Max Payne 2

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Max Payne 2

Max Payne: una vita in salita o una morte in discesa?

Per chi non conoscesse il protagonista di questo gioco, è bene iniziare subito con un ripassino. Egli è il protagonista di un'avventura uscita quasi in sordina e per PC vari anni or sono, e le sue gesta sono da inquadrare in quelle di un poliziotto di New York al quale viene sterminata la famiglia per delle cause a lui ignote. Come tutti gli eroi di un miglior film noir (genere al quale la saga di Max prende a mani piene), il nostro beniamino inizia a farsi giustizia da solo, ma più procede in questo suo cammino di sangue e vendette, e più si trova invischiato in storie di mafia, malavita e altro ancora. Questo clima generale di proiettili e polvere da sparo si perpetua anche nel secondo episodio, The Fall of Max Payne appunto, dove il nostro poliziotto inizia l'avventura risvegliandosi nel letto di un ospedale in uno stato di semi-incoscienza. Fuggito dallo stabile inizierà un nuovo corso di eventi, o meglio una caduta (Fall come dal titolo) verso un nuovo vortice di storie sempre più sanguinolente e ricche di colpi di scena. In tutto questo marasma il nostro Max incontrerà Mona Sax, una bellissima donna che egli credeva ormai morta ma che invece lo accompegnerà verso nuove vicende e che gli aprirà le porte verso nuovi inquietanti misteri.


It's Bullet Time again!
Max Payne, come detto nelle righe precedenti, fu un titolo per PC che uscì in sordina per una casa di sviluppo allora poco nota, la Remedy appunto. Erano i tempi in cui uscì il primo film della trilogia di Matrix e tutti impazzirono per gli effetti grafici caratteristici di questo film, in primis quelle sequenze al rallentatore dove ogni dettaglio delle sparatorie veniva mostrato con perizia microscopica. E venne il nostro Max appunto.... Se da un lato l'avventura di questo poliziotto altro non era che uno shooter in terza persona inframezzato da alcune scene in stile fumettoso, la cosa che più rese famoso questo nuovo pupillo della Remedy fu l'utilizzo del Bullet Time. Esso si concretizzava nella possibilità da parte del giocatore di rallentare notevolmente l'azione circostante per poter sparare a proprio piacimento e in tutta comodità, visto che la velocità delle azioni del protagonista rimaneva invariata. Tutto questo, inoltre, veniva visualizzato con salti e acrobazie degni del miglior Neo in piena forma; la cosa, al tempo, era comunque una ventata di originalità nel genere ormai stantio degli shooters e infatti venne accolta a braccia aperte da parte del popolo videogiocatore, che ne decretò un successo di massa inaspettato. Ed è ancora tempo di Bullet Time, quindi, visto che anche questo seguito ne fa un utilizzo abbastanza spropositato, anzi: come suggerisce la casa stessa nel manuale del gioco, Max Payne 2 può essere molto difficile se non si usa questa tecnica (e anche un'altra simile, ovvero lo Shoot Dodge).

No, Max non è Tetris...
Per chi non lo avesse ancora capito, infatti, Max Payne 2, come il suo predecessore, è uno shooter in terza persona che regala al giocatore ore di sano divertimento e azione adrenalinica. Seguirete una storia, avrete degli obiettivi da portare avanti, ma l'azione vera e propria è sempre la stessa: sparare per il gusto di sparare. A volte dovrete essere bravi come dei cecchini, a volte dovrete usare la furbizia, nascondervi e uscire al momento giusto, altre volte ancora dovrete semplicemente farvi strada con il fuoco. Max è questo, prendere o lasciare. Nel caso accettiate sappiate che non sarà facile addossarsi la vita di un poliziotto sfortunato e inseguito dalla mafia.

Da Mouse a Pad e il gioco è fatto
I controlli di Max Payne 2 sono stati adattati completamente per un utilizzo su joypad dato che, come abbamo citato più volte, il gioco è sempre stato originariamente concepito per PC. Da qui l'esigenza da parte di Remedy di adattare un'impostazione mouse-based a una che funzionasse con il joypad della PS2. Diciamo pure che per la maggior parte si è riusciti nell'impresa e che, in effetti, i comandi sono quasi tutti settabili a proprio piacimento. Ad ogni modo, a sopperire l'accuratissima mira dovuta alla precisione del mouse, i programmatori hanno messo a disposizione la possiblità di eseguire un auto-lock sui nemici per non rendere il gioco particolarmente frustrante. Per il resto non si riscontrano particolari lacune su un sistema di controllo comunque abbastanza intuitivo e user-friendly.

Max Payne 2
7

Voto

Redazione

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Max Payne 2

La seconda avventura del poliziotto newyorchese più sfortunato del mondo è tornata tra noi, anche questa volta in duplice copia: una per la console Microsoft e una per il monolite Sony. Quest'ultima uscita era comunque inevitabile, anche perchè sarebbe stato un suicidio commerciale non proporre questo titolo anche per la console più venduta dei giorni nostri. Noi di Gamesurf siamo comunque incuriositi dal vedere gli esiti della maestria dei programmatori Rockstar nell'avere adattato il seguito del nostro Max all'hardware oramai datato della Playstation 2. Che creatura avremo tra le mani? Un elefante stanco o una gazzella spedita? Nelle prossime pagine l'ardua sentenza.

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