Medal of Honor: Breakthrough
di
Manuel 'MaD' Orrù
Dopo l'uscita, nel gennaio del 2002, di Medal of Honor Allied Assault anche su PC, nel panorama dei first person shooters si è assistito alla produzione di un'autentica marea di titoli ambientati durante le vicende belliche del '39-'45. Con l'uscita di Breakthrough, seconda espansione di Allied Assault, l'obbiettivo della Electronic Arts si sposta in Africa: sarete infatti calati nei panni del Sergente John Baker, impegnato inizialmente nelle battaglie intorno al Passo Kessering, in Tunisia e successivamente nella liberazione dell'Italia.
La fase di gioco si divide in 3 missioni, ognuna scomposta in diversi livelli (per un totale di 11 livelli) ambientati in situazioni storiche della Seconda Guerra Mondiale e superabili tramite il completamento degli obbiettivi che vi saranno assegnati preventivamente, o, più spesso, durante lo svolgimento della missione. Come nei precedenti capitoli la vostra dotazione sarà assai scarsa: una bussola (con l'indicazione della direzione dell'obbiettivo successivo), una pistola, un paio di tipi diversi di fucili (automatici e non) e granate. Sparsi per i vari livelli, si trovano infine medikit e una scarsa quantità di munizioni con le quali ricaricare il vostro livello di energia o i caricatori delle varie armi: il problema principale che si riscontra nel completamento delle missioni diventa, molto spesso, riuscire a racimolare un numero di munizioni sufficiente ad aprirvi un varco tra le linee nemiche: infatti, pur se presenti in discreto numero, i nemici non sono dotati di un'intelligenta sopraffina e, con un uso sagace dei ripari possono essere eliminati a piccoli gruppi, senza doversi continuamente imbarcare in sconti a fuoco "1 contro 10".
Le situazioni di gioco ricalcano fedelmente lo stile dei precedenti capitoli della serie, forse persino troppo, ricordando spesso situazioni già viste nell'originale Allied Assault o nella prima espansione Spearhead: ancora una volta vi troverete a liberare una città presidiata da cecchini, a far saltare l'artiglieria nemica, a compiere atti di sabotaggio nelle basi nemiche, a infiltrarvi con documenti falsi in una nave e altro ancora, con poche sequenze veramente innovative, se si eccettua il passaggio oltre il campo minato (che comunque richiede pochi secondi e un buon uso del detector) e la distruzione di alcuni (per la verità un discreto numero) di carri armati nemici tramite l'uso dei mortai.
Medal of Honor: Breakthrough
6.5
Voto
Redazione
Medal of Honor: Breakthrough
Il giudizio globale su Breakthrough deve necessariamente tenere conto del periodo in cui viene proposta al pubblico questa espansione: per quanto Medal of Honor Allied Assault rappresenti tutt'ora uno dei titoli più divertenti ai quali mi sia capitato di cimentarmi, alla vigilia dell'uscita di titoli come Halflife 2, un prodotto che utilizzi ancora un motore grafico di parecchi anni fa non può sicuramente sfondare in un genere affollato come quello degli fps, nemmeno se porta un nome famoso, a meno di non essere collocato in una fascia di prezzo "budget".
Di conseguenza mi sento di raccomandare questa espansione agli appassionati dell'originale Allied Assault, solamente in presenza di un prezzo competitivo.
Di conseguenza mi sento di raccomandare questa espansione agli appassionati dell'originale Allied Assault, solamente in presenza di un prezzo competitivo.