Mechassault 2
di
Luca Gambino
Dopo la preview del mese scorso, è arrivata l'ora di prendere in esame la versione definitiva di Mechassault 2: Lone Wolf, attualmente in distribuzione sul territorio italiano. Come anticipato proprio in sede d'anteprima, la seconda incarnazione del simulatore di Mech sulla console Microsoft, parte da un punto di vista leggermente diverso rispetto a quanto visto nel primo episodio, uscito a breve distanza dall'esordio sul mercato della stazione di gioco verde-crociata. Uno dei difetti di Mechassault risiedeva infatti nella sua linearità genetica, che derivava soprattutto dalla mancanza di una vera intelaiatura narrativa che sostenesse l'esigenza di avanzare nel gioco per poter vedere cosa attendeva il giocatore nei livelli più avanzati. In poche parole: era piuttosto debole. Lo salvava un multiplayer di primissimo ordine per modalità di gioco e per l'ottimizzazione del codice di rete , corroborato da un continuo rilascio di materiale "fresco" scaricabile gratuitamente, che ha contribuito a mantenere sempre elevato il livello d'interesse sul titolo targato Microsoft. Memori degli "errori di gioventù", i DayOne Studios hanno variato leggermente l'impostazione di gioco, ideando innanzitutto un discreta trama portante e dando finalmente un cuore pulsante ai mostruosi e imponenti Mech. Lone Wolf, infatti, ruota attorno alla figura del Mechwarrior, ovvero colui che guida fisicamente i Mech e che può a suo piacimento abbandonare la postazione di comando (e quindi scendere letteralmente dal Mech) e spostarsi a piedi nelle ambientazioni di gioco.
La possibilità del Machwarrior di poter smontare dal proprio veicolo e potersi liberamente muovere per gli ambienti di gioco, ha portato rinnovate possibilità e varianti di gioco che danno a Mechassault 2 una profondità di gioco altrimenti sconosciuta. A onor del vero, le escursioni "in esterno" del MechaWarrior si limiteranno per lo più al "passaggio" dal Mech posseduto in quel momento, a quello appena conquistato grazie al System Hacking. Un sistema, questo, che permette al nostro Mechwarrior di impossessarsi dei Mech avversarsi avvicinandosi a loro, "aggrappandosi" alla struttura portante. A questo punto si aprirà una sorta di minigioco che ci suggerirà una sequenza di tasti da premere sul nostro pad. La corretta sequenza ci permetterà di hackerare il sistema avversario e prendere possesso del Mech appena conquistato. E' ovvio che prima di lasciare il vecchio Mech per il nuovo è necessario valutarne le caratteristiche di agilità, potenza di fuoco e velocità, che sono alcuni degli elementi di base che contraddistinguono i vari Mech. Al di là di questi rapidi passaggi, però, e qualche piccola missione dedicatagli, l'umano mechwarrior non recita esattamente un ruolo di primaria importanza ed è un peccato vedere come un'idea tutto sommato buona non sia stata sfruttata a dovere. Il gameplay di mechassault 2, quindi si "riduce" alla distruzione sistematica di un nemico che in alcuni casi (e ribadiamo "in alcuni") ha sorpreso positivamente per la bontà dell'intelligenza artificiale, proponendo avversari che accerchiano il proprio bersaglio, si ritirano con ordine se feriti e che tentano di muoversi in gruppo non appena l'occasione lo permette. Al di là, però di queste sporadici exploit, il lavoro del nostro Mech sarà piuttosto facilitato dalla manifesta inferiorità dei nostri avversari. L'azione di gioco risulta, quindi, troppo ripetitiva e lineare, a volte spezzettata dalla missioni "simil-stealth" del nostro mechwarrior, ma che non sono assolutamente sufficienti per rompere la generale monotonia della meccanica principale. Il tutto supportato da un sistema di controllo estremamente semplice e intuitivo, con i due stick destinati al controllo del Mech e della telecamera, i trigger per il fuoco e la selezione delle armi e il tasto A adibito all'arrampicata sui palazzi e sugli altri mech per poi operare quell'hacking di cui abbiamo parlato qualche riga più indietro.
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Sotto il profilo tecnico, invece, Mechassault 2 si segnala per ambientazioni ben realizzate e che soprattutto risultano funzionali all'azione di gioco. Non sarà raro, infatti, poter trovare riparo dietro le strutture naturali degli ambienti, oppure nascondersi al sicuro negli avvallamenti del terreno, pronti a colpire l'avversario da un punto di assoluto vantaggio. Ottima anche la realizzazione dei Mech e dei nostri avversari, tutti realizzati con un più che buono numero di poligoni, senza alcun tipo di ripercussione sul frame rate della scena, che rimane praticamente stabile durante tutto l'arco del gioco. Stessa cura anche sul versante sonoro di Mechassault 2 che sfrutta gli algoritmi del Dolby Pro Logic per offrire un coinvolgente surround a tutto tondo, a cui si aggiunge una colonna sonora di assoluto prim'ordine. Un quadro generale, quindi, discreto ma non certo esaltante, che viene però parzialmente rimessa in gioco da un multiplayer curato fino al maniacale e che ripropone, ancora una volta, un sistema di gioco e un netcode assolutamente privi di difetti ma che, anzi, supportano al meglio tutte le migliorie di gameplay riscontrate anche nella modalità singleplayer. Ancora una volta, quindi, la modalità multigiocatore di Mechassault si dimostra la carta vincente del gioco, proponendosi ancora una volta come un titolo impedibile per gli amanti del netplaying.
Mechassault 2 parte da basi consolidate e aggiunge qualche importante elemento di gameplay, come la possibilità di smontare dal Mech e muoversi a piedi e soprattutto da una trama di fondo che avrebbe dovuto aggiungere quel qualcosa in più tale da metterlo su un piano di assoluta eccellenza. Peccato che questo accada soltanto in parte, visto che la trama che muove MechAssault 2 è si intrigante, ma decisamente poco solida e che l'introduzione delle sezioni "a piedi" differenziano l'azione di gioco, è vero, ma non incidono in maniera determinante sull'economia di un titolo che risulta minato da una linearità e una ripetitività che lascia l'amaro in bocca. Un peccato, perché gli ingredienti per il capolavoro c'erano veramente tutti. Assolutamente d'eccezione, invece, il lato multigiocatore del titolo Microsoft Studios che si propone come valida alternativa a quel Halo 2 che ad oltre tre mesi dal suo rilascio, continua ad essere il Re incontrastato delle arene di Xbox Live.
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La possibilità del Machwarrior di poter smontare dal proprio veicolo e potersi liberamente muovere per gli ambienti di gioco, ha portato rinnovate possibilità e varianti di gioco che danno a Mechassault 2 una profondità di gioco altrimenti sconosciuta. A onor del vero, le escursioni "in esterno" del MechaWarrior si limiteranno per lo più al "passaggio" dal Mech posseduto in quel momento, a quello appena conquistato grazie al System Hacking. Un sistema, questo, che permette al nostro Mechwarrior di impossessarsi dei Mech avversarsi avvicinandosi a loro, "aggrappandosi" alla struttura portante. A questo punto si aprirà una sorta di minigioco che ci suggerirà una sequenza di tasti da premere sul nostro pad. La corretta sequenza ci permetterà di hackerare il sistema avversario e prendere possesso del Mech appena conquistato. E' ovvio che prima di lasciare il vecchio Mech per il nuovo è necessario valutarne le caratteristiche di agilità, potenza di fuoco e velocità, che sono alcuni degli elementi di base che contraddistinguono i vari Mech. Al di là di questi rapidi passaggi, però, e qualche piccola missione dedicatagli, l'umano mechwarrior non recita esattamente un ruolo di primaria importanza ed è un peccato vedere come un'idea tutto sommato buona non sia stata sfruttata a dovere. Il gameplay di mechassault 2, quindi si "riduce" alla distruzione sistematica di un nemico che in alcuni casi (e ribadiamo "in alcuni") ha sorpreso positivamente per la bontà dell'intelligenza artificiale, proponendo avversari che accerchiano il proprio bersaglio, si ritirano con ordine se feriti e che tentano di muoversi in gruppo non appena l'occasione lo permette. Al di là, però di queste sporadici exploit, il lavoro del nostro Mech sarà piuttosto facilitato dalla manifesta inferiorità dei nostri avversari. L'azione di gioco risulta, quindi, troppo ripetitiva e lineare, a volte spezzettata dalla missioni "simil-stealth" del nostro mechwarrior, ma che non sono assolutamente sufficienti per rompere la generale monotonia della meccanica principale. Il tutto supportato da un sistema di controllo estremamente semplice e intuitivo, con i due stick destinati al controllo del Mech e della telecamera, i trigger per il fuoco e la selezione delle armi e il tasto A adibito all'arrampicata sui palazzi e sugli altri mech per poi operare quell'hacking di cui abbiamo parlato qualche riga più indietro.
Sotto il profilo tecnico, invece, Mechassault 2 si segnala per ambientazioni ben realizzate e che soprattutto risultano funzionali all'azione di gioco. Non sarà raro, infatti, poter trovare riparo dietro le strutture naturali degli ambienti, oppure nascondersi al sicuro negli avvallamenti del terreno, pronti a colpire l'avversario da un punto di assoluto vantaggio. Ottima anche la realizzazione dei Mech e dei nostri avversari, tutti realizzati con un più che buono numero di poligoni, senza alcun tipo di ripercussione sul frame rate della scena, che rimane praticamente stabile durante tutto l'arco del gioco. Stessa cura anche sul versante sonoro di Mechassault 2 che sfrutta gli algoritmi del Dolby Pro Logic per offrire un coinvolgente surround a tutto tondo, a cui si aggiunge una colonna sonora di assoluto prim'ordine. Un quadro generale, quindi, discreto ma non certo esaltante, che viene però parzialmente rimessa in gioco da un multiplayer curato fino al maniacale e che ripropone, ancora una volta, un sistema di gioco e un netcode assolutamente privi di difetti ma che, anzi, supportano al meglio tutte le migliorie di gameplay riscontrate anche nella modalità singleplayer. Ancora una volta, quindi, la modalità multigiocatore di Mechassault si dimostra la carta vincente del gioco, proponendosi ancora una volta come un titolo impedibile per gli amanti del netplaying.
Mechassault 2 parte da basi consolidate e aggiunge qualche importante elemento di gameplay, come la possibilità di smontare dal Mech e muoversi a piedi e soprattutto da una trama di fondo che avrebbe dovuto aggiungere quel qualcosa in più tale da metterlo su un piano di assoluta eccellenza. Peccato che questo accada soltanto in parte, visto che la trama che muove MechAssault 2 è si intrigante, ma decisamente poco solida e che l'introduzione delle sezioni "a piedi" differenziano l'azione di gioco, è vero, ma non incidono in maniera determinante sull'economia di un titolo che risulta minato da una linearità e una ripetitività che lascia l'amaro in bocca. Un peccato, perché gli ingredienti per il capolavoro c'erano veramente tutti. Assolutamente d'eccezione, invece, il lato multigiocatore del titolo Microsoft Studios che si propone come valida alternativa a quel Halo 2 che ad oltre tre mesi dal suo rilascio, continua ad essere il Re incontrastato delle arene di Xbox Live.
Mechassault 2
7.5
Voto
Redazione
Mechassault 2
Mechassault 2 parte dalle consolidate basi del primo episodio, aggiunge qualche importante elemento di gameplay, e soprattutto riesce a dare una discreta trama di fondo che avrebbe dovuto aggiungere quel qualcosa in più tale da metterlo su un piano di assoluta eccellenza. Peccato che questo accada soltanto in parte, visto che la trama che muove MechAssault 2 è si intrigante, ma decisamente poco solida e che l'introduzione delle sezioni "a piedi" differenziano l'azione di gioco, è vero, ma non incidono in maniera determinante sull'economia di un titolo che risulta minato da una linearità e una ripetitività che lascia l'amaro in bocca. Un peccato, perché gli ingredienti per il capolavoro c'erano veramente tutti. Assolutamente d'eccezione, invece, il lato multigiocatore del titolo Microsoft Studios che si propone come valida alternativa a quel Halo 2 che ad oltre tre mesi dal suo rilascio, continua ad essere il Re incontrastato delle arene di Xbox Live.