tutti i ferrivecchi raccattati in giro e acquistando gadgets fondamentali come il modellino della prima Normandy da esporre sulla mensola del vostro alloggio, o la gabbia del criceto spaziale (esiste davvero, non lasciatevela scappare!)...
Il focus generale del gioco, però, é decisamente sull'azione, varia e sempre coinvolgente, che si tratti di sorvolare pianeti da scansionare dall'alto con la nave prima di decidere se spedire o no un team di sbarco, di partecipare ad incontri politici su una stazione spaziale alleata, o a scontri a fuoco con i nemici più diversi sulla superficie di un pianeta coperto di giungla, o di ghiaccio.
Le ambientazioni, rispetto al primo capitolo, sono decisamente più articolate, piacevoli da visitare e meno monotone. E la grafica, decisamente next-gen e piuttosto esosa, come potete leggere qui accanto, in termini di requisiti hardware, fa sempre il suo egregio dovere nel regalarvi spettacoli degni di un film di Lucas, sia in termini di paesaggi e ricostruzione di ambienti, sia per quanto riguarda le texture dei personaggi e dei veicoli. La mimica facciale, la pelle dei protagonisti, le modifiche nelle espressioni del volto rendono Mass Effect 2 quanto di più simile ad un lungometraggio cinematografico si sia mai visto su PC (e su Xbox 360), fissando l'asticella del parametro grafico parecchio più in alto rispetto al primo episodio. Sparite anche tutte le incertezze del motore, i bachi, le compenetrazioni, gli effetti pop-up.
Stessa cosa dicasi per il sonoro. Il doppiaggio si presenta sempre ad un ottimo livello, conferendo a tutti i personaggi la giusta profondità e caratterizzazione ma senza scadere mai nel grottesco. Rendendoli così credibili e mai parodistici. Il che non é poco, per un videogioco. Ai massimi livelli, come ci si aspetterebbe da una space opera del genere, anche le musiche, mentre forse si sarebbe potuto fare ancora meglio nel campo degli effetti sonori, specie quando parliamo di spari ed esplosioni. Dopo tutto deve ancora uscire un terzo capitolo, no?
Fuori luogo anche solo pensare ad un multiplayer, visto il tipo di gioco, mentre é lecito attendersi presto l'uscita di interessanti DLC che vadano ben oltre la pur simpatica possibilità d'importare una Crimson Armor futuristica dal DLC di Dragon Age che era allegato alla versione Collector del recente RPG fantasy di Bioware. Quaranta ore, comunque, non sono poche, e non siamo neppure sicuri che non occorra anche qualcosa di più a voler completare tutte, ma proprio tutte le sottomissioni.
Niente da fare, dunque. Bioware colpisce ancora. E si conferma leader di mercato del genere RPG di fantascienza regalando ai veterani della Normandy SR-1 e ai nuovi cadetti freschi d'imbarco un'esperienza egualmente impagabile e avvincente, che li terrà aggrappati a mouse e tastiera per parecchio tempo e vivrà per molto di più nella loro memoria. Senza nemmeno che ci sia bisogno, stavolta, di spruzzare le armature di sangue ad ogni pié sospinto. Vi pare poco? Correte ad arruolarvi: Shepard cerca rimpiazzi per il suo nuovo equipaggio!
Ad ogni buon conto, questo approccio non significa che dovrete rinunciare al momento del mercatino alla stazione spaziale, da trascorrere liberandovi di tutti i ferrivecchi raccattati in giro e acquistando gadgets fondamentali come il modellino della prima Normandy da esporre sulla mensola del vostro alloggio, o la gabbia del criceto spaziale (esiste davvero, non lasciatevela scappare!)...
Il focus generale del gioco, però, é decisamente sull'azione, varia e sempre coinvolgente, che si tratti di sorvolare pianeti da scansionare dall'alto con la nave prima di decidere se spedire o no un team di sbarco, di partecipare ad incontri politici su una stazione spaziale alleata, o a scontri a fuoco con i nemici più diversi sulla superficie di un pianeta coperto di giungla, o di ghiaccio.
Le ambientazioni, rispetto al primo capitolo, sono decisamente più articolate, piacevoli da visitare e meno monotone. E la grafica, decisamente next-gen e piuttosto esosa, come potete leggere qui accanto, in termini di requisiti hardware, fa sempre il suo egregio dovere nel regalarvi spettacoli degni di un film di Lucas, sia in termini di paesaggi e ricostruzione di ambienti, sia per quanto riguarda le texture dei personaggi e dei veicoli. La mimica facciale, la pelle dei protagonisti, le modifiche nelle espressioni del volto rendono Mass Effect 2 quanto di più simile ad un lungometraggio cinematografico si sia mai visto su PC (e su Xbox 360), fissando l'asticella del parametro grafico parecchio più in alto rispetto al primo episodio. Sparite anche tutte le incertezze del motore, i bachi, le compenetrazioni, gli effetti pop-up.
Stessa cosa dicasi per il sonoro. Il doppiaggio si presenta sempre ad un ottimo livello, conferendo a tutti i personaggi la giusta profondità e caratterizzazione ma senza scadere mai nel grottesco. Rendendoli così credibili e mai parodistici. Il che non é poco, per un videogioco. Ai massimi livelli, come ci si aspetterebbe da una space opera del genere, anche le musiche, mentre forse si sarebbe potuto fare ancora meglio nel campo degli effetti sonori, specie quando parliamo di spari ed esplosioni. Dopo tutto deve ancora uscire un terzo capitolo, no?
Fuori luogo anche solo pensare ad un multiplayer, visto il tipo di gioco, mentre é lecito attendersi presto l'uscita di interessanti DLC che vadano ben oltre la pur simpatica possibilità d'importare una Crimson Armor futuristica dal DLC di Dragon Age che era allegato alla versione Collector del recente RPG fantasy di Bioware. Quaranta ore, comunque, non sono poche, e non siamo neppure sicuri che non occorra anche qualcosa di più a voler completare tutte, ma proprio tutte le sottomissioni.
Niente da fare, dunque. Bioware colpisce ancora. E si conferma leader di mercato del genere RPG di fantascienza regalando ai veterani della Normandy SR-1 e ai nuovi cadetti freschi d'imbarco un'esperienza egualmente impagabile e avvincente, che li terrà aggrappati a mouse e tastiera per parecchio tempo e vivrà per molto di più nella loro memoria. Senza nemmeno che ci sia bisogno, stavolta, di spruzzare le armature di sangue ad ogni pié sospinto. Vi pare poco? Correte ad arruolarvi: Shepard cerca rimpiazzi per il suo nuovo equipaggio!
Mass Effect 2
9
Voto
Redazione
Mass Effect 2
Pochi giochi possono permettersi una copertina orribile ed essere comunque certi di piazzarsi in testa alla classifica delle vendite. Uno di questi é Mass Effect 2, che esibisce una cover che pare rubata di notte tra le bozze scartate per il manifesto di un clone di Guerre Stellari realizzato a basso costo oltre la Cortina di Ferro. Le ceneri del grafico che l'ha disegnata, prontamente vaporizzato in un forno nucleare orbitale per editto inappellabile del CEO di Bioware stanno ancora volteggiando negli strati alti della ionosfera e già i dati di vendita del nuovo capitolo della saga del comandante Shepard hanno fatto impennare le curve degli incassi di Electronic Arts, superando anche le già rosee previsioni di vendita. Se volete sedervi ad un tavolo dove si parla di RPG di fantascienza, prima vi toccherà giocare questo titolo imperdibile. E magari finirlo, pena la derisione da parte di tutti, incluso il più piccolo del gruppo, quello che la prima trilogia di Lucas l'ha vista solo in DVD.