Max Payne

Max Payne
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PRESENTATO IN DOLBY SURROUND
Di come questo gioco abbia a cuore il coinvolgimento del giocatore se ne é già discusso in merito alla trama e alla sua fondamentale importanza. Un altro elemento che contribuisce a rendere ancora più grande questa esperienza é tuttavia anche il sonoro, capace di raggiungere un livello di assoluta eccellenza. Non solo le musiche si dimostrano particolarmente azzeccate e valide (del resto ispirandosi a Matrix non si poteva certo tralasciare un simile aspetto) ma anche gli effetti sonori, dal più semplice colpo di arma da fuoco (ogni arma é riprodotta alla perfezione) alle voci dei personaggi sono stati curati con eccezionale maestria. I dialoghi, come del resto la vicenda narrata, sono senza dubbio adatti a un pubblico maturo e l'ottima caratterizzazione dei personaggi rende il tutto davvero indistinguibile dalla più classica delle pellicole poliziesche. Grazie ad uno splendido doppiaggio in italiano é inoltre finalmente possibile godere appieno gli ottimi dialoghi, sia parlati sia scritti, pur non conoscendo la lingua d'Oltremanica
Max Payne
La vecchia metropolitana di New York, ovviamente è chiusa al pubblico

Unica nota veramente dolente di questo riuscitissimo progetto é la mancanza dell'ormai consueta modalità multiplayer, ma, dovrebbe essere piuttosto chiaro a tutti, proprio a causa dell'impostazione particolare data dal Bullet Time risulterebbe piuttosto difficile anche solo pensare a una sfida tra più avversari umani.
Max Payne
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Max Payne

Indubitabilmente Max Payne ha mantenuto la promessa, durata ben quattro anni, di dar vita ad un innovativo sparatutto in terza persona. Grazie ad un motore grafico unico nel suo genere è stata introdotta in un genere fin troppo attaccato alle sue radici una modalità che stravolge radicalmente il tradizionale gameplay. Con il Bullet Time è finalmente possibile riprodurre le spettacolari scene di Matrix senza nulla togliere né alla spettacolarità né al coinvolgimento che, grazie soprattutto ad una trama ottimamente strutturata, riesce davvero a rapire totalmente la mente del giocatore. Un gioco incredibilmente divertente e a cui nessun amante del genere dovrebbe sottrarsi. Peccato soltanto che a causa della sua impostazione fortemente Single Player perda, una volta terminata l'avventura, gran parte del suo coinvolgimento.

Luca Cominelli

SECONDO COMMENTO
John Woo lavora alla Remedy? Il quesito sorge spontaneo dopo aver giocato a fondo Max Payne, un titolo che è la maggiore è più "pura" trasposizione videoludica del genere hardboiled che si sia mai vista su uno schermo di computer. Tutte le caratteristiche dei migliori film d'azione di Woo sono ricreate nel gioco 3D Realms, a partire dal famoso rallenty, qui chiamato Bullet Time, che si dimostra un'innovazione riuscita e divertentissima. Pressoché ineccepibile dal punto di vista tecnico (se si escludono le saltuarie diminuzioni nel frame rate e i modelli un po' poveri di poligoni) e coinvolgente come pochissimi lungometraggi dello stesso genere, Max Payne merita ampiamente i quattro anni di attesa che i fan del settore giochi d'azione hanno "investito" fino ad ora. L'unico vero difetto del gioco, oltre alla sua fondamentale ripetitività (si spara solamente, ma d'altronde se non vi piace sparare nemmeno avreste letto l'articolo...) è la lunghezza non incredibile, attorno alle 20 ore di gioco massime. Ad ogni modo, grazie ai tool inclusi nella confezione e alla comunità di appassionati che si sta creando proprio in questi giorni, pensiamo che questo piccolo difetto si risolverà da solo durante i prossimi mesi...

Alessandro Martini