Max Payne 3
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Proprio la personalizzazione é uno degli elementi che più ci ha convinto. Oltre a quelli predefiniti, sarà possibile personalizzare fino a 5 equipaggiamenti. Quest'ultimi saranno completamente customizzabili sia per il tipo di armi, per le granate, che per gli accessori in grado di migliorare alcuni elementi del personaggio. Sono inoltre presenti dei perk, chiamati scaricare che grazie alla presenza di più livelli ( tre in totale ) potranno andare ad influire non solo sul nostro personaggio, ma addirittura con bonus o malus sulla squadra avversaria, dimostrandosi molto utili in più di una situazione durante le partite.
Altro aspetto di cui dovremo tenere conto nella personalizzazione del personaggio, sarà quello relativo al peso. Un personaggio con un armamentario troppo pesante infatti non solo sarà lento a muoversi sul campo di battaglia, ma ridurrà di molto il tempo di ricarica della vita, elemento estremamente importante nell'economia dello scontro. Ci troviamo di fronte quindi ad una personalizzazione estremamente profonda che tiene conto di diverse variabili e che i giocatori dovranno assolutamente valutare per trovare il kit di gioco perfetto.
Tutto questo potrà essere messo in pratica nelle quattro diverse modalità di gioco presenti. Oltre al classico deathmatch e team deatmatch saranno presenti due varianti inedite: Payne Killer e Guerriglia. Nella prima dovremo cercare di uccide Max e Passos che saranno generalmente meglio equipaggiati e leggermente più forti degli altri giocatori. Chi sarà riuscito nell'impresa, diventerà a suo volta uno dei due protagonista dell'avventura principale passando così da cacciatore a preda, e così fino alla fine della partita. Chi alla fine della partita avrà totalizzato più punti, sarà il re della partita.
In Guerriglia invece, i ragazzi di Rockstar hanno cercato di portare una sorta di storia all'interno del multiplayer. Divisa in capitoli, anche in questa modalità ci troveremo a dover portare a termini diversi obiettivi, divisi in capitoli, in grado di modificare il proseguo degli eventi e mutare le modalità di gioco successive. Variante che si é rivelata estremamente interessante da giocare non solo per l'ottima fattura in termini di obiettivi di gioco ma perché in grado, sotto certi aspetti, di portare una ventata di aria fresca ad un genere che da troppo tempo propone sempre lo stesso tipo di giocabilità.
A livello di gameplay, ci troviamo sostanzialmente davanti a quello già apprezzato del single player. Ottima l'introduzione del bullet time, che lavorando sulla cosi detta linea di tiro, inficia solo ed esclusivamente il giocatore o i giocatori che la incrociano, lasciando del tutto ininfluenti all'effetto quelli più lontani oppure non in grado di visualizzare il nemico.
Citiamo infine la possibilità di creare la propria “ cricca” una sorta di clan molto allagato in cui potremo non solo invitare tutti i conoscenti della nostra lista amici, ma anche mettersi d'accorso per partite di gruppo, sfidarli attraverso leaderboards interne esclusive della nostra cricca e non ultima la possibilità di acquisire punti xp extra sia per il nostro personaggio che per il nostro gruppo. Ancora in fase molto embrionale, questa possibilità potrebbe aprire davvero un mondo di sfide ai giocatori, dato che offre anche la possibilità di creare delle vere e proprie faide con le cricche avversarie.
Insomma, dovendo tirare le somme, ci troviamo non ad una mera aggiunta ma un comparto completo ed indipendente, ricco di spunti e possibilità che gli amanti del gioco competitivo online sicuramente apprezzeranno e giocheranno per tantissimo tempo.
Bentornato Max!
Concludiamo la nostra analisi su Max Payne 3 parlandovi del comparto tecnico del gioco. Come da tradizione Rockstar ci troviamo di fronte ad un prodotto estremamente completo. Il motore grafico é lo stesso utilizzato per i precedenti titoli della software house, chiamato RAGE e migliorato sotto tantissimi punti di vista. Complice anche una, già citata, maggiore linearità dei livelli, ci troviamo di fronte a modelli poligonali dei personaggi dettagliati e credibili e una realizzazione dei livelli estremamente completa e particolareggiata. Gi sviluppatori sono infatti riusciti a ricostruire minuziosamente ogni singolo elemento che potesse contribuire a dare ancora più atmosfera al mondo in cui Max si troverà a muovere i suoi intricati passi.
Tantissimo merito va dato anche al motore fisico Euphoria, in grado di offrire una dinamica dei corpi credibile sopratutto quando vengono a contatto con i proiettili del nostro protagonista. Ottimo anche il frame rate che grazie a suoi costanti 30 fps aiuta a rendere ancora più godibili le tantissime sparatorie in cui ci troveremo invischiati. Efficaci anche i fitri visivi utilizzati in più di una cut scene in grado quasi di trasmettere il senso di ubriachezza del protagonista oltre a dare un taglio ancora più cinematografico.
Ottima come sempre la colonna sonora che vede una mistura di sonorità che riescono ad amalgamarsi perfettamente con quello avviene su schermo creata nientemeno che dal gruppo degli HEALT, rock band molto famosa nel sottobosco del movimento del rock sperimentale. In particolare, dobbiamo citare una scena nel finale da pelle d'oca che ci ha ricordato molto da vicino l'arrivo in Messico a cavallo di Red Dead Redemption. Unico appunto, e probabilmente vero grosso limite di un prodotto altrimenti confezionato in maniera impeccabile, riguarda il classico doppiaggio che da sempre contraddistingue i prodotto della software house americana.
Se da una parte ci troviamo a dover elogiare l'ottima qualità del doppiaggio, con voci assolutamente credibili e ben contestualizzate -oltre al già citato ritorno di James McCaffrey - dall'altra ci ritroviamo per l'ennesima volta a fare i conti con una localizzazione mancata, che seppur giustifica dal fatto che il doppiaggio in inglese si attesta su livelli cinematografici, potrebbe far perdere a molti giocatori alcuni punti della trama, trovandosi costretti a leggere i sottotitoli (piccoli come da tradizione!) o vedere le immagini a schermo. Un vero peccato sopratutto perché proprio la qualità, non solo dei dialoghi, ma anche dei monologhi di Max merita davvero di essere apprezzata nella sua totalità.
Come avrete sicuramente intuito se siete arrivati alla fine di questa lunghissima recensione, Max Payne 3 ci é decisamente piaciuto. Rockstar é stata molto abile nel riproporre un schema di gioco già apprezzato in passato arricchito da qualche elemento di gioco innovativo. Max é tornato e nonostante sia invecchiato é più in forma che mai. Consigliato a qualsiasi tipo di videogiocatore.
Altro aspetto di cui dovremo tenere conto nella personalizzazione del personaggio, sarà quello relativo al peso. Un personaggio con un armamentario troppo pesante infatti non solo sarà lento a muoversi sul campo di battaglia, ma ridurrà di molto il tempo di ricarica della vita, elemento estremamente importante nell'economia dello scontro. Ci troviamo di fronte quindi ad una personalizzazione estremamente profonda che tiene conto di diverse variabili e che i giocatori dovranno assolutamente valutare per trovare il kit di gioco perfetto.
Tutto questo potrà essere messo in pratica nelle quattro diverse modalità di gioco presenti. Oltre al classico deathmatch e team deatmatch saranno presenti due varianti inedite: Payne Killer e Guerriglia. Nella prima dovremo cercare di uccide Max e Passos che saranno generalmente meglio equipaggiati e leggermente più forti degli altri giocatori. Chi sarà riuscito nell'impresa, diventerà a suo volta uno dei due protagonista dell'avventura principale passando così da cacciatore a preda, e così fino alla fine della partita. Chi alla fine della partita avrà totalizzato più punti, sarà il re della partita.
In Guerriglia invece, i ragazzi di Rockstar hanno cercato di portare una sorta di storia all'interno del multiplayer. Divisa in capitoli, anche in questa modalità ci troveremo a dover portare a termini diversi obiettivi, divisi in capitoli, in grado di modificare il proseguo degli eventi e mutare le modalità di gioco successive. Variante che si é rivelata estremamente interessante da giocare non solo per l'ottima fattura in termini di obiettivi di gioco ma perché in grado, sotto certi aspetti, di portare una ventata di aria fresca ad un genere che da troppo tempo propone sempre lo stesso tipo di giocabilità.
A livello di gameplay, ci troviamo sostanzialmente davanti a quello già apprezzato del single player. Ottima l'introduzione del bullet time, che lavorando sulla cosi detta linea di tiro, inficia solo ed esclusivamente il giocatore o i giocatori che la incrociano, lasciando del tutto ininfluenti all'effetto quelli più lontani oppure non in grado di visualizzare il nemico.
Citiamo infine la possibilità di creare la propria “ cricca” una sorta di clan molto allagato in cui potremo non solo invitare tutti i conoscenti della nostra lista amici, ma anche mettersi d'accorso per partite di gruppo, sfidarli attraverso leaderboards interne esclusive della nostra cricca e non ultima la possibilità di acquisire punti xp extra sia per il nostro personaggio che per il nostro gruppo. Ancora in fase molto embrionale, questa possibilità potrebbe aprire davvero un mondo di sfide ai giocatori, dato che offre anche la possibilità di creare delle vere e proprie faide con le cricche avversarie.
Insomma, dovendo tirare le somme, ci troviamo non ad una mera aggiunta ma un comparto completo ed indipendente, ricco di spunti e possibilità che gli amanti del gioco competitivo online sicuramente apprezzeranno e giocheranno per tantissimo tempo.
Bentornato Max!
Concludiamo la nostra analisi su Max Payne 3 parlandovi del comparto tecnico del gioco. Come da tradizione Rockstar ci troviamo di fronte ad un prodotto estremamente completo. Il motore grafico é lo stesso utilizzato per i precedenti titoli della software house, chiamato RAGE e migliorato sotto tantissimi punti di vista. Complice anche una, già citata, maggiore linearità dei livelli, ci troviamo di fronte a modelli poligonali dei personaggi dettagliati e credibili e una realizzazione dei livelli estremamente completa e particolareggiata. Gi sviluppatori sono infatti riusciti a ricostruire minuziosamente ogni singolo elemento che potesse contribuire a dare ancora più atmosfera al mondo in cui Max si troverà a muovere i suoi intricati passi.
Tantissimo merito va dato anche al motore fisico Euphoria, in grado di offrire una dinamica dei corpi credibile sopratutto quando vengono a contatto con i proiettili del nostro protagonista. Ottimo anche il frame rate che grazie a suoi costanti 30 fps aiuta a rendere ancora più godibili le tantissime sparatorie in cui ci troveremo invischiati. Efficaci anche i fitri visivi utilizzati in più di una cut scene in grado quasi di trasmettere il senso di ubriachezza del protagonista oltre a dare un taglio ancora più cinematografico.
Ottima come sempre la colonna sonora che vede una mistura di sonorità che riescono ad amalgamarsi perfettamente con quello avviene su schermo creata nientemeno che dal gruppo degli HEALT, rock band molto famosa nel sottobosco del movimento del rock sperimentale. In particolare, dobbiamo citare una scena nel finale da pelle d'oca che ci ha ricordato molto da vicino l'arrivo in Messico a cavallo di Red Dead Redemption. Unico appunto, e probabilmente vero grosso limite di un prodotto altrimenti confezionato in maniera impeccabile, riguarda il classico doppiaggio che da sempre contraddistingue i prodotto della software house americana.
Se da una parte ci troviamo a dover elogiare l'ottima qualità del doppiaggio, con voci assolutamente credibili e ben contestualizzate -oltre al già citato ritorno di James McCaffrey - dall'altra ci ritroviamo per l'ennesima volta a fare i conti con una localizzazione mancata, che seppur giustifica dal fatto che il doppiaggio in inglese si attesta su livelli cinematografici, potrebbe far perdere a molti giocatori alcuni punti della trama, trovandosi costretti a leggere i sottotitoli (piccoli come da tradizione!) o vedere le immagini a schermo. Un vero peccato sopratutto perché proprio la qualità, non solo dei dialoghi, ma anche dei monologhi di Max merita davvero di essere apprezzata nella sua totalità.
Come avrete sicuramente intuito se siete arrivati alla fine di questa lunghissima recensione, Max Payne 3 ci é decisamente piaciuto. Rockstar é stata molto abile nel riproporre un schema di gioco già apprezzato in passato arricchito da qualche elemento di gioco innovativo. Max é tornato e nonostante sia invecchiato é più in forma che mai. Consigliato a qualsiasi tipo di videogiocatore.