Master of Orion 3

di Manuel 'MaD' Orrù

Finalmente anche la saga iniziata dalla Microprose, il fratello di Civilization ad ambientazione spaziale riceve in dono dai Quiksilver un terzo capitolo; dopo il successo dei di Master of Orion e del suo seguito gli sviluppatori non hanno voluto snaturare una formula vincente: anch'esso, come i precedenti, è a turni, complesso e di grande profondità. L'abbiamo analizzato per voi e fra una razza distrutta e una guerra vinta abbiamo tratto il seguente responso; continuate a leggere se volete saperne di più...

Già al momento di iniziare una nuova partita la complessità di Master of Orion 3 viene alla luce: è infatti possibile scegliere una razza fra le sedici disponibili o crearne di nuove modificando le due classi di attributi che le caratterizzano: le caratteristiche proprie alla specie e quelle peculiari di ogni razza. Questa operazione viene compiuta tramite l'allocazione di un numero finito di punti ad ognuna delle caratteristiche che si vorranno enfatizzare e che influenzeranno il comportamento del vostro impero durante il gioco. Una volta scelta la razza è necessario scegliere la galassia; esistono principalmente due tipi di galassie: una galassia composta da due o tre bracci o una galassia pressoché sferica, ognuna disponibile in diverse grandezze. E' inoltre possibile scegliere la quantità di eventi casuali che avverranno durante il gioco, la lunghezza e la quantità di "star lanes" (che sono delle "autostrade" dello spazio che permettono di raggiungere più velocemente la destinazione al capo opposto della linea), il numero di avversari computerizzati, il livello di difficoltà, e la lunghezza massima di ogni turno e di ogni battaglia, opzione utilissima per contingentare i tempi di gioco nelle partite in multiplayer.

L'ultima decisione che dovrete prendere prima dell'inizio del gioco è rappresentata dalla scelta delle condizioni di vittoria. Infatti, in Master of Orion 3 ci possono essere svariati modi per vincere: il primo è semplicemente eliminare gli altri imperi, distruggendoli o sottomettendoli al vostro controllo; il secondo è cercare, tramite l'azione diplomatica (ed un espansionismo sfrenato) di diventare il leader del Senato. Questa modalità di soluzione della partita ha però un grosso svantaggio: nel caso la vostra razza non faccia parte inizialmente del Senato, vi è la possibilità che la partita finisca col successo di uno dei vostri avversari senza che voi vi rendiate effettivamente conto della situazione, nonostante il vostro impero sia, al momento del termine della partita, il più forte. La terza possibilità di vittoria è il ritrovamento di cinque manufatti (le 5 X) appartenenti all'ormai defunto impero degli Antarans, che in passato dominava il settore di Orione; questi cinque manufatti, se scoperti, possono dare un'enorme spinta al progresso della vostra civiltà, ma la loro ricerca dev'essere affidata a delle particolari spedizioni molto costose.

Una volta effettuate le scelte preliminari verrà generata (casualmente) una situazione di partenza e vi verrà mostrata la mappa della parte della galassia da voi conosciuta. In questa schermata principale si trovano tutti gli strumenti per la gestione del vostro impero; selezionando una qualsiasi stella sarà possibile esaminare le caratteristiche di ogni sistema solare, di ogni pianeta e le operazioni in corso sui pianeti già colonizzati. Master of Orion 3, permette di controllare ogni minimo particolare di ogni pianeta facente parte del vostro impero in prima persona: potrete variare la tassazione, costruire miniere, allocare spazi agricoli, gestire la produzione di unità militari e altro ancora. Ciononostante, la complessità insita nell'effettuare personalmente la microgestione delle attività planetarie, viene attenuata dalla possibilità di delegare ad un viceré, gestito dalla CPU, il controllo della produzione e del bilancio planetario; questa opzione comporta dei vantaggi e degli svantaggi, di cui parleremo più diffusamente in seguito.