MDK 2

di Redazione Gamesurf
La pratica dei "data disk" é ormai tristemente consolidata: a distanza di un anno circa, se non si tratta di pochi mesi, seguiti più o meno ufficiali invadono il mercato, quando non sono dei semplici cloni; puntualmente ci si ritrova di fronte a versioni solo visivamente pompate, con qualche elemento di contorno in più ma tristemente peggiori dei predecessori nel loro complesso. Quando però un seguito viene preparato con tempo, pazienza e perizia, senza fretta o eccessiva superficialità, in questi casi sorge la possibilità di trovarsi di fronte ad un titolo che non si risolva in un mero aggiornamento, ma un arricchimento più profondo. Argomentazioni, quindi, che vanno fieramente riferite, e che cadono a pennello, per l'ultimo lavoro Bioware: MDK 2 si é fatto attendere, e sotto le mani dell'utente si prospetta finalmente una sfida assolutamente da non perdere

MDK 2 é essenzialmente un titolo d'azione, che in questo episodio come nel primo si caratterizza per elementi insoliti nel panorama concorrente. La trama in sé non offre, in realtà, spunti interessanti o di particolare pathos, ma é il contorno a regalare sensazioni del tutto inedite. Alla seriosità delle avventure alla Tomb Raider si contrappone un'ironia di fondo raggiunta attraverso una forte caratterizzazione di tutti i personaggi, a partire dai protagonisti fino ai nemici più inutili. Tutto, insomma, é stato pensato affinché il giocatore mantenga, nella frenesia dell'azione, un sorriso beota che lo accompagni fino alla conclusione delle mirabolanti avventure
Dopo aver salvato il mondo nel primo episodio, Kurt, l'assistente del dottor Hawkins, si ritrova nuovamente a far da balia all'amato pianeta terra e a difenderlo dall'attacco degli alieni. Un momento narrativo, dunque, che fa della sua banalità il punto di forza, caricando gli stereotipi in modo da renderli assolutamente ridicoli. In questo senso agisce la breve introduzione in Full Motion Video che mostra un albo di un fumetto nel quale Kurt é costretto, suo malgrado, a indossare la speciale tuta messa a punto dal geniale scienziato di turno. Evidente é il riferimento ai supereroi americani, evidente é l'atmosfera di parodia nei confronti di un pianeta, la terra, costantemente sotto gli attacchi alieni