Max Payne 2
di
Stefano 'Miyazaki' Guzzetti
Il Suono delle Pallottole
Sotto il punto di vista del sonoro, il nuovo titolo della Remedy è una vero gioiellino. Le musiche che accompagnano il giocatore (anche se non sono tantissime) sono molto ispirate e cupe, degne del miglior film noir; nella sigla iniziale non potrete rimanere indifferenti a un violoncello malinconico e tremendamente elegante. Ma a dare il tocco di classe al tutto sono i parlati, decisamente bene interpretati in maniera sentita e coinvolgente. Una localizzazione di tutto rispetto inoltre aiuta il giocatore a calarsi nei panni di Max, le cui avventure spesso caotiche e apparentemente prive di un filo logico non sarebbero state facilmente comprensibili in un inglese farneticante. Da notare la presenza all'interno del gioco di varie serie animate e pseudo-films visibili in tv poste in varie locazioni; se presterete particolare attenzione a ciò che viene detto, noterete un sano humor e tanta auto ironia da parte della Remedy verso le gesta di Max. Questa nuova avventura inoltre si avvale dell'utilizzo del Dolby Surround Pro Logic II e chi possiede un impianto home video che supporta questo formato potrà sentire le pallottole passare da un angolo all'altro della propria stanza.
Max è Stanco
Come avrete notato, finora abbiamo analizzato tutti gli aspetti del gioco ma non abbiamo minimamente menzionato il comparto video, cosa che faremo ora e per dei motivi ben precisi. Infatti se per il resto il gioco si presenta come un titolo di ottima fattura, altrettanto non succede nel comparto grafico, e più specificatamente nel motore grafico del gioco. Le textures e il dettaglio grafico di questa nuova avventura di Remedy sono su livelli alti ma non fanno certo gridare al miracolo; è anche altrettanto vero che la serie di Max Payne non ha mai avuto la pretesa di essere il paladino dell'innovazione grafica e anche questo nuovo titolo lo dimostra appieno. Una cosa che però è stata migliorata, e chi ha giocato il primo episodio lo noterà, è il dettaglio facciale di Max che ora ha una personalità più marcata; anche Mona Sax è curata sotto questo punto di vista e ciò non fa altro che dare ulteriore appeal all'avventura stessa. Un'altra cosa che colpirà particolarmente sarà la struttura di alcuni livelli, disegnati in maniera molto elegante e ricercata. Finiamo con l'elencare i pregi del comparto grafico citando l'implementazione del motore fisico Havoc; questo rende ancora più realistica l'esperienza di gioco, dal momento che potrete interagire con quasi ogni oggetto a schermo. Ma veniamo alla nota dolente... Sarà che forse il gioco di Remedy è stato sottoposto a un porting accellerato, sarà che l'hardware della PS2 effettivamente non può reggere un codice così ingombrante come quello di Max Payne 2, ma spesso noterete dei fastidiosissimi rallentementi durante il gioco; ora, fosse stato un gioco di ruolo, la cosa non ci avrebbe minimamente disturbato, ma in un titolo di azione lacune tecniche come questa sono davvero fuori luogo.
Ci sono delle volte inoltre in cui il gioco quasi si blocca drasticamente, sembra stia andando in crash, e invece sta per caricare una sequenza; peccato davvero, perché un titolo come Max Payne non si meritava questo. Bisogna comunque sottolineare che questo tipo di eventi succedono solo sulla versione PS2, dal momento che le versioni PC e Xbox scorrono in maniera eccellente. Ma tornando alla versione PS2, c'è inoltre da citare la fastidiosissima presenza di frequenti caricamenti, alcuni dei quali addirittura da 30 secondi. Anche qui, sarà la poca ram della console Sony ad avere guidato i programmatori verso una scelta del genere, ma il tutto è abbastanza noioso e smorza notevolmente l'incalzare e la frenesia tipici di Max Payne. Insomma, andando a fare i conti, delle tre versioni (PC, Xbox, PS2), il titolo per PS2 è quello tecnicamente inferiore rispetto agli altri. Peccato. Sarà per un'altra volta.
Max Payne 2
7
Voto
Redazione
Max Payne 2
La seconda avventura del poliziotto newyorchese più sfortunato del mondo è tornata tra noi, anche questa volta in duplice copia: una per la console Microsoft e una per il monolite Sony. Quest'ultima uscita era comunque inevitabile, anche perchè sarebbe stato un suicidio commerciale non proporre questo titolo anche per la console più venduta dei giorni nostri. Noi di Gamesurf siamo comunque incuriositi dal vedere gli esiti della maestria dei programmatori Rockstar nell'avere adattato il seguito del nostro Max all'hardware oramai datato della Playstation 2. Che creatura avremo tra le mani? Un elefante stanco o una gazzella spedita? Nelle prossime pagine l'ardua sentenza.